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Giardini dell’Albornoz, la triste storia di detriti e di un cantiere senza operai e senza fine

Sono tanti i cantieri in giro per la città Sono piccoli, più grandi, privati e pubblici. Ma uno in particolare ha attirato la nostra attenzione anche per le continue segnalazioni da parte dei nostri lettori. Riguarda il cantiere interno all’Albornoz, ai giardini. Lì il tempo sembra essersi fermato. Sulla pista centrale detriti, elettrodomestici, filo di ferro e attrezzature di cantiere. E proprio quelle attrezzature sono l’unico segno tangibile che in quell’area c’è un cantiere aperto. Di lavoratori neanche l’ombra e la recinzione è così malmessa che anche per un bambino è facilissimo raggiungere quell’ammasso di detriti vari che si vedono nelle foto e nel breve video che sempre un nostro lettore ci ha inviato.

E’ vero, l’area di cantiere è vietata “ai non addetti ai lavori” ma si sa la curiosità e più forte della cautela e così non sono pochi i ragazzi, i bambini e i semplici cittadini che, incuriositi, entrano per cercare di capire quando sarà la fine dei lavori. Anche i turisti si aggirano nei dintorni e un po’ delusi riprendono la strada di Piazza Chaen. Non è una bella cartolina ma loro, per fortuna, non sanno che quei laterizi, quelle attrezzature, quei detriti sono lì da molto tempo senza che nessuno si sia interessato a una pulizia almeno sommaria, almeno dei boiler e dei detriti che restituiscono un’immagine di degrado, di disattenzione e di scarsissimi controlli. Già, i controlli, un altro punto dolente. Lì c’è un cantiere e l’area non è recintata a dovere, le attrezzature sono in stato di semi-abbandono e le probabilità che qualcuno si faccia male crescono di giorni in giorno. Di chi sarà la responsabilità? Sarà della ditta (quale)? Sarà del Comune? L’unica certezza è che una zona verde che potrebbe essere utilizzata anche per spettacoli è inservibile da troppo tempo purtroppo e della fine dei lavori non c’è ombra, almeno nel breve periodo.