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Il 24 marzo Giordano Conticelli presenta “Epifanie divine. Orvieto e il teatro sacro di maniera”

Venerdì 24 marzo alle ore 17,30, presso il Palazzo Coelli, sede della Fondazione CRO, nell’Auditorium Gioacchino Messina, Giordano Conticelli, Art History Ph.D Student (il nostro Dottorando di Ricerca) all’Università dello Stato di Washington a Seattle, presenterà una lezione dal titolo “Epifanie divine. Orvieto e il teatro sacro di maniera”. La conferenza è compresa nell’insieme delle manifestazioni che l’Istituto Storico Artistico Orvietano ha organizzato in occasione del V Centenario dalla morte di Luca Signorelli e Pietro Perugino.

La lezione di Giordano Conticelli analizzerà il complesso ruolo dell’artista nel contesto della produzione del XVI secolo, in particolare nell’epoca caratterizzata dallo stile chiamato Maniera che per molto tempo fu considerato erroneamente come il vizio che distrusse la pittura, specie dopo la presa di posizione di Giovanni Pietro Bellori. La pittura in realtà conobbe un grande momento di rivalsa sulla scultura al punto tale da diventare quasi egemone: ed in questo contesto il laboratorio orvietano conobbe una sua particolare autonomia dove pittura e scultura accompagnano di pari passo la realizzazione del nuovo Duomo controriformato. Nel secolo a cavallo tra gli affreschi del Signorelli e l’Annunciazione del Mochi, l’identità dell’artista entra in una fase di piena consapevolezza del proprio ruolo. È proprio nella Cappella Nova, all’alba del Cinquecento, che l’artista cortonese rivendicò con orgoglio un suo ruolo di creatore, così come sarà Francesco Mochi riportando la scultura sul grande palcoscenico dell’arte. Ad Orvieto, dove l’arte si confonde con il mondo reale e l’artista si immedesima in un taumaturgo che infonde miracolosamente vita alle proprie creazioni, si trovano i germogli dell’artificioso e complesso, ma innovatore, Teatro della Maniera.

Oltre alle numerose attività che Giordano Conticelli ha svolto negli Stati Uniti, anche nel campo di organizzazioni di mostre, ricordiamo solamente due interventi, molto seguiti, che ha presentato ad Orvieto: nel 2019: a febbraio, Il Martirio di san Matteo del Caravaggio, presso l’Unitre; e ad aprile Il Corpo Umano nel Duomo di Orvieto, proprio questo stesso Istituto Storico Artistico Orvietano. E infine, oltre alle molte pubblicazioni in lingua inglese, ricordiamo solamente il suo capitolo su La Cappella del Signorelli, in Museo Civico. 50 Opere della Storia di Orvieto, a cura di Giuseppe M. Della Fina, Milano 2021.