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Importante sentenza del Consiglio di Stato “no a impianti rinnovabili se i vincoli sono già esistenti prima del progetto”

Dal Consiglio di Stato arriva una sentenza che potrebbe avere ripercussioni anche in molte aree dell’Umbria. A chiamarlo in causa è stato GIS – Gruppo Impianti Solari con alcune aziende che si erano viste bloccare due impianti solari nel viterbese proprio dalla Soprintendenza ai Beni Culturali. C’era stato il via libera da parte di tutti gli enti coinvolti e superata la Valutazione di Impatto Ambientale ma questo non era bastato. Tutto fermo, 235 MW non disponibili. Le imprese non si sono fermate e hanno vinto prima al TAR e poi al Consiglio di Stato. Ovvia la soddisfazione e in un post sulla pagina Linkedin di GIS scrive, “queste sentenze segnano un momento positivo e speriamo rappresentino un vero cambiamento per il nostro Paese: la politica deve mettere da parte le contraddizioni secondo cui la transizione energetica è solo retorica volta a favorire i propri ritorni elettorali”. In estrema sintesi la sentenza indica che il Ministero della Cultura può bloccare gli impianti di energie rinnovabili solo se i progetti sono stati già approvati da altre amministrazioni possono apportare danni al patrimonio ambientale, paesaggistico o culturale e se sottoposto a specifiche misure di protezione. Se pannelli e pale eoliche sono previsti su terreni dichiarati idonei e senza vincoli già esistenti il MIC e i suoi uffici regionali, non possono intervenire bloccando l’iter e la partenza dei cantieri”.

E’ una sentenza molto chiara che potrebbe riaprire la discussione intorno a tanti progetti approvati e poi bloccati perché è stato posto un vincolo ad hoc successivo alla presentazione del progetto. La transizione energetica e lo sviluppo economico più in generale sono prioritari per evitare che una momento difficile diventi ancora più pesante. Tutto deve essere pensato e progettato senza violentare paesaggi veramente di pregio, siti archeologici e storici, parchi naturalistici. Certamente l’Italia e l’Umbria è disseminata di tesori più o meno famosi nel mondo ma anche il benessere generale, lo sviluppo economico hanno diritto di asilo e devono quindi convivere tutte le esigenze cercando, laddove possibile, punti d’incontro e la politica deve avere coraggio e guardare oltre il mero traguardo elettorale fornendo strumenti chiari e semplici per chi deve progettare, chi deve programmare e per chi deve controllare.