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I 75 anni di Israele, inizia il nostro viaggio attraverso la storia e la vita quotidiana

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Era il 14 maggio del 1948, il 5 di Yiar 5708 del calendario ebraico, quando David Ben Gurion, in quel momento Presidente dell’Agenzia Ebraica e futuro Primo Ministro, con la lettura della Dichiarazione di Indipendenza in una cerimonia al museo di Tel Aviv proclamava la nascita dello Stato di Israele.
Era quello il momento in cui il sogno bimillenario del popolo ebraico di ricreare una propria nazione nella terra dei padri, Abramo, Isacco e Giacobbe, mai del tutto abbandonata ed agognata, diveniva realtà  nonostante momenti tristi e di persecuzioni come la distruzione, prima da parte dei Romani e poi dei Babilonesi del primo e secondo Santuario di Gerusalemme, la deportazione che diede vita alla Diaspora da parte dei Babilonesi e le Crociate che segnarono uno dei momenti più violenti nella storia di quelle terre.
Il sogno sionista di Theodor Herzl venne annunciato nel Congresso di Basilea del 1897 e portò tanti pionieri ebrei ai primi del 900 a recarsi in Eretz Israel, in Terra di Israele, soprattutto dai paesi del centro ed est Europa, per bonificare intere aree desertiche e dare vita ad i Kibbutzim, le prime cooperative agricole dove si andava a vivere con lo spirito sionista e secondo la formula del socialismo realizzato e che rappresentarono il nucleo primario di quello Stato.
Quello Stato che nascerà nonostante la Shoah, anche se in tanti, sbagliando, credono che Israele sia nato grazie alla Shoah, cadendo in errore perché  Israele sarebbe nato lo stesso ed in maniera meno drammatica e traumatica.
La Shoah sicuramente accelerò un processo che era  comunque avviato ed ineluttabile, pensato ed elaborato da Herzl quando come giornalista seguì il processo farsa al capitano dell’esercito francese Alfred Dreyfus, accusato e condannato di alto  tradimento e che fu uno dei casi più eclatanti di falso storico ,causato del profondo antisemitismo presente in tanti strati della popolazione e delle istituzioni della Francia della fine dell’800.
Per Herzl il futuro del popolo ebraico poteva essere assicurato solo dalla nascita di una propria nazione.
I semi della Stato Ebraico quindi erano stati gettati 51 anni prima in Svizzera ed in maniera irreversibile e dal 1948 il mondo conosce l’unica democrazia del Medio Oriente.
Paese che ha avuto la capacità di divenire, in 75 anni moderno e dinamico, innovativo e tecnologico, leader in tanti settori del mondo scientifico, culturale, economico ed  imprenditoriale, capace di accogliere genti da oltre 70 paesi dal mondo, accomunate dal sogno di vivere in un paese ebraico, realizzando il sogno dei padri.
Questa è Israele, il paese che andremo a raccontare ed a far conoscere.