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La scuola dell’infanzia “Collodi” momentaneamente traferita a Bardano. Intanto presentato progetto per 2,6 milioni per la sede di Sferracavallo

Nel pomeriggio del 27 luglio sindaco, vice-sindaco, Mario Mazzi, assessore alla pubblica istruzione, Alda Coppola e assessore ai lavori pubblici, Piergiorgio Pizzo, hanno incontrato una folta rappresentanza di genitori della scuola dell’infanzia “Collodi” di Sferracavallo che verrà traferita temporaneamente in una nuova sede da inizio anno scolastico. Nelle scorso settimane è stato pubblicato un avviso per individuare la disponibilità di strutture idonee nello stesso quartiere o in aree limitrofe. Al bando ha risposto un solo soggetto che ha messo a disposizione un edificio a Fontanelle di Bardano presentando un progetto di adeguamento che risponde ai requisiti e agli standard richiesti. La commissione aggiudicatrice ha svolto rapidamente i sopralluoghi e tutte le verifiche certificando l’idoneità della struttura.

L’edificio individuato è di circa 450 mq da cui si possono ricavare 4 aule, uno spazio condiviso, un locale mensa, bagni e uffici per la segreteria della scuola. Verrà adeguato lo spazio esterno per renderlo utilizzabile per le attività all’aria aperta e sono previsti anche parcheggi e una doppia recinzione a protezione dell’edifico sul lato che si affaccia su una strada. L’ingresso della nuova scuola avverrà da via dei Muratori. I lavori di adeguamento dovranno essere terminati entro il 14 settembre per consentire l’avvio regolare dell’anno scolastico.

La decisione di spostare la scuola dell’infanzia aveva creato preoccupazioni legittime da parte dei genitori perché questo cambiamento sicuramente andrà a provocare modifiche nell’organizzazione familiare ma tutti i rappresentanti del Comune hanno assicurato di ridurre al minimo i disagi in particolare per i collegamenti del trasporto pubblico locale. D’altronde, sottolineano sempre dal Comune, la chiusura si è resa necessaria dopo i risultati delle verifiche sismiche effettuate nei mesi scorsi e i risultati sugli ulteriori accertamenti sono arrivati solo lo scorso 7 luglio. E’ già stato presentato un progetti di demolizione e ricostruzione per 2,6 milioni di euro da finanziare con i fondi del Pnrr. “Ora attendiamo la risposta da parte del Ministero competente”.