Il Comune di Acquapendente pronto al censimento delle attività storiche per procedere poi con i vantaggi economici

Venerdì 10 febbraio alle 15 il Comune di Acquapendente presso la sala consiliare organizza un importante incontro con tutte le imprese locali: “Intendiamo informare”, sottolinea la sindaca Alessandra Terrosi, “tutte le imprese operanti sul territorio che è di prossima pubblicazione l’avviso finalizzato al censimento delle attività economiche presenti sul territorio comunale, le quali, a seguito della verifica istruttoria del possesso dei requisiti di cui all’articolo 2 della Legge Regionale n. 1/2022, potranno essere iscritte nell’elenco regionale delle botteghe ed attività storiche e beneficiare degli interventi di salvaguarda e valorizzazione di cui all’articolo 4 della Legge regionale n.1/2022, nonché delle attività e strumenti di promozione definiti all’articolo 7 del regolamento regionale n.11/2022.

Possono partecipare alla procedura di censimento le seguenti tipologie di esercizio: a) I locali storici, locali e botteghe, connotati da valore storico-artistico e architettonico, destinati ad attività di commercio, somministrazione, artigianato, artistiche o miste, compresi cinema, teatri, librerie e cartolibrerie, svolte continuativamente anche da soggetti diversi e in modo documentabile da almeno settanta anni; b) I locali storici tradizionali, individuati ai sensi del Codice, dei beni culturali e del paesaggio; c) Le botteghe d’arte e di antichi mestieri, botteghe nelle quali sono svolte, in modo documentabile da almeno cinquanta anni, attività artistiche consistenti in creazioni, produzioni e opere di elevato valore estetico (in fotografia il padre Roberto e la  figlia Roberta Sugaroni coordinatori di un rinomato laboratorio di artigianato artistico locale) comprese quelle che richiedono l’impiego di tecniche di lavorazione tipiche della tradizione regionale, e attività artigiane e commerciali che hanno conservato antiche lavorazioni, prevalentemente manuali, e tecniche di produzione derivanti da tradizioni, usi e culture locali che rischiano di scomparire, ivi comprese le attività di restauro dei beni culturali e degli oggetti d’arte, dell’antiquariato e da collezione; d) Le attività storiche e tradizionali, attività di commercio e somministrazione in sede fissa, artigianato, artistiche o miste, compresi cinema, teatri, librerie, cartolibrerie ed edicole, svolte, in modo documentabile, continuativamente, nel medesimo locale, da almeno cinquanta anni, con la stessa tipologia di vendita, somministrazione o lavorazione e di cui siano mantenute l’identità e le caratteristiche originarie dell’attività, restando ininfluenti l’eccellenza degli arredi, il valore storico, artistico, architettonico della bottega storica in cui detta attività si svolge.

Questa nostra proposta, punta a tutelare e valorizzare il piccolo commercio locale. Per questo motivo siamo a caldeggiare la partecipazione, al fine di costruire un percorso condiviso che non si limita a tutelare l’attuale tessuto produttivo nelle sue dinamiche, ma che lavora anche per garantire il loro futuro”.