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La risposta puntuale e dura del dg USL De Fino alle polemiche per la sospensione del servizio di screening mammografico

Politici, sindacato e ora anche una petizione online per chiedere la riattivazione del servizio di mammografia all’ospedale di Orvieto.  Apparentemente all’improvviso, infatti, in ospedale è stato sospeso sine die il servizio.  Dopo una discussione, a tratti dura, in consiglio comunale tra la consigliera Cristina Croce, e gli altri di minoranza, e il sindaco Roberta Tardani, in città si è avviato il tam tam social con l’apertura anche di una petizione on-line.  Ora è arrivata la risposta articolata della USL Umbria2 nella persona del direttore generale Massimo De Fino.  In primis il dg ha assicurato la ripartenza nel più breve tempo possibile del servizio di screening mammografico per i tumori al seno che sono rivolti alle donne tra i 50 e i 69 anni. “Nel giro di poche settimane – ha spiegato De Fino in una nota – a inizio settembre, forniremo risposte concrete per riassorbire e recuperare immediatamente le prestazioni non eseguite sia a causa dell’emergenza pandemica che delle carenze di organico manifestatesi a seguito di pensionamenti, trasferimenti, malattie e gravidanza”. 

Sempre De Fino ha intanto elencato le azioni già poste in essere sia per migliorare il servizio dal punto tecnologico che di potenziamento del personale, “l’azienda ha acquistato un nuovo mammografo con tomosintesi; ha assunto un tecnico di radiologia che prenderà servizio in ospedale il prossimo 3 agosto; da inizio settembre verrà attivato un contratto libero-professionale con un medico senologo che ha già indicato il nosocomio di Orvieto; tra due settimane il dottor Lolli, responsabile della Brest Unit aziendale per visite biopsie-intervento chirurgico, garantirà ad Orvieto le attività ambulatoriali”.  Il direttore generale della USL ha voluto sottolineare che i controlli e le urgenze oncologiche sono stati eseguiti nei tempi prescritti mentre per il prossimo futuro, “lo screening ripartirà a pieno regime, meglio di quanto non accadesse negli anni passati”.

Nella nota diffusa dalla Usl Umbria2 anche un commento del dotto Ugo Ciammella, “da diversi mesi la direzione aziendale e i professionisti sono impegnati ogni giorno a costruire un percorso virtuoso non solo legato all’esecuzione della mammografia ma per creare un a equipe multidisciplinare composta da chirurgo senologo, radiologo, oncologo e radioterapista per la prevenzione, diagnosi e cura del tumore al seno e per garantire, quindi, ai nostri assistiti, risposte complete e di qualità. Siamo stati i primi, con lealtà e trasparenza – direzione aziendale, direzione ospedaliera, dipartimento di diagnostica per immagini – anche in una recente intervista televisiva, a sollevare le criticità temporanee legate alla erogazione degli screening mammografici”.

Fin qui le spiegazioni e i progetti per il futuro; Massimo de Fino, poi ha voluto rispondere in maniera diretta e inusualmente dura alle polemiche di questi giorni, “inserirsi con dichiarazioni strumentali e scomposte, che scadono in polemiche sterili, in un ambito in sui si registra, con atti concreti e verificabili, uno sforzo comune, collettivo e proficuo di azienda e professionisti è ingeneroso – ha sottolineato De Fino – e non tiene in alcuna considerazione il fatto che la richiesta di professionisti radiologi supera di gran lunga l’offerta e la disponibilità di specialisti”.  In conclusione, Massimo De Fino ribadisce il suo personale impegno e quello di tutto il personale dei dirigenti per “affrontare e superare le difficoltà e garantire standard elevati e pieno soddisfacimento delle richieste dell’utenza”.