I due volti di FDI: Prisco, Roberta (Tardani) stai serena fino a giugno. Garbini, “poi Roberta (Palazzetti)”

Lo tsunami politico del comunicato di Fratelli d’Italia di Orvieto ha travolto la coalizione usurata del centro-destra orvietana.  Mentre ad ogni occasione la sindaca Tardani ribadisce la sua candidatura per il secondo mandato ecco che il Garbini e Ceci indicano una strada totalmente diversa.  E’ iniziato il tam-tam telefonico tra Orvieto-terni-Perugia-Roma per trovare la quadra.  La stessa ondata anomala ha travolto dall’interno Fratelli d’Italia e allora Emanuele Prisco, da Perugia spiega, “abbiamo un rapporto di serenità ed unità con gli alleati tanto a livello nazionale che in Umbria e le candidature per le prossime elezioni comunali saranno quindi decise all’interno del centrodestra e in maniera unitaria. Intanto mi sento di augurare al sindaco Tardani e alla sua amministrazione di completare con tranquillità il proprio mandato”.  Un chiaro Tardani stai serena, non proprio tranquillizzante, anche perché sempre Prisco spiega che lo statuto del partito parla chiaro, “indica nel coordinamento provinciale di Terni l’organo deputato ad delineare la linea politica per i Comuni al voto nella provincia e non a quelli comunali e in un partito come è noto ci sono le regole che vanno rispettate”. 

Un colpo anche ai “ribelli” Ceci e Garbini?   Forse, ma proprio Umberto Garbini ribadisce, “rimaniamo convintamente al fianco di Roberta Palazzetti”.  E per chiarire meglio spiega, “ringrazio il Coordinatore Provinciale, Paolo Alunni Pistoli, per aver convocato immediatamente il Coordinamento provinciale al quale sarò presente per difendere la nostra posizione e sono sicuro di poter convincere tutti gli altri membri dell’organo partitico”.  E poi un messaggio neanche tanto velato a chi punta a spaccare l’unità del partito dall’interno, “capisco che ognuno di noi ha un prezzo, ma Fratelli d’Italia a Orvieto non è in vendita per accontentare appetiti personali in ambito politico in vista delle prossime elezioni regionali”. Sembrerebbe un messaggio piuttosto chiaro ai dirigenti provinciali che ancora devono digerire la batosta Bandecchi che ha lasciato profonde cicatrici riaprendo anche le classiche divisioni tra Perugia e Terni.

Da non dimenticare, poi, che dietro l’angolo ci sono le elezioni regionali e qualche appetito in salsa ternana c’è ma potrebbe rimanere tale senza l’appoggio determinante di una parte del territorio. D’altronde la ferita Bandecchi è ancora aperta per i vertici politici provinciali e ulteriori forzature potrebbero aprirne altre sempre più difficili da rimarginare. Certamente l’unità della coalizione è da preservare, così come ha spiegato anche il ministro Lollobrigida la scorsa estate, ma le particolarità locali non sempre lo permettono.  A Orvieto il partito non ha rappresentanti in giunta nonostante due cambi di assessore e le liti sono spesso diventate accessi diverbi pubblici. Ceci e Garbini hanno anticipato i tempi e fatto intendere che non sono disponibili a patti elettorali, lo capiranno a Terni? Vorranno prendersi la responsabilità di far deflagrare il partito a Orvieto e mettere in discussione l’unità provinciale al suo interno?

Prisco ha preso posizione lavandosene le mani e rimandando allo statuto con uno stai serena “Roberta (Tardani), fino a fine mandato”.  Orvieto ha intanto ufficializzato la rottura definitiva con l’attuale sindaca.  Terni vorrà capire se ci sono spazi di manovra ad oggi inesistenti e sembrerebbe anche per domani e per giugno 2024.  Come ha spiegato Prisco, “il coordinamento provinciale deciderà per la soluzione migliore e per preservare il partito nei suoi massimi rappresentanti locali”. E i rappresentanti locali hanno scelto.

ENGLISH VERSION

The Two Faces of FDI: Prisco, Roberta (Tardani), You Can Relax Until June. Garbini, “Then Roberta (Palazzetti)”

The political tsunami initiated by the statement from Fratelli d’Italia in Orvieto has shaken the worn-out center-right coalition in the city. While Mayor Tardani consistently reaffirms her candidacy for a second term, the announcement from Garbini and Ceci has paved the way for a different path. A series of telephone calls have commenced between Orvieto, Terni, Perugia, and Rome to find a solution.

This political wave has also engulfed Fratelli d’Italia from within. Emanuele Prisco, speaking from Perugia, emphasized unity within the party, both on a national and regional level. The situation surrounding the next mayoral elections will be decided collectively within the center-right alliance. Prisco sent a somewhat ambivalent message to Mayor Tardani, suggesting that she should continue with her current mandate. He clarified the party’s statutes, which assign the Provincial Coordination in Terni the authority to outline the political direction for municipalities within the province. Furthermore, Prisco expressed that personal interests should not jeopardize party unity.

However, Umberto Garbini reaffirmed his support for Roberta Palazzetti, emphasizing his commitment to the cause. He thanked Paolo Alunni Pistoli, the Provincial Coordinator, for calling an immediate meeting and was confident that he could persuade other members of the party. His message contained a thinly veiled warning to those who aim to disrupt the party’s unity from within. He mentioned that individuals may have their price, but Fratelli d’Italia in Orvieto is not for sale to accommodate personal political ambitions in view of the upcoming regional elections.

Moreover, regional elections are on the horizon, and some interests from the Terni area are apparent. However, the ongoing rift from Bandecchi’s move still lingers in the minds of provincial political leaders. Further attempts to force changes may open even deeper wounds, increasingly challenging to heal. While preserving coalition unity is essential, the intricacies of local politics may hinder this goal. Orvieto’s party does not have representatives in the city council, despite two changes in the assessor’s role. Public disagreements often escalated to heated public disputes. Ceci and Garbini have taken a preemptive stance, indicating they are not open to electoral deals. Will Terni understand their stance? Will they risk fracturing the party in Orvieto and jeopardizing provincial unity?

Prisco positioned himself by referring to the party’s statute and stating “Roberta (Tardani), remain calm until the end of your mandate.” Orvieto has officially ended its relationship with the current mayor. Terni needs to assess if any room for maneuver exists, which currently seems non-existent for tomorrow and for June 2024. As Prisco has explained, “the provincial coordination will decide on the best solution to preserve the party in its highest local representation.” And the local representatives have made their choice.