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IIsacp e Airc insieme per “Cancro io ti boccio!” e un menù che ha avuto come protagonista “l’arancia”

E’ stata una giornata particolare per l’istituto alberghiero e per tutto l‘Iisacp guidato dalla dirigente Cristiana Casaburo. Il primo giorno di febbraio, grazie alla campagna di AIRC, “Cancro io ti boccio!”, la ricerca ha fatto il suo ingresso a scuola. All’Alberghiero gli studenti e i docenti hanno voluto coniugare la convivialità, il buon cibo, il buon bere con la prevenzione e con Airc, utilizzando un ingrediente che è anche divenuto il simbolo della ricerca, l’arancia. Giuliana Bianconi per la Fondazione Airc delegazione di Orvieto e comprensorio, ha sottolineato il “grande valore di quest’iniziativa fortemente voluta da Airc. Per combattere, per investire bisogna conoscere e i giovani sono pronti a rispondere se guidati e sollecitati. Mi piace sottolineare che questa iniziativa ha avuto una spinta determinante da Elisabetta Sarpano, docente dell’istituto e volontaria molto attiva e attenta di Airc”. Per il Rotary era presente la presidente Patrizia Ceprini, da sempre vicina al mondo della scuola soprattutto durante questi ultimi due anni di grandi difficoltà dovuti alla pandemia.

Studenti e docenti hanno così voluto ringraziare a modo loro con un menù che ha avuto come protagonista l’arancia, simbolo della campagna di raccolta fondi e informazione di Airc, dall’aperitivo fino al dolce. La responsabile orvietana di Airc, Giuliana Bianconi, ha anche rilanciato proponendo la presenza dell’istituto nel suo complesso sia alla prossima iniziativa delle azalee per la ricerca, che anche per ulteriori eventi e appuntamenti tesi a informare la cittadinanza tutta ma con un occhio di riguardo ai giovani anche perché la prevenzione e i corretti stili di vita devono assolutamente partire dall’adolescenza per sortire il giusto effetto. E sempre dai giovani deve partire la spinta per la ricerca che già ha dato risultati importanti. Giuliana Bianconi ha concluso sottolineando con forza il grande risultato delle raccolte fondi a livello regionale tanto che “una buona parte della risorse, oltre il milione di euro, viene indirizzata alle strutture di ricerca umbre”.

Al cronista non resta che promuovere a pieni voti chi ha pensato il menù e chi ha realizzato i piatti mettendoci impegno, attenzione e amore; ma soprattutto bisogna sottolineare la rete di impegno di Airc e Rotary e la risposta attenta e puntuale della scuola, una cosa non sempre scontata in città