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La grande corsa dei prezzi di energia, gas e materie prime non si ferma e il caffè passa a 1,10 euro

Sono arrivate o stanno per arrivare le nuove bollette elettriche e del gas. Un vero incubo per cittadini privati e per le imprese che orami da settimane si sentono ripetere da tv, giornali, social che sarà un botta notevole. E’ stato realmente così. Andando a controllare si evidenziano aumenti piuttosto sostenuti, in particolare per le utenze commerciali. alcune imprese hanno deciso di chiudere e non per mancanza di ordinativi ma per i costi troppo alti dell’energia che andrebbero a mangiare i margini di guadagno. Altre piccole imprese, in particolare nel settore della ristorazione stanno rimandando le aperture o addirittura hanno deciso di chiudere definitivamente. in media per la bolletta elettrica gli aumenti sono nell’ordine del 30% mentre per il gas si arriva anche a oltre il 40%. La prima conseguenza è un aumento generalizzato dei prezzi finali, quelli al consumatore. A Orvieto la musica non cambia. Nei bar è ormai difficile trovare chi ha lasciato invariato a un euro il costo della tazzina di caffè. anche i lieviti sono cresciuti, e non è un gioco di parole. Sempre più spesso il prezzo è di circa 1,20 euro. Sì perché il rincaro dei prezzi all’ingrosso ha toccato anche le materie prime. Non sono i trasporti a incidere oltre il dovuto, ma i costi aziendali come appunto le bollette e quello delle materie prime all’origine.

Farina, caffè, burro, latte, pasta, zucchero stanno facendo salire i listini di bar e ristoranti. Anche nei negozi alimentari e nei supermercati la corsa dei prezzi non sembra rallentare. Nella cosiddetta fascia di “primo prezzo” la pasta di Gragnano sfiora il costo di 1 euro a confezione. In molti casi alcuni marchi hanno preferito lasciare il prezzo fermo diminuendone il contenuto, in alcuni casi addirittura dimezzandolo. Sì perché il combinato dell’aumento del costo delle materia prime e di quello dell’energia ha, di fatto, lasciato poca scelta. A Murano molte vetrerie hanno deciso di interrompere la produzione, così sta succedendo anche nel settore della ceramica industriale.

A Orvieto qual è la situazione delle imprese? Quali sono i costi reali? Avete notato rincari dei beni di largo consumo e di quanto? Se avete risposte fateci sapere, inviateci le vostre testimonianze per raccontare questo momento difficile tra tra ripartenza, pandemia, timori e venti di guerra lontani ma dalle conseguenze molto vicine.