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La USL Umbria2 replica sull’interruzione dell’integrazione sociosanitaria con i Comuni

In riferimento al dibattito scaturito dalla lettera del direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2, Massimo De Fino, trasmessa a 15 dei complessivi 54 Comuni del territorio di competenza, nello specifico Terni, Acquasparta, Stroncone, Spoleto, Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria, Foligno, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Montefalco, Sellano, Spello, Trevi, Valtopina, avente per oggetto la “sospensione, a partire dal 1 gennaio 2024, dell’accordo di collaborazione per l’integrazione sociosanitaria”, per una corretta lettura e comprensione della nota aziendale e per evitare, di conseguenza, inutili quanto ingiustificati e pericolosi allarmismi, si ritiene doveroso precisare che:

  1. L’accordo Asl – Amministrazioni Comunali per la gestione dei servizi sociosanitari in compartecipazione non è un obbligo di legge bensì una possibilità di collaborazione per attività di interesse comune. Non a caso la durata di tutti gli accordi stipulati è annuale o al massimo biennale, non prevede proroga tacita e cessa la sua efficacia entro la fine dell’anno 2023.
  2. I servizi sanitari attualmente garantiti alla popolazione non subiranno alcuna interruzione né ridimensionamento e l’Azienda Usl Umbria 2 continuerà a sostenere appieno la spesa sanitaria.
  3. Con largo anticipo, la nota del Direttore Generale prevede, a partire dal 1 gennaio 2024, un semplice passaggio amministrativo di consegne, ai 15 Municipi interessati, della gestione dei servizi sociali in compartecipazione, tenuto conto che già da molti anni i Comuni sono organizzati in Ambiti di Zona Sociale e pertanto in grado di attivarsi, come già avviene per le altre 39 Amministrazioni municipali del territorio aziendale, per garantire le attività sociali di loro competenza.
  4. Questo provvedimento tende quindi ad uniformare modelli organizzativi e procedure adottate in altri distretti dell’azienda sanitaria (39 Comuni sui 54 complessivi), così come già avviene nel territorio della UslUmbria1.
  5. Le motivazioni riportate nella nota aziendale sono inoltre legate alla necessità di rivedere l’organizzazione generale dei servizi della Usl Umbria 2, in linea con quanto previsto dalle normative vigenti quali il PNRR (DM 77/2022) e dalle disposizioni della Regione Umbria inerenti, in particolare, la riorganizzazione della rete ospedaliera. Il nuovo quadro di riferimento si completa con significative modifiche, e conseguente rivisitazione, delle funzioni del personale amministrativo e socio-assistenziale che attualmente si occupa anche delle attività di delega dei Comuni.
  6. In ultimo va considerata la mole di attività connessa al recupero dei crediti, per la parte sociale, a carico dei Comuni, che sta determinando forti ritardi sia nel pagamento dei fornitori che nel rispetto delle scadenze relative agli adempimenti contabili, ritardi di cui l’Azienda non può rispondere per conto terzi né tanto meno prevedere un impiego di fondi destinati alle spese sanitarie per il pagamento delle quote sociali di competenza dei Comuni.

In conclusione questa Azienda ha mantenuto sempre proficui rapporti con le Amministrazioni Comunali e nel prossimo anno confermerà la propria collaborazione al passaggio di consegne necessario alle stesse per attivarsi in autonomia per garantire le prestazioni sociali come da normativa vigente.