Il dottor Spin e le Petit Poucet. Gli indizi trovati 

Orvieto non è un villaggio, non c’è miseria e carestia, ma di certo è città che abbisogna di una radicale trasformazione, di una vera rinascita politica e democratica della società, dell’economia, della salute, dell’ambiente, dell’innovazione: davvero servirebbe un effetto speciale. Una persona speciale, ma chi sarà? E poi, accetterà? Lo sapremo in questo mese di ottobre. A mo’ di Petit Poucet, intanto tracciamo l’identikit e cerchiamo gli indizi, le briciole di pane.

Una sigaretta tira l’altra, la mia stanza si riempie di fumo e i pensieri si rincorrono a seguire le tracce. Lo so “fumare fa male, la cosa migliore è non iniziare, o smettere: ma molte persone non ce la fanno”. Ecco una prima briciola di pane che consegno al lettore.

Il prossimo Sindaco lo voglio donna, orvietana, che abbia fatto il Liceo classico F.A. Gualterio, adulta ma non troppo, tra i 55/60 anni; ed ecco una seconda briciola di pane.

E poi che abbia un ottimo curriculum, una vasta esperienza internazionale, una vera manager, una fuoriclasse dell’inclusione, della sostenibilità olistica, dell’innovazione, dei social; una Ceo di una multinazionale. Ecco una terza briciola di pane.

Che sia tra le 100 donne di successo scelte da Forbes Italia nel 2019 e recensita da Fortune Italia nel 2022.  Ecco la quarta briciola che è anche l’ultima perché, una tira l’altra, io ho finito le sigarette.

Ah, dimenticavo! La voglio antifascista e che lo dichiari con vigore appena scesa dal treno che da Milano la porterà a Orvieto, perché dovrà fare il Sindaco e non più la Ceo.