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Il 25 marzo ISAO presenta, “le affinità tra Italia e Slovacchia”, all’Auditorium della Fondazione CRO

Venerdì 25 marzo 2022, alla Sala Auditorium di Palazzo Coelli, sede della Fondazione CRO, Lamberto Ferranti, studioso di storia e letteratura ceco-slovacca, terrà una conferenza dal titolo: L’Umbria come culla della Repubblica Ceca e della Repubblica Slovacca. La Legione ceco-slovacca del 1918.

Alla base di questo interessantissimo episodio della Prima Guerra Mondiale c’è l’evidenza di quanta affinità legasse l’Italia alla Boemia – Moravia e alla Slovacchia: se non altro, entrambe le popolazioni si sentivano oppresse dal comune “padrone” asburgico. E infatti Lamberto Ferranti metterà in evidenza come l’Italia, nella Prima Guerra Mondiale, riuscì a costituire con i prigionieri cechi e slovacchi una Legione (nel Bollettino della Vittoria è citata come Divisione), che ricevette la sua bandiera nel maggio del 1918, quindi sei mesi prima che il nuovo Stato cecoslovacco vedesse ufficialmente la luce! L’Umbria, e specialmente la città di Foligno dove furono addestrate quelle forze armate, ebbe una notevole parte in questa rinascita nazionale. Infatti l’azione degli esponenti politici sia italiani, sia cechi e slovacchi, verso la fine della Prima Guerra Mondiale si stava facendo sempre più pressante per l’impiego di quanti, nei campi di prigionia, erano pronti ad impegnarsi, combattendo per il riscatto e la liberazione della loro patria. Nell’aprile del 1918, finalmente, il governo italiano fece affluire migliaia di prigionieri nell’Umbria, dove venne costituita una divisione, spesso definita anche legione. Che era forte di circa 10.000 uomini, con parte dei quadri e degli specialisti italiani, e composta da due brigate. A Roma il 24 maggio 1918, sul Campidoglio, furono consegnate le prime bandiere ai legionari, tutti in divisa da alpino ma con mostrine bianco-rosse e, sul cappello, il falco al posto dell’aquila. A metà giugno, sul Piave, un primo battaglione schierato sulla linea del fronte superava brillantemente la prova del fuoco nella battaglia di Fossalta di Piave, nonostante la forca o il plotone di esecuzione che attendevano i legionari caduti prigionieri: e se ne verificarono non pochi casi, simmetrici a quelli degli italiani Cesare Battisti e Fabio Filzi. La Legione fu poi anche impiegata sul fronte trentino, nella zona del monte Baldo, nella battaglia di Dosso Alto sulle pendici del Monte Altissimo di Nago, e nelle Battaglie dei Tre Monti, sull’altopiano di Asiago. Un importantissimo riconoscimento all’importanza dell’iniziativa è stato il conferimento del Patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Slovacca in Italia e dell’Istituto Slovacco a Roma.

Lamberto Ferranti farà dono agli intervenuti alla conferenza di un suo bel libro sull’argomento: L’onore di un uomo è la sua libertà. La Legione ceco-slovacca dall’Umbria a Praga e Bratislava, Perugia, Morlacchi, 2019. Ringraziamo di cuore il Presidente della  Commissione Amministratrice della Fondazione per il Museo Claudio Faina, Daniele Di Loreto, della preziosa segnalazione della possibilità di organizzare questa conferenza.  

Per motivi di contenimento della corrente epidemia, nella Sala Auditorium della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto non saranno ammesse più di 60 persone (si raccomanda pertanto la puntualità!), munite di Green Pass rafforzato e di mascherina FFP2.