“Il cammino dell’intrepido Larth” parte alla grande ed è pronto a raddoppiare

Un pubblico numeroso ed un parterre di importanti specialisti del settore ha partecipato, sabato scorso ad Orvieto, alla presentazione all’auditorium Messina sede della fondazione Cassa di risparmio di Orvieto del Cammino dell’intrepido Larth, il percorso escursionistico di trekking e mountain bike in tre tappe che collega Orvieto, Bolsena e Civita di Bagnoregio. Una presentazione organizzata con l’importante collaborazione del Club Amici della Stampa.

Il progetto è stato illustrato dai promotori: le guide escursionistiche Luca Sbarra ed Emanuele Rossi, il titolare della casa editrice Intermedia Edizioni Claudio Lattanzi e la guida ed accompagnatrice turistica Cristina De Angelis che è anche educatrice ai Musei Vaticani. Due importanti novità sono emerse nel corso dell’incontro. La prima riguarda l’attivazione di un secondo importante cammino di trekking e bici che coinvolgerà l’intero perimetro del lago di Bolsena grazie alla fondamentale collaborazione con Paolo Bellini che si occupa da anni di escursioni naturalistiche nella Tuscia. La seconda novità è invece collegata alla collaborazione con il GAL della Tuscia per la creazione di progetti analoghi in varie zone della provincia di Viterbo.

“Il cammino dell’intrepido Larth rappresenta il primo progetto turistico integrato che unisce Umbria e Lazio e si propone obiettivi molto elevati: incrementare il numero complessivo delle presenze turistiche nella nostra area, destagionalizzare il flusso turistico, creare valore aggiunto per le nostre aziende. Tutti traguardi verso i quali stiamo già procedendo ad appena sei mesi dall’avvio dell’iniziativa” ha detto Claudio Lattanzi in apertura dei lavori, illustrando i primi risultati ottenuti da dicembre a fine gennaio; periodo nel corso del quale sono state distribuite 250 credenziali per un totale stimato in oltre 450 presenze. “Questa iniziativa è nata come se fosse un’azienda, con un metodo da imprenditori che hanno ideato un piano e realizzato gli investimenti conseguenti. Tutto ciò è servito solo per far decollare il progetto in due mesi- tuttavia non si tratta di un’azienda, ma di un ambizioso progetto comunitario. Il cammino racchiude valori culturali, commerciali, educativi, spirituali che possono essere sviluppati a pieno solo se tutta la comunità lo farà proprio e lo interpreterà sviluppando tutte le potenzialità che questa idea racchiude. Noi siamo l’innesco di un’opportunità che appartiene a tutti e nella quale tutti possono essere protagonisti”.

Luca Sbarra ha fornito particolari importanti relativi al funzionamento del percorso, spiegandone i motivi della circolarità. “Il nostro lavoro-ha detto -consiste anche nel mantenere fruibile il percorso per i camminatori a cui cerchiamo di fornire ogni possibile aiuto e sostegno. Il tracciato è stato inserito nell’applicazione wikiloc in cui si trovano i più importanti cammini del mondo. La nostra guida cartacea ed il sito internet sono strumenti in fase di continuo aggiornamento e sviluppo e a breve saranno ampliati per dare spazio alle aziende che collaborano con noi e che forniscono servizi ai turisti come alberghi, bed and breakfast, ristoranti, ostelli, produttori di prodotti tipici. Stiamo sperimentando collaborazioni con alcune di queste attività come il birrificio dell’Alfina che sta funzionando bene e rappresenta un modello da seguire”.

Emanuele Rossi ha sottolineato la voluta brevità del cammino che può essere percorso in tre giorni e nuove modifiche per renderlo fruibile anche dai residenti. “La durata delle tre tappe, ognuna inferiore ai venti chilometri, è stata pensata per impegnare un fine settimana. Un periodo ideale. La possibilità di utilizzare la ferrovia per arrivare ad Orvieto e poi la funicolare per iniziare l’escursione dalla partenza ufficiale che è al museo Faina in piazza duomo rappresentano un grande vantaggio rispetto ad altri cammini che scontano problemi infrastrutturali. Stiamo anche studiando percorsi più brevi, adatti ad un pubblico di residenti da abbinare a degustazioni di prodotti tipici con aziende del posto. Stiamo lavorando con importanti tour operato sia per trasformare l’esperienza di Larth in un pacchetto turistico nazionale, sia per organizzare queste escursioni indirizzate anche ad un pubblico di camminatori diversi. Allo stesso modo si lavora per offrire dei soggiorni gratuiti ad influencer del settore che potrebbe trainare meglio questo nuovo e potete prodotto turistico”.

