Franco Raimondo Barbabella, “c’è civismo e civismo”

Interessante botta e risposta su Orvietolife tra il Direttore Alessandro Li Donni e la candidata sindaca di Proposta civica Roberta Palazzetti.

Li Donni, da attento e curioso giornalista, si fa portavoce di domande sulla candidatura Palazzetti che possono circolare in città, e magari in piccoli circoli della curiosità orvietana opportunamente alimentata circolano effettivamente. Domande legittime beninteso, alle quali Roberta Palazzetti risponde con naturale eleganza e insieme solida, pacata e arguta, efficacia argomentativa. Non poteva essere altrimenti.

Mi inserisco perché ritengo che un passaggio di Alessandro meriti un qualche pensiero ulteriormente argomentato da parte mia. Mi riferisco a questo: Già, il civismo che in altri comuni ha dato prova di funzionare (basti pensare al caso di Pizzarotti a Parma ndr) qui a Orvieto non ha mai avuto appeal anche se, ad esempio, l’attuale sindaca è espressione di una lista civica.  Ma gli esempi di flop nel passato si sprecano e gli esempi di civici super-targati non aiutano a pensare a un politico non legato a interessi di qualsivoglia partito.

Devo ricordare al giornalista attento che questa immagine del civismo è troppo parziale per essere aderente alla realtà. È veritiera se si riferisce alle numerose esperienze improvvisate che si sono dette civiche ma che erano solo mascherature di partiti, ciò che a quanto pare accadrà anche in queste elezioni. Non è veritiera però nella sostanza perché non tiene conto né dell’esperienza delle liste raccolte sotto il nome “Prima gli orvietani”, che sono stato eletto a rappresentare in Consiglio comunale, né della presenza negli ultimi anni di CiviciX Orvieto, articolazione di CiviciX Umbria.

C’è un civismo autentico, c’è stato e ci sarà a maggior ragione questa volta, un civismo che fa politica di cittadinanza e non per catturare followers. Sono convinto che Alessandro lo sa, non può non conoscere e riconoscere: 1. non da oggi rappresento non il civismo di facciata ma quello autentico; 2. alle scorse elezioni alla testa di due liste civiche ho preso oltre 2000 voti (18%); 3. in questi cinque anni in rappresentanza del civismo autentico ho fatto l’opposizione rigorosa agli errori e alle inadempienze della Giunta Tardani e insieme la minoranza propositiva per la città, con proposte, iniziative e mozioni importanti (sanità, ambiente, ex Piave, ecc.).

Su queste basi si è costituito CiviciX Orvieto, come detto articolazione di CiviciX Umbria. E in questa veste abbiamo dato un forte impulso all’organizzazione della rete delle liste civiche dell’Italia Centrale (ACIC), che insieme a Alleanza Civica del Nord e a Mezzogiorno Federato costituisce oggi la Federazione Civici Europei (FCE). Parteciperemo alle elezioni europee nel quadro del polo riformista per gli Stati Uniti d’Europa.

Dunque un vero soggetto politico autonomo e indipendente che da locale diventa nazionale con visione europea. Non necessariamente contrapposto ai partiti ma ben distinto da essi, dalle logiche troppo finalizzate alla ricerca del consenso a danno del buon governo e troppo impegnati nello scontro di parte a danno della ricerca delle migliori soluzioni dei problemi di comunità. Appunto, lo ripeto, civismo autentico, che colloca i temi locali nel contesto più generale ma che non china la testa al verticismo partitico e istituzionale.

Siamo stati subito convinti che Roberta Palazzetti fosse la persona giusta tornata qui al momento giusto della storia della nostra città. Abbiamo dato perciò il nostro convinto assenso alla sua candidatura, che alla luce di quanto accaduto fino ad oggi si rafforza e ci rende sempre più fiduciosi in un esito positivo.

D’altronde le idee che Palazzetti esprime si congiungono non alle improvvisazioni che falliscono ma alle ideazioni che si realizzano. Si inserisce e sviluppa con indiscussa autorevolezza e originalità nel bisogno di rinnovamento e rilancio della città e del territorio su cui in questi anni ha lavorato senza risparmio di energie il civismo di CiviciX. Al centro i problemi di comunità e in attività persone libere che si mettono a disposizione per risolverli. Dunque è giunta l’ora delle cose vere, di cambiare ottica e passo. Non contro qualcuno ma per il qualcosa di tutti.