Fabio Paparelli (PD), “in Regione si deve aprire un tavolo sulla crisi Vetrya per provare a salvaguardare i lavoratori e assicurare loro, nel prossimo futuro, le necessarie tutele.”

Sulla grave situazione di Vetrya muove i primi passi la politica regionale e lo fa con un’interrogazione alla presidente Donatella Tesei del PD. Fabio Paparelli, spiega che “è semplicemente paradossale che tante famiglie fino a ieri si sentivano tranquille perché lavoravano nella cosiddetta google italiana e oggi improvvisamente rischiano concretamente di perdere l’occupazione senza che fino a poco tempo prima alcuno sapesse nulla”. Il consigliere PD ritiene che sia necessario, anche alla luce della presenza, seppur simbolica, di Gepafin tra gli azionisti e dei contributi pubblici erogati aprire un tavolo di confronto “così come è stato fatto per tante altre crisi aziendali altrettanto complesse. Certamente con l’annuncio della messa in liquidazione di una parte dell’azienda e di concordato per l’altra, la strada è molto stretta e tortuosa ma occorre mettere in campo tutti gli strumenti utili e a disposizione per intervenire e cercare di salvare i livelli occupazionali e le prospettive aziendali”.

Sicuramente Meloni, Paparelli e Bori vogliono capire di quanti soldi pubblici ha usufruito Vetrya e quali eventuali vincoli erano previsti, ad esempio dal punto di vista occupazionale. Sempre Paparelli ricorda come nella sua esperienza di assessore allo sviluppo economico l’utilizzo di fondi pubblici fosse sempre vincolato alla salvaguardia dell’occupazione e “proprio per questo serve l’apertura formale di un tavolo di crisi dove affrontare tutti i nodi e cercare di salvaguardare per quanto possibile i lavoratori anche nel futuro prossimo, cioè dopo la liquidazione dell’azienda se verrà confermata dagli azionisti nell’assemblea già convocata per novembre”.
I tempi sono piuttosto stretti visto che in prima convocazione il 10 novembre e in seconda il 12, l’assemblea degli azionisti è chiamata a deliberare sulla richiesta del consiglio di amministrazione di liquidazione della società e cessazione delle attività e per proseguire nell’esplorazione per dar seguito ad una procedura concordataria.