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Mosca, ore 5,51 Putin autorizza la guerra in Ucraina

In Italia erano le 3,51 del 24 febbraio, a Mosca le 5,51 quando il presidente russo Vladimir Putin in diretta TV ha ufficializzato la guerra con un discorso durissimo. Putin ha parlato di “denazificazione” dell’Ucraina e di “Conseguenze gravissime” contro chiunque reagirà. Un avvertimento drammaticamente chiaro. Pochi minuti dopo è iniziata la guerra. La parola che si è tentato di non scrivere per giorni è ora realtà.

Sono stati colpiti obiettivi militari mentre truppe anfibie si stanno dirigendo verso Odessa. Truppe stanno entrando in Ucraina dalla Bielorussia e alle 7,20 sempre del 24 febbraio la Russia ha annunciato “le difese aeree ucraine sono state azzerate”. La reazione di Joe Biden, presidente USA, ha annunciato una riunione nelle prossime ore del G8 anticipando che saranno decise sanzioni molto dure. Si vuole isolare Mosca soprattutto dal punto di vista finanziario con il blocco del sistema di pagamento internazionale Swift. Questo potrebbe non bastare perché Putin gode dell’appoggio, almeno per ora, dei russi perché ha spinto sullo spirito nazionalista, “l’obiettivo è di riunire i territori dove si parla russo e che sono storicamente russi”. Sul terreno, intanto, l’operazione di accerchiamento di Kiev si sta completando. Il presidente ucraino Zelenski ha chiesto aiuto all’occidente dal punto di vista militare, finanziario e umanitario.

Come testata giornalistica locale abbiamo deciso comunque di seguire gli sviluppi dell’attacco russo all’Ucraina e siamo pronti a ospitare contributi da parte di cittadini e esponenti politici, docenti insomma di chiunque voglia raccontare gli stati d’animo e i timori per una guerra in Europa che nessuno avrebbe potuto immaginare fino a poche settimane fa.