I sindacati di polizia penitenziaria, stato d’agitazione per la sospensione delle ferie degli agenti del carcere di Orvieto

Il 18 maggio si è svolta l’assemblea dei lavoratori della Polizia Penitenziaria del Carcere di Orvieto indetta in maniera unitaria dalle sigle sindacali Sappe, Osapp, Uspp e CGIL-FP. L’argomento trattato verteva sulla mancata concessione delle ferie al personale fino a data da destinarsi.  La mancata concessione è stata notificata ai poliziotti penitenziari con comunicazione scritta nei giorni scorsi dando l’ultimo colpo alle speranze di un po’ di riposo al personale, già provato da due anni di turni massacranti per fronteggiare le carenze organiche e la pandemia da Covid-19.  L’assemblea è stata molto partecipata vista l’importanza dell’argomento e le sue ripercussioni dirette sulla salute, sul diniego di un diritto costituzionalmente garantito e sulle esigenze familiari dei poliziotti.

Poliziotti che hanno ribadito la richiesta ai propri sindacati di organizzare e mettere in atto tutte le forme di protesta e di tutela legale per il riconoscimento di un diritto sancito da leggi primarie e inaccettabilmente compresso da una semplice comunicazione amministrativa.  La mancanza di personale, oltre a non garantire i diritti dei poliziotti penitenziari costituisce grave pregiudizio per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza del penitenziario orvietano con possibili e non auspicabili ripercussioni anche sulla sicurezza e l’ordine pubblico dell’intera cittadinanza.

Per questo motivo dall’assemblea è emersa anche la richiesta di coinvolgere anche le autorità di pubblica sicurezza competenti per territorio.