La dura replica della USL alla lettera aperta di PremeteOrvieto, “ricostruzioni fantasiose e non corrette relative all’ortopedia”

La Direzione Generale dell’Azienda Usl Umbria 2 risponde alla lettera aperta dell’associazione Prometeo Orvieto inviata nei giorni scorsi agli organi di informazione.

“In relazione all’accorpamento estivo dei reparti, modello organizzativo adottato da decenni nei presidi ospedalieri e nei servizi sanitari territoriali di tutto il Paese – spiega il direttore generale dott. Massimo De Fino – le normative in materia di lavoro e i contratti nazionali prevedono il diritto del lavoratore a fruire delle ferie estive quantificate in almeno 15 giorni consecutivi nel periodo compreso tra il 15 giugno e il 15 settembre. Per tale ragione, al fine di garantire il dovuto e sacrosanto ristoro ai dipendenti e assicurare, al tempo stesso, il mantenimento di una adeguata ed efficiente risposta assistenziale attraverso un numero adeguato di professionisti e di posti letto, è prassi consolidata ricorrere all’accorpamento estivo di alcune attività”.  Nulla di nuovo su questo punto così come si ribadisce l’impegno per potenziare la dotazione organica, già comunicato, in maniera approfondita, ai rappresentanti dell’associazione Orvietana in occasione di un recente incontro con la direzione generale. Al corposo piano di stabilizzazione aziendale che ha riguardato 129 professionisti della salute si aggiunge l’ingresso in servizio, ad Orvieto, di ben nove infermieri sui 22 nuovi assunti.

Notizie di stampa relative a interventi ortopedici rinviati o trasferiti presso altra sede sono ben lontane dalla realtà dei fatti. Proprio questa mattina (3 luglio ndr), con delibera n. 1163, la direzione strategica ha disposto l’attivazione di un rapporto libero professionale per 24 ore settimanali in favore della struttura di Ortopedia del presidio ospedaliero di Orvieto che raggiunge così, con cinque professionisti in staff, forse per la prima volta nella storia del nosocomio, il pieno organico.

Anche la vicenda che ha riguardato un giovane 14enne caduto dal motorino “rimandato a casa perché l’ortopedico non c’è” si basa su una ricostruzione dei fatti fantasiosa e non corretta che rischia di generare allarmismo ingiustificato tra la popolazione. Per la cronaca il ragazzo ha subito la frattura composta della porzione antero-mediale della diafisi tibiale distale che, su indicazione dello specialista ortopedico reperibile, è stata trattata nell’immediato in Pronto Soccorso con l’immobilizzazione della gamba e con un semplice accesso ambulatoriale effettuato la mattina successiva.

Leggendo la nota stampa di Prometeo si rileva inoltre una non corretta interpretazione della dichiarazione rilasciata dallo stesso direttore generale nel corso del già citato incontro con i rappresentanti dell’associazione, in cui non si è fatto alcun cenno – a differenza di quanto si sostiene nella lettera aperta – all’attività di diagnostica radiologica bensì è stato approntato e approfondito – questo sì – il tema dell’endoscopia. “Al fine di migliorare la capacità di risposta alle numerose richieste e rendere più efficace ed efficiente l’organizzazione – spiega il dott. De Fino – lo scorso 27 giugno la direzione strategica ha convocato un incontro con i medici di medicina generale e con i pediatri di libera scelta – presente anche il sindaco di Orvieto dott.ssa Roberta Tardani – in cui il direttore sanitario dell’Azienda Usl Umbria 2 dott.ssa Simona Bianchi ha illustrato, tra l’altro, la nuova direttiva aziendale che specifica, puntualizza, chiarisce e regolamenta la prescrizione degli esami endoscopici”.

“Sono pienamente d’accordo con l’affermazione di Prometeo – afferma il direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2 dott. Massimo De Fino – che ostacoli, criticità e difficoltà vanno affrontati con umiltà ma anche – conclude – attraverso una giusta e corretta comunicazione, la cooperazione, l’integrazione tra i professionisti e la sinergia con gli enti, le istituzioni, le associazioni, il tessuto sociale e culturale della città e del comprensorio”.