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Il COR Umbria chiede ulteriori 8 mila dosi di vaccini per completare e anticipare la fascia degli ultra-80enni

Altre 8 mila dosi di vaccino, oltre alle 50 mila aggiuntive che da alcune settimane erano state richieste formalmente dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei metterebbero la regione nelle condizioni di poter mantenere l’attuale  “performance” nella somministrazione dei vaccini che, in rapporto alle dosi consegnate la colloca in testa alla classifica per numero di vaccini inoculati.  Lo comunica una nota della Regione Umbria che riferisce gli esiti della riunione del Centro operativo regionale del 20 aprile, presieduta dal direttore regionale Stefano Nodessi Proietti, alla quale ha partecipato il direttore regionale alle attività produttive, Luigi Rossetti, che è stata introdotta da una comunicazione del commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Claudio D’Angelo il quale ha motivato la questione della ulteriore richiesta di 8 mila dosi di vaccini Pfizer, non solo con il deficit di dosi inviate all’Umbria, ma anche dall’andamento epidemiologico del virus nella regione  che presenta uno scenario epidemiologico caratterizzato da una importante presenza di varianti del virus e da una rilevante rappresentatività di soggetti anziani a rischio. 
Secondo il commissario D’Angelo dei 50 mila vaccini richiesti e per i quali la Regione aveva avuto assicurazioni, al 20 aprile ne sono stati consegnati soltanto 3500, frattanto si è dovuto sopperire anche alle disdette di vaccini Astra Zeneca con vaccini Pfizer.   Se nei prossimi giorni saranno garantiti all’Umbria i vaccini richiesti, accanto alla somministrazione già programmata per le diverse categorie – si precisa nella nota – si potrebbe organizzare per il prossimo 25 aprile una sorta di “vaccine day” dedicato agli ultra 80enni così da anticipare le vaccinazioni programmate per i mesi di maggio e giugno e poter completare questa categoria.  Durante la riunione del Cor è stato anche riferito che nella Regione prosegue l’interlocuzione con le organizzazioni di categoria di imprese e lavoratori per la messa a punto della strategia di vaccinazione presso i luoghi di lavoro, così come previsto dallo specifico protocollo nazionale firmato lo scorso 6 aprile dal governo e le organizzazioni datoriali e dei lavoratori.
E’ stato infine reso noto che con l’Esercito italiano si sta perfezionando un accordo per effettuare a domicilio, con team vaccinali dell’Esercito, la vaccinazione di un residuo numero di ultra 80enni fragili nell’area della Valnerina, mentre sempre a cura dell’Esercito, sarà effettuata a breve la consegna dei vaccini a disposizione dei medici di medicina generale per le somministrazioni ambulatoriali.