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Il 25 aprile è il giorno del “Memorial Luca Coscioni”

Torna martedì 25 aprile 2023 il “Memorial Luca Coscioni”, la manifestazione di atletica leggera giunta alla 13esima edizione organizzata dall’Atletica Libertas Orvieto con la collaborazione dell’Associazione “Luca Coscioni – Per la libertà di ricerca scientifica”, del Comune di Orvieto, della Fidal Umbria e del Comitato regionale Umbria del Coni.
L’iniziativa, intitolata al ricercatore e atleta orvietano malato di Sla scomparso nel 2006 a soli 38 anni, è stata presentata alla stampa questa mattina in Comune, presenti il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, l’assessore allo Sport e presidente della Fidal Umbria, Carlo Moscatelli, il segretario dell’Atletica Libertas Orvieto, Marco Bracaletti, la madre di Luca Coscioni, Anna, la co-presidente dell’associazione “Luca Coscioni – Per la libertà di ricerca scientifica”, Mina Welby, Elena Rampello, membro della giunta dell’associazione, e Lucia e Rita Custodi, rispettivamente presidente del Club di Orvieto e Governatore dell’Area 10 del Panathlon. Per il terzo anno consecutivo il “Memorial Coscioni” si svolge sulla distanza di 5 chilometri, una gara podistica su strada nazionale, omologata Fidal, valida per il Campionato regionale Assoluti e Master. Confermato il percorso: partenza alle 10.00 da La Svolta, nei pressi dello stadio “Luigi Muzi”, per poi procedere verso via dei Tigli, quindi Ponte Pertini, complanare, Ponte dell’Adunata e di nuovo via dei Tigli per raggiungere il traguardo all’interno dello stadio. Già 70 gli iscritti, ma ci sarà tempo per le iscrizioni fino alla mattina della gara.
Tra gli atleti di maggiore interesse il keniano Simon Kibet Loitanyang (UP Policiano Arezzo Atletica), detentore del record sul tracciato fissato lo scorso anno (14’21’’), l’atleta del Burundi Leonce Bukuru (Cosenza K42). Tra gli italiani Thomas Sorci (Atletica Winner Foligno), Pasquale Roberto Rutigliano (Bitonto Runners), Emiliano Catullo (Tirreno Atletica Civitavecchia), gli orvietani Gabriele Frescucci e Alessio Buraccioni (Atletica Libertas Orvieto). Fra le donne occhi puntati su Emily Cheroben, keniana dell’Atletica Castello, Silvia Tamburi dell’Atletica Avis Perugia e Valeria Pedetti dell’Atletica Libertas Orvieto. C’è da battere il record dello scorso anno di Brigid Jelimo Kabergei (16’28’’). Oltre ai premi assoluti e di categoria anche due targhe speciali per il miglior atleta orvietano, uomo e donna, che saranno consegnate dal Panathlon Club di Orvieto. Speaker della manifestazione Federico Bini, “voce” del Golden Gala.
Dal punto di vista sportivo – ha spiegato l’assessore allo Sport e presidente Fidal Umbria, Carlo Moscatelli – si tratta di una gara veloce che vede favoriti gli atleti kenyani ma può contare anche su una bella rappresentanza italiana e della presenza della dominatrice delle corse su strada, Silvia Tamburi. Confidavamo sul riconoscimento della gara come titolo nazionale Master ma la commissione quest’anno ha preferito Silvi Marina. Ci riproveremo il prossimo anno nell’attesa di riproporre la formula del meeting che negli scorsi anni ha portato a Orvieto grandi nomi dell’atletica e gare di livello che hanno fissato importanti record italiani. La cosa fondamentale – ha aggiunto – resta però il ricordo di Luca Coscioni. Lui era un maratoneta e questa corsa su strada è l’ennesimo omaggio che abbiamo voluto fargli, una persona come lui che sarebbe servita ancora oggi. Tredici anni fa, insieme ad Alessandro Bracciali, abbiamo voluto fortemente una manifestazione che potesse ricordarlo e ricordare le sue battaglie, un impegno che portiamo e porteremo avanti con entusiasmo e determinazione”.

“È sempre un’emozione – ha detto il sindaco Roberta Tardani – presentare questa manifestazione. Quando 13 anni fa, da allora assessore allo Sport sostenni l’iniziativa, volevamo che da Orvieto e attraverso lo sport venissero lanciati messaggi importanti nel nome di Luca Coscioni. E possiamo dire che ci siamo riusciti. Record e competizioni, infatti, riescono a stimolare la partecipazione su temi delicati e complessi come quelli su cui si è battuto Luca, un impegno che però deve essere continuamente alimentato. Al di là di come uno la pensi, i cittadini vanno informati sulle vittorie della ricerca per essere più liberi nel pensiero e più liberi nelle scelte”.

“In gara ci saranno giovani e meno giovani, abili e meno abili – ha affermato Mina Welby, co-presidente dell’associazione Luca Coscioni – una gara per tutti dove nessuno è migliore dell’altro. L’obiettivo è di ricordare Luca e di come ha dedicato la sua vita a stimolare ogni singola persona alla libertà di ricerca scientifica in tutti i campi affinché ognuno diventasse a sua volta stimolo per migliorare la comunità. Luca diceva: dal corpo del malato al cuore della politica, oggi diciamo dal corpo di tutti al cuore della politica”.

Non come mamma ma come cittadina – ha concluso Anna Coscioni – sono orgogliosa di aver avuto un figlio come Luca che ha lasciato un segno indelebile e un messaggio incredibile, dalla ricerca sulle staminali all’eutanasia, per i malati di Sla o di Alzheimer. Essere liberi di scegliere, senza limiti e ostacoli da parte della Chiesa. C’è chi vuole il miracolo e chi cerca il miracolo, Luca diceva sempre: il mio miracolo è la scienza. In Italia ancora oggi attingiamo alle cellule staminali all’Estero, in un Paese evoluto come il nostro non dovrebbe più succedere questo”.