Cristina De Angelis si è soffermata su due aspetti, l’importanza di offrire un servizio di guida turistica su Orvieto ai camminatori che rappresenta un valore aggiunto per la città e la grande occasione da utilizzare al meglio che è rappresentata dal Giubileo del prossimo anno. Mostrando i numeri relativi alle presenze relative agli appuntamenti giubilari del passato, De Angelis ha richiamato l’esigenza di organizzare al meglio anche ad Orvieto l’ospitalità per i pellegrini, con un’offerta generale che non sia necessariamente legata a temi religiosi. “I collegamenti artistici e culturali tra Orvieto, Bolsena e Roma sono molteplici e possono essere ampiamente sviluppati dal momento che il prossimo anno avremo a che fare con milioni di persone che verranno a Roma e dovranno anche muoversi intorno alla città eterna” ha detto, illustrando una serie di esempi riferiti anche al duomo di Orvieto e alla tradizione religiosa collegata a santa Cristina e richiamata nei monumenti e nei musei romani più importanti.

Secondo Paolo Piacentini, uno dei massimi esperti italiani di trekking e già consulente del ministro Dario Franceschini, “Il cammino dell’intrepido Larth non ha bisogno di influencer perchè può avere una esplosione enorme a livello nazionale grazie al passaparola da parte dei tantissimi appassionati che esistono”. Piacentini ha poi fatto l’esempio del Cammino degli Dei, che collega Bologna a Firenze che “Attualmente sviluppa un indotto di quattro milioni e mezzo di euro ed ha consentito la rinascita di cinque o sei Comuni nella zona dell’Appennino la cui economia era allo stremo. Perchè questo progetto possa replicare il successo di altri modelli nazionale- ha aggiunto-è però necessario che le persone del posto lo sentano proprio e che sappiano essere accoglienti nei confronti dei camminatori. E’ molto importante farli sentire a casa ed avere anche offerte turistiche calibrate sulla tipologia del camminatore che è diversa dalle altre”.

Roberta Tardani sindaco di Orvieto ha detto: “abbiamo sostenuto fin dal principio il cammino dell’intrepido Larth.  In questi cinque anni abbiamo intrapreso un percorso 11importante sulle politiche del turismo fatto di programmazione, partecipazione e promozione. Una strada condizionata dall’emergenza covid che ci ha imposto in maniera repentina di rivedere le priorità per farci trovare pronti alla ripartenza. Siamo partiti dalla definizione di un piano di marketing territoriale, costruito con il contributo degli stakeholder cittadini, che ci ha indicato la strada da compiere. Abbiamo così lavorato al rebranding dell’immagine turistica con il claim “#Orvieto Città viva Esperienza autentica” puntando su un nuovo racconto che parlasse dell’autenticità della nostra realtà, della vitalità della città attraverso gli eventi e un calendario unico capace di coprire tutti i mesi dell’anno.  Nei giorni scorsi abbiamo chiamato a raccolta tutti gli operatori del settore, ne abbiamo censiti 16 fra trekking, bike, escursioni a cavallo, canyoning. C’è già una offerta turistica sul territorio che va però messa in rete e soprattutto valorizzata e promossa adeguatamente, una offerta variegata e suggestiva che compone quella che chiamiamo “L’altra Orvieto” che va ad integrare l’offerta turistica tradizionale di una città d’arte come la nostra”.

Il sindaco di Bagnoregio Luca Profili si è detto entusiasta di questo progetto. “Ho accolto con molto favore questa iniziativa-ha detto-mettendo a disposizione il nostro Comune per sostenere al meglio l’iniziativa. Bagnoregio è al centro di vari percorsi naturalistici che stanno sorgendo e creano valore alla nostra offerta turistica. Per noi tutto ciò rappresenta una occasione di valorizzazione anche per i centri minori del nostro territorio. Lo dimostra il caso di Castel Cellesi dove stiamo realizzando proprio un ostello dedicato ad ospitare le persone che si dedicano al turismo lento. Il cammino di Larth rappresenta uno stimolo ed una occasione per lavorare insieme ancora meglio con Bolsena e con Orvieto, superando i limiti rappresentati dai confini amministrativi nel nome della comune appartenenza alla Tuscia, ma stimolando anche il ruolo centrale dell’imprenditoria privata”.

