No alla violenza contro le donne, una giornata di discussione organizzata dall’IISACP

Le voci interrotte sono quelle di tante donne, troppe, vittime di violenza. Non si può e non si dev e dimenticare ogni donna vittima di femminicidio e non si deve dimenticare ogni donna salvata. L’IISACP ha dedicato una giornata alla violenza contro le donne l’11 dicembre a Palazzo Coelli. Una giornata che ha voluto abbracciare tanti temi, inquadrare da più angolazioni la drammatica questione. Federica Carloni, docente dell’istituto, ha coordinato la giornata che ha visto protagonisti proprio gli studenti e le studentesse anche di Intrecci, la scuola di formazione dedicata alla ristorazione e ai servizi collegati della famiglia Cotarella. Sono stati letti brani intensi, drammatici di vita vissuta, di drammi. Con gli ospiti si è discusso di violenza, di affettività, di informazione, di social.

Interessante e ricco di spunti l’intervento di Roberto Conticelli, giornalista di lungo corso, che ha spaziato toccando ogni punto di vista senza risparmiare critiche al sistema dell’informazione. I giornalisti hanno, infatti, un ruolo centrale nel raccontare, prima di tutto, e poi nel promuovere e incoraggiare il dibattito. Ma ci siamo riusciti? Certamente oggi è sempre più difficile informare anche perché sono cambiate le modalità del reperire informazioni. Dai giornali siamo passati alla radio, poi alla televisione e oggi a internet e ai social. La disintermediazione ha permesso di aprire all’informazione h24 e non filtrata ma il rischio di imbattersi in fake o ancor peggio in informazioni manipolate è altissimo.

Oggi abbiamo un nuovo “concorrente” l’IA che è entrata a gamba tesa e che alcuni editori iniziano a utilizzare per tagliare i costi e offrire apparentemente gli stessi servizi. In realtà l’IA non discute, esegue ciò che le viene richiesto e allora la vera domanda è, c’è vera libertà di informazione con il moltiplicarsi infinito dei fornitori di notizie?

Una bella giornata, dunque, quella dell’11 dicembre perché ha aperto una discussione franca con i nuovi fruitori dell’informazione, con il loro pensiero, i loro sentimenti, le loro richieste che troppo spesso non conosciamo se non in maniera sommaria. E se questi incontri diventassero ciclici e fissi? Noi accettiamo la sfida e intanto ringraziamo la dirigente Cristiana Casaburo e la professoressa Federica Carloni per aver organizzato questa giornata che ha aperto al confronto senza filtri.