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Interrogazione di Barbabella, “perché solo ora ci si accorge della insicurezza dell’edificio ex-Mabro”?

Il consigliere comunale Franco Raimondo Barbabella ha presentato un’interrogazione sulla vicenda del trasferimento improvviso del Centro vaccinale e del SIM da Bardano. Di seguito il testo integrale.

Il fatto di partenza è noto: la USL Umbria 2 chiude il Centro vaccinale di Bardano con decisione improvvisa, senza avvertire preventivamente il sindaco e contringendolo ad una affannosa ricerca di soluzione – che viene trovata tempestivamente, se ne deve dare atto – dopo avere subito anche il diniego della Provincia per l’uso dei suoi locali.

Ne sono derivate difficoltà nell’organizzazione della vaccinazione, anche queste superate, e soprattutto però ne è derivato lo sconcerto per come si sono svolti i fatti, che hanno dato la netta impressione di una città che tutti trattano come se non appartenesse al sistema istituzionale provinciale e umbro, qualcosa di lontano, da non considerare, senza un ruolo, senza peso.

Questa brutta sensazione ora non solo non scompare, ma si aggrava alla luce delle ragioni dell’accaduto addotte dal direttore generale dott. Massimo Di Fino. Il tutto sarebbe derivato dalla segnalazione da parte di Sviluppumbria di problemi di sicurezza della parte strutturale dell’edificio ex Mabro, la cui verifica e la cui soluzione avrebbero consigliato l’immediata chiusura del Centro e il suo trasferimento ad altro edificio idoneo.

In sostanza c’è il riconoscimento ufficiale che a suo tempo è stato scelto prima per il SIM e poi per il Centro vaccinale un edificio di cui solo ora si sono rilevate condizioni di non perfetta sicurezza. La toppa aggrava la buca.

Pertanto, in considerazione di quanto sopra

                                                                       si interroga la S.V. per sapere

  1. Se e quale iniziativa istituzionale ritiene di dover promuovere affinché sia accertato non solo e non tanto l’origine dello sgarbo istituzionale, che c’è ed è evidente, quanto piuttosto se all’atto della scelta dell’edificio ex Mabro come sede del Centro vaccinale fu fatta una verifica delle sue condizioni di sicurezza e nel caso quali ne furono i risultati.
  2. Se tale verifica non fu fatta allora quale ne è stata la ragione e che cosa però ha spinto a farla invece in questa fase.
  3. Quali iniziative intende assumere, nel caso la verifica allora non sia stata fatta, perché emergano con nettezza le responsabilità, anche considerando il potenziale pericolo corso dagli utenti, e affinché simili situazioni non abbiano a ripetersi.