Interrogazione di Barbabella, “una sistemazione ottimale dei costumi del Corteo Storico di Orvieto”

Franco Raimondo Barbabella, capogruppo di “Prima gli Orvietani” ha presentato un’interrogazione dal titolo eloquente, “Per una sistemazione ottimale dei costumi del Corteo Storico di Orvieto” . Pubblichiamo di seguito il testo integrale dell’interrogazione presentata all’Amministrazione comunale.

Premesso che

1.   la recente approvazione dell’osservazione alla Variante al PRG, parte Operativa, con cui si destina l’intero Palazzo dei Sette a magazzino con la motivazione che ogni attività che vi si svolge ha bisogno di magazzino, ha destato e desta perplessità e a mio avviso giustificate contrarietà;

2.   l’operazione è finalizzata al trasferimento dei costumi del corteo storico in locali più dignitosi, ciò che, mentre è una riconosciuta e condivisa necessità, tuttavia è pensata e progettata come operazione di pura sistemazione, di fatto dunque una soluzione oggettivamente provvisoria;

3.   lo dimostra il fatto che non sembrano prese in considerazione non solo le esigenze di una effettiva e funzionale musealizzazione e fruizione pubblica, che infatti richiederebbe ben altro tipo di impostazione (un progetto espositivo e di fruizione ben organizzato, un piano finanziario e di gestione, ecc.), ma nemmeno le esigenze logistiche per la gestione stessa del corteo, che probabilmente avrebbero bisogno di spazi e condizioni logistiche ben diverse;

4.   peraltro una destinazione così problematica ha anche, come effetto non trascurabile, la conseguenza che impedisce l’inserimento del Palazzo dei Sette in un’altra operazione progettuale che attende da decenni di essere presa in considerazione, con la scusa che siccome la si ritiene difficile allora non si può nemmeno tentare di verificarne la possibilità, quella della Galleria di Orvieto, congiunzione del Palazzo con la Piazza e il Palazzo del Popolo, fino a prefigurare quel polo cittadino costituito da pinacoteca civica, esposizioni periodiche, attività culturali e congressistiche che può essere il punto focale di animazione della vita cittadina.

Considerato che

1.   alla luce di quanto sopra, e del fatto che ci sono altri locali di proprietà pubblica, già idonei o da rendere tali, ci potrebbe essere, se verificata in profondità, una soluzione più rispondente al complesso delle esigenze che costituiscono quella che possiamo e dobbiamo chiamare “Operazione di gestione e valorizzazione del patrimonio del Corteo storico della città di Orvieto”, anche in stretta relazione con lo sviluppo di una progettualità culturale e turistica più complessiva;

2.   ad esempio, sono da tempo in attesa di adeguata destinazione e conseguente sistemazione gli edifici dell’ex chiesa di San Francesco e dell’ex CRAMST, che, se considerate anche insieme alla nuova biblioteca comunale Luigi Fumi, costituiscono un complesso che opportunamente progettato e organizzato può, al momento intiutivamente, soddisfare tutte le esigenze che sono sia proprie che connesse con quella sistemazione di grande qualità espositiva, organizzativa e promozionale per il corteo storico che tutti auspichiamo;

3.   questa sistemazione, suggerita in tempi diversi da autorevoli cittadini, peraltro sarebbe logicamente, logisticamente, concettualmente e operativamente connessa non solo con la cattedrale stessa, ma in particolare con il complesso museale di piazza Duomo, con tutto ciò che questo può significare in termini di facilitazione dell’organizzazione e dell’efficacia delle attività connesse al Corteo e alla Biblioteca, dalla loro promozione alla loro realizzazione.

Quanto sopra premesso e considerato, interrogo la S.V. per sapere:

1.   se, prima di impegnarsi in quella che chiamerei per brevità “Operazione Palazzo dei Sette” sono state esaminate, per una soluzione adeguata alla sistemazione del corteo storico, altre possibilità e nel caso perché sono state scartate;

2.   nel caso uno studio della migliore soluzione tra diverse alternative non sia stato fatto, se non ritenga opportuno e necessario, alla luce delle considerazioni e dei problemi che anche in questa occasione mi sembra di dover evidenziare, comunque riconsiderare la scelta fatta e verificare la fattibilità dell’alternativa in ipotesi qui indicata.