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Il j’accuse dell’ex-cda del Centro Studi guidato da Tonelli, “ecco le realtà di numeri, progetti e situazione finanziaria”

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Matteo Tonelli, Antonio Rossetti e Meri Ripalvella, componenti del consiglio di amministrazione del CSCO in carica prima dell’attuale guidato dalla presidente Liliana Grasso. 

 

Abbiamo pubblicato il comunicato congiunto del sindaco Roberta Tardani e della presidente Grasso.  Abbiamo intervistato durante il TG del 3 marzo la stessa presidente del CSCO.  Per offrire un’informazione completa e indipendente pubblichiamo ora questa replica in forma integrale, con tutti i numeri, i risultati di bilancio ottenuti durante il mandato di Tonelli e la relazione di passaggio delle consegne, in pratica, con l’attuale cda.  Lasciamo il giudizio ai lettori.  Vogliamo affermare con forza che OrvietoLife non risponde a poteri forti o deboli che siano ma solo ed esclusivamente ai suoi lettori.  Per questo spesso siamo ritenuti “scomodi”, “fuori dal coro” e, altre volte, vicini all’uno o all’altro politico di turno.  Non lo siamo stati e mai lo saremo così come ogni opinione e ogni confronto o intervista è frutto del nostro pensiero, della lettura, laddove serva, dei dati di bilancio, dei numeri, dei documenti ufficiali, anche riservati. 

Non siamo eterodiretti, mai ma cerchiamo il confronto, le conferme delle notizie e delle indiscrezioni per non dare facile credito agli inquinatori di pozzi professionisti che in città vivono e prosperano perché non si comunica troppo spesso correttamente e utilizzando coloro che per professione sono preposti a farlo, i giornali e i giornalisti, preferendo i social che si rivelano armi a doppio taglio se, anche questi, non sono gestiti da professionisti, i “social media manager”.

 

Il testo integrale della replica. I documenti li trovate nei link alla fine del testo

 

Matteo Tonelli, ex-presidente del cda del Centro Studi Città di Orvieto

In un recente scritto, la Sindaca di Orvieto e la Presidentessa del Centro Studi Città di Orvieto (CSCO) propongono al pubblico, tra l’altro, alcune riflessioni in merito alla gestione che il precedente CDA ha impresso al CSCO. Chi scrive faceva parte di tale CDA e dall’argomentare della Sindaca e della Presidentessa prende le mosse per congetturare a sua volta. Ci si consenta prima una digressione. Vi è una notevole uniformità di giudizio sull’«autonomia della arte del governo», cioè il principio che la politica non debba essere giudicata secondo criteri etici, né del normale bon-ton. Uno degli esempi più famosi, in tal senso, è rappresentato da Machiavelli che, come osservò Croce, scoprì la necessità dell’autonomia della politica “che è di là, o piuttosto di qua, dal bene e dal male morale e che ha le sue leggi a cui è vano ribellarsi”. Appunto, vano. In virtù di tale impostazione, eviteremo di sottolineare il modo (che “ancor m’offende”) commentando invece il risvolto tecnico delle critiche sollevate dal Primo Cittadino e dalla Presidentessa del CSCO.

Vi è di positivo che si è ritornati a parlare del Centro Studi. Verrebbe da dire “finalmente” – visto che da parecchio tempo non se ne avevano più notizie – se non fosse che siamo costretti a parlarne per rispondere ad affermazioni non corrispondenti al vero. Com’è noto, il comunicato congiunto della Sindaca e della Presidentessa, prende spunto dal rinnovo del comodato d’uso gratuito della sede di Palazzo Negroni (atto sostanzialmente dovuto perché il precedente comodato datato 2014 aveva durata di 5 anni ed era in scadenza), ma poi vira velocemente verso una panoramica delle attività e delle strategie per il rilancio del Centro; fin qui nulla da obiettare, se non fosse che si prende a pretesto il comunicato per screditare la gestione del precedente Consiglio di Amministrazione, facendo passare l’attuale Consiglio come impegnato, dall’insediamento sino ad oggi, nel recupero e rilancio di una struttura disastrata ed asfittica.

Chi scrive non concorda con il giudizio espresso. Peraltro, alcune affermazioni sono oggettivamente lesive della nostra reputazione di professionisti, ma soprattutto a ragione del fatto che per noi parlano i numeri: è sempre stato nostro costume in tutta la durata dell’incarico al Centro Studi di portare a sostegno delle idee fatti, dati e numeri, senza mai scadere in polemiche di basso profilo.

E allora ecco i nostri fatti e documenti.

Il presente contributo si articola in tre punti che trattano gli altrettanti rilievi impliciti nel comunicato Tardani-Grasso; in primo luogo, cosa è stato conseguito dal precedente CDA nella gestione patrimoniale e reddituale del CSCO; in secondo luogo, l’informativa trasmessa a fine mandato; infine, i progetti e la connessione con il tessuto sociale della città.

In merito al primo punto, ricordando di essere partiti nel 2014 da una situazione di sostanziale default, possono parlare i dati del bilancio consuntivo 2018, l’ultimo bilancio approvato da questo CDA ed illustrato pubblicamente nell’aprile 2019, dal quale in sintesi emerge che nel periodo dal 2014 al 2018:

a) Tutti gli esercizi di nostra gestione si sono chiusi con un risultato economico positivo (utile), risultati che hanno consentito di diminuire il deficit patrimoniale portandolo dal saldo negativo di 664.802 al minor saldo negativo di 531.078 (un miglioramento di +134 mila euro)

DINAMICA DEL PATRIMONIO NETTO 2014 /2018

 

b) L’indebitamento netto, inteso come saldo tra il totale dei debiti ed il totale dei crediti è diminuito di € 121.339

Sempre a beneficio di chi volesse informarsi in maniera più approfondita, sulla lettura dei documenti anziché sui pregiudizi, in allegato è leggibile il testo integrale della relazione al bilancio dell’esercizio 2018.

