1

L’Istituto Superiore Scientifico e Tecnico di Orvieto introduce la filosofia in modo sperimentale nella formazione tecnica

È da qualche tempo che se ne parla e se ne discute nelle “alte sfere” del Ministero della Pubblica Istruzione ed ora il corso di filosofia “entra” in punta di piedi e in modalità sperimentale, nella formazione tecnica dell‘Istituto d’Istruzione Superiore Scientifico e Tecnico. Una scelta ponderata nel corso di questi mesi intensi, insieme alla dirigente, Lorella Monichini, che crede fermamente in una fattiva collaborazione e condivisione di intenti tra i due indirizzi di studio: il liceo con le sue specifiche competenze scientifico-umanistiche e il tecnico con le sue pluridecennali competenze tecnologiche. Il liceo e il tecnico, quindi, uniti in questa sfida, che permetterà un ulteriore scambio e condivisione tra le due scuole. Una docente di filosofia sperimenta nella classe quarta SIA/CAT questa straordinaria avventura, sono in tutto 12 gli istituti tecnici e professionali del nostro Paese ad introdurre quest’anno la filosofia nelle loro classi e il tecnico di Orvieto, l’unico in tutta l’Italia centrale. Ed anche questa esperienza contribuirà a potenziare l’offerta formativa attraverso una migliore integrazione tra sapere tecnologico e sapere umanistico.

Una sfida la nostra? Si, lo è. Un’innovazione didattica, opportunamente declinata in contenuti, obiettivi e metodologie, privilegiando quelle di tipo laboratoriale. Perché questa scelta? Da tempo si riconosce a questa disciplina la capacità di educare ad abilità trasversali come l’astrazione, l’analisi, l’esercizio del dubbio, l’argomentazione, e il problem solving…è il pensiero critico per antonomasia. Quindi, in questa prospettiva, l’istituto, sensibile ai cambiamenti culturali ed ai nuovi bisogni educativi dei giovani, ha aderito al Progetto “Inventio – La filosofia nell’istruzione tecnica e professionale”, promosso dal Gruppo di Ricerca dell’Università di Bologna, dall’associazione Filò e dall’associazione Amica Sofia.

Nella prospettiva di questo progetto resta centrale, comunque, la formazione della persona che, mai come oggi, deve essere in grado di agire e interagire consapevolmente con il contesto nel quale è immerso.