Lettera aperta di Amici della Terra ai sindaci del territorio per bloccare il progetto “Phobos”

Amici della Terra di Orvieto ha scritto ai sindaci di Castel Giorgio, Orvieto, Porano, Castel Viscardo, Allerona, San Venanzo e Acquapendente che a suo tempo hanno formulato osservazioni contrarie al progetto PHOBOS.

Gentili Sindaci,

il progetto in oggetto prevede il dispacciamento dell’energia presso la stazione elettrica in loc. Torraccia prevista all’interno del progetto PHOBOS che è ubicata all’interno delle fasce di rispetto di cui all’articolo 20 comma 8 c-quater del D.Lgs. 2021.

Ciò dovrebbe costituire motivo di incompatibilità su cui molti cittadini e associazioni si stanno mobilitando per ricorrere contro il provvedimento (peraltro non ancora pubblicato) del Consiglio dei Ministri a favore della VIA del procedimento relativo a PHOBOS.

Si auspica pertanto una nuova presa di posizione dei Comuni in indirizzo con la presentazione di osservazioni contrarie al progetto indicato in oggetto in quanto correlato alla stazione elettrica sopra nominata e per il fatto che tale infrastruttura potrà favorire la proliferazione di altri progetti per impianti a FER che potrebbero stravolgere l’Alfina.

ecco di seguito il testo per una eventuale osservazione in tal senso.

Testo per eventuale osservazione al Progetto agrivoltaico “Maag Black Sheep” di Castel Giorgio

Questo ente ha presentato a suo tempo osservazioni contrarie al progetto PHOBOS relativo a 7
aerogeneratori di m 200 di altezza nei Comuni di Castel Giorgio e Orvieto e ad una nuova stazione elettrica in loc. Torraccia di Castel Giorgio.
Proprio quest’ultima è di nuovo prevista a servizio del progetto “Maag Black Sheep” in argomento, sebbene ricada all’interno delle fasce di rispetto previste dall’art. 20 comma 8 c-quater del D.Lgs. 199/2021. Per tale motivo esprimiamo parere contrario a tale progetto anche per la viva preoccupazione che tale stazione possa favorire una proliferazione di impianti a FER non compatibile con la valenza paesaggistica con carattere interregionale dei territori dell’altipiano dell’Alfina.
Di seguito una sommaria elaborazione di quanto sopra riportato, sulla base della cartografia dei beni paesaggistici dell’Umbria, da cui risulta che la stazione elettrica sia ubicata a circa 1400 metri di distanza dall’area vincolata del “Pecorone” e quindi a distanza inferiore di km 3 di cui alle fasce di rispetto sopra richiamate.

Distintamente
Monica Tommasi, Presidente