Per quanto riguarda il secondo punto, merita prendere a riferimento l’informativa lasciata al nuovo CDA all’atto delle nostre dimissioni, peraltro annunciate con largo anticipo, per dare modo all’Amministrazione di provvedere alla nostra sostituzione. Una relazione dettagliata e circostanziata di aggiornamento sulla situazione complessiva del Centro Studi venne inviata al Comune, anche nella persona della Sindaca, e depositata presso il Centro Studi, all’attenzione “del nuovo Consiglio di Amministrazione”; il documento contiene dati e riflessioni sulla situazione economica e finanziaria, criticità, urgenze, oltre ad un elenco circostanziato delle attività in corso e programmate ed infine le relazioni con Istituzioni ed Enti. Per completezza di informazione e doverosa trasparenza, alleghiamo integralmente a beneficio di chi vorrà informarsi in maniera più completa quella relazione, che fu inviata tramite PEC.

Nel documento, è ben spiegato quali erano in quel momento le criticità del Centro ed il motivo per cui queste si erano acuite; ci si lasci concludere che, pertanto, la Presidentessa non è credibile quando dice che vi furono lasciate in maniera inaspettate una serie di problematicità. Così come non è credibile affermare che “ci siamo subito resi conto che il bilancio della Fondazione dipendeva in gran parte dalle entrate derivanti dalle università americane”: non era certo una novità, ma al contrario una condizione risaputa e consolidata, tanto è vero che in molte occasioni avevamo già rilevato anche pubblicamente questa criticità e avevamo iniziato un percorso di graduale affrancamento dalla completa dipendenza da queste entrate. Di tutto questo c’è riscontro documentale nelle relazioni ai bilanci della Fondazione.

Infine, relativamente al terzo punto, cioè alle attività che abbiamo lasciato in eredità al nuovo Consiglio di Amministrazione, vi sono in primo luogo quelle riprese dal nuovo CDA, definite dalla Presidentessa “nuovo corso” del Centro Studi, funzionali a diversificare e aumentare le entrate; si osservi, che non si tratta in realtà di nuove attività, ma della prosecuzione di percorsi già iniziati dal precedente CDA: il percorso didattico sugli Interventi Assistiti con Animali era iniziato con il primo corso propedeutico nel luglio 2019 a completamento dell’iter iniziato mesi prima per l’accreditamento come “primo centro formativo regionale”; il DigiPASS inaugurato nell’aprile 2019 dopo l’assegnazione al Centro Studi sulla base di un progetto presentato sul Bando. Quindi nella panoramica delle “nuove attività” c’è in realtà poco di nuovo, se si considera anche che il fatto di essere “rientrati nel progetto ReStart regionale” non può essere considerato un’attività né un progetto, visto che si tratta semplicemente di un finanziamento da rimborsare a Gepafin.

Vi sono poi alcune attività progettate dal precedente CDA – dettagliate anch’esse nella relazione del settembre 2019 – delle quali non c’è nessun cenno nella programmazione annunciata dal nuovo CDA; si tratta di corsi a Catalogo Regionale per “Addetto alla Fattoria Didattica” e per “Tecnico del Marketing Turistico”; così come non c’è nessun cenno alle relazioni con Istituzioni ed Enti. Stessa latitanza nel programma della Presidentessa hanno riscosso: il laboratorio di restauro con Palazzo Spinelli di Firenze, la Scuola Dante Alighieri e il Master specialistico dell’Università di Perugia in “Salute nutrizionale unica e globale”. Cosa è accaduto di questi progetti? Si è proseguito nella interlocuzione con i partner che allora avevano manifestato interesse a collaborare con il Centro Studi mettendo a disposizione il loro know-how?  Non lo sappiamo, ma visto che questi progetti sono stati messi “sotto naftalina” è lecito suppore che forse nessuno se ne sia più interessato.

Per ultimo, la connessione con la  città. In tale ambito, era stata costruita sia una rete di stakeholders, sia il Comitato scientifico – consesso poi reietto dal nuovo CDA – costituito da un gruppo di giovani professionisti del territorio che gratuitamente analizzavano le debolezze dello stesso per comprenderle e cercare di mitigarle, un vero e proprio “hub” di professionalità in grado di portare nuove idee, in molti casi trasposte nel Bollettino economico.

In tutto ciò e in null’altro è consistita la nostra attività al servizio della Città.

Sperando di avere contribuito ad una migliore consapevolezza di tutti sui temi trattati, concordiamo con la rilevanza del Centro come leva di “conoscenza per decidere” e pertanto auguriamo buon lavoro alla Sindaca e al CDA insediato, tranquillizzando tutti che, come è noto, se si è ben operato non vi è mai da temere dal giudizio postumo, in quanto il tempo è galantuomo.

BILANCI, RELAZIONI E L’ULTIMO AGGIORNAMENTO SUL CSCO DURANTE LA GESTIONE TONELLI

Aggiornamento sullo stato della Fondazione CSCO

Bilancio analitico 8.2019 Allegato 2

Bilancio analitico 2018-allegato 1

CSCO Bilancio 2018 RELAZIONE

 

Matteo Tonelli. Antonio Rossetti, Meri Ripalvella