MCC rilancia su CRO, pronti a prendere tutta la banca e la Fondazione cosa farà?

La Cassa di Risparmio di Orvieto non parla più il dialetto di Bari. MCC ha completato l’iter per l’acquisto del 73,57% di CariOrvieto in mano alla Popolare di Bari per un prezzo di circa 28 milioni di euro. Rimane la partecipazione del 26,43% in pancia alla Fondazione Cro a un prezzo di carico di circa 9,9 milioni di euro. Così MCC a guida Bernardo Mattarella ha definitivamente sistemato lo schema che prevede le due controllate separate con Popolare di Bari che dovrà continuare il difficile percorso di risanamento dei conti.

La vera notizia riguarda il prossimo futuro di CariOrvieto. Bernardo Mattarella nel cda del 13 giugno ha delineato le prossime mosse che vedono MCC pronto ad acquisire il controllo della banca orvietana anche della quota in mano alla Fondazione. E’ l’ipotesi in campo da tempo anche in virtù della ricapitalizzazione di CRO per circa 30 milioni di euro. Tutto è legato proprio a questa iniezione di liquidità per rafforzare i principali indici patrimoniali. Cosa farà la Fondazione? L’ente guidato da Libero Mario Mari potrebbe decidere di avviare immediatamente il dialogo con MCC per definire l’uscita con il pagamento del prezzo di carico, probabilmente con uno sconto, oppure aderire all’aumento di capitale pro-quota o ancora di non aderire e vedere la propria quota fortemente diluita senza ricevere in cambio denaro. Dal canto suo MCC con il 100% della banca orvietana in mano potrà poi decidere se proseguire con suo rafforzamento o metterla sul mercato, nonostante le piccole dimensioni la rendano poco appetibile, per concentrarsi sull’altra controllata proprio quella Popolare di Bari che ha portato in eredità CariOrvieto.

Sarà quindi un’estate molto calda tra Palazzo Coelli, Piazza della Repubblica e Roma con delle trattative che magari sono già in corso e una promessa fatta dal presidente della Fondazione, Libero Mario Mari, direttamente a OrvietoLife, “ribadisco che non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale e comunque quando arriverà coinvolgeremo tutti gli organi istituzionali preposti e anche la città perché l’impegno è importante e tutto verrà deciso nella massima trasparenza e nell’interesse della banca e della città”.  Il tempo del coinvolgimento della città, delle associazioni imprenditoriali e degli organi istituzionali è arrivato.