Di “marchio Tuscia” ha parlato Andrea Di Sorte vice sindaco di Bolsena. “In un recente incontro sul turismo, un esponente politico ha detto che il brand Tuscia non avrebbe successo, ma come facciamo a dire una cosa del genere se il marchio Tuscia ancora non esiste e non lavoriamo per crearlo?-si è chiesto- io sono convinto che invece abbia un valore enorme a patto che si facciano dei significativi passi in avanti su due fronti: il protagonismo degli imprenditori e la forte collaborazione tra territori ed amministrazioni confinanti. Bolsena ha meno di quattromila abitanti, una forte vocazione turistica e molte strutture, ma se non saremo tutti insieme capaci di allargare la nostra offerta mettendoci in rete davvero con Orvieto, con Bagnoregio e con gli altri nostri vicini non potremo fare quel balzo in avanti che serve per crescere, ma anche per sostenere la concorrenza di altre zone. La collaborazione serve sia per vincere che per sopravvivere”.

Elena Ronca, vice presidente dell’associazione Assoguide ha sottolineato il ruolo essenziale che la figura professionale delle guide svolge nel sostenere nuovi progetti turistici dal momento che è fondamentale il rapporto con le persone. E’ la guida che fa calare il turista nello spirito di un luogo e che rappresenta il punto di congiunzione tra chi vive di turismo e chi ne fruisce. “Noi lavoriamo nella Tuscia e per la Tuscia che deve essere promossa come un territorio omogeneo dal momento che lo è”.

Il presidente del Gal della Tuscia, Stefano Augugliaro, si è detto fermamente convinto dell’enorme valore turistico di questa zona e del ruolo di primo piano che possono svolgere i cammini. “Con il cammino di Larth vogliamo collaborare per creare altri progetti del genere in alcuni dei 27 Comuni che aderiscono al nostro Gal” ha detto. “Il potenziale turistico della Tuscia, Orvieto compresa, è enorme, con un’offerta diversificata; nei prossimi anni ci sarà un gradissimo lavoro da fare, ma le soddisfazioni arriveranno e non saranno poche. Dobbiamo parlarci e lavorare su progetti condivisi. Il Gal della Tuscia farà completamente la propria parte”.

Daniele Di Loreto, membro del consiglio d’amministrazione dell’istituto Treccani e sostenitore del progetto Larth quale ex presidente della fondazione Faina, ha parlato del cammino di Larth come esempio di impresa culturale che è capace di attivarsi nel momento in cui si mettono insieme professionalità e quindi punti di vista diversi gli uni dagli altri. “Questa idea è nata intorno al tavolo di un pub alcuni mesi fa- ha detto- dall’incontro tra due guide escursioniste, il responsabile di una istituzione museale, una guida turistica ed un editore. Il confronto tra quelle persone cosi diverse ha consentito la nascita di una impresa cultura e creativa che adesso sta prendendo il largo”.

Marco Sciarra, gestore del Pozzo della Cava, ha portato molti esempi di collaborazioni locali, nazionali e internazionali, suggerendo tematiche e reti che, in varia forma, possono essere opportunità per potenziare, ampliare e promuovere l’offerta dei cammini proprio partendo dalle peculiarità dei nostri territori, visti anche come porta per la Toscana, l’Umbria trans-tiberina o la Roma del giubileo.

Silvio Manglaviti si è soffermato sul valore storico della Tuscia e sulle sue trasformazioni. “Il senso profondo del cammino di Larh-ha detto- è quello di aver dato una forma ad un percorso che esiste da sempre e che affonda le sue radici nella vita culturale, sociale ed economica della nostra terra che è crocevia di importanti ed antichi tracciati. C’è bisogno di un racconto che sappia emozionare e fare da traino”.

Carlo Pasqualini, membro della Federazione ciclista italiana ha illustrato i numeri in costante incremento del cicloturismo collegato ai cammini naturalistici che, nel 2022, ha generato 7,4 miliardi di valore, di cui 1,4 miliardi nel settore alberghiero. “Il 62% dei clienti dei tuor operator per il cicloturismo è straniero, con una spesa media di 3750 per sei giorni. Il cammino di Larth ha un potenziale enorme su cui lavorare insieme”.

Stefano Cimicchi, rappresentante in Umbria della società Genesi a cui fa riferimento l’importante Cammino di Francesco ha descritto il contesto nazionale entro il quale si inserisce questo progetto e lo scenario in cui potrebbe svilupparsi, divenendo un importate fattore di promozione e crescita economica.