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“Essenze donna” presenta due libri il 26 maggio a Lo Scalo Community-Hub

Il 26 maggio alle 17.30, presso Lo Scalo Community-Hub, durante la riedizione di “Essenza Donna”, saranno presentati da Daniela Aloisi i due libri Donne – Storie di confine e oltre di Patrizia Patrizi, Rita Boini e Elena Volterrani e r-esistenze a cura di Rosa Iannuzzi. La presentazione dei testi sarà arricchita ed intercalata da letture recitate, curate da UniTre Alto Orvietano e da un accompagnamento sonoro con la Kora di Clarissa.

“Essenza Donna” è il nome di una manifestazione culturale che nasce nel 2006 attraverso un gruppo femminile di lavoro, aperto, allargato e in continuo divenire che si costituì attorno all’allora assessore alla cultura e alle politiche sociali del Comune di Ficulle Daniela Aloisi e all’assessore della Comunità Montana Silvia Fringuello. Il comitato di lavoro si propose di evidenziare e di valorizzare la creatività e le potenzialità al femminile nell’arte, nell’artigianato, nell’imprenditoria, nei gesti semplici e nella società in genere e divenne nel corso delle quattro edizioni (dal 2006 al 2009) sempre più forte e motivato. Il lavoro del comitato fu accompagnato da un laboratorio autobiografico condotto da Rosa Iannuzzi che stimolò ed allenò le partecipanti a raccontare e raccontarsi. La manifestazione si svolse in collaborazione con tutte le associazioni del territorio e si distinse dai classici modi di festeggiare la “festa della donna”. Essenza Donna fu vetrina dei potenziali femminili, dei saperi antichi e moderni, custoditi, scoperti, creati e tramandati dalle donne, come suggerisce il simbolo del gomitolo di lana scelto come logo. Il gomitolo simboleggia il filo di Arianna che unisce, lega e annoda il femminile in un territorio dell’inconscio collettivo condiviso. I ferri da maglia che annodano ed intrecciano la lana al fine di creare involucri, indumenti e trame, sono stati nel tempo fonte di critica in quanto simbolo di una posizione e funzione della donna discriminante. Il comitato di “Essenza Donna” scelse questo simbolo proprio per superare lo stereotipo ed il pregiudizio di una donna modesta, umile, mediocre, dalle scarse capacità ed aspirazioni per restituire al “fare” femminile, in tutte le sue forme, la reale dignità creativa che si rivela in ogni epoca, in ogni contesto e condizione sociale, anche nelle gestualità e manualità ritenute “semplici”, che poi cosi semplici non sono.

I ferri sono mani, pensieri, pennelli, matite e parole che intrecciano storie, racconti, poesie e colori, proprio come si evince dalla stesura dei testi che saranno presentati il 26 maggio 2023. Potremmo dire che questi testi raccolgono e accolgono trame, storie, racconti e aneddoti che costituiscono il futuro della memoria che si manifesta nel mettere insieme tante tracce e fili individuali, rivelandosi rete di una memoria comune a tratti condivisa e risonante in ogni donna. I nodi e le maglie delle narrazioni evidenziano un antico rapporto tra i vissuti femminili e costituiscono fonte inesauribile di conoscenze e interrogativi sempre nuovi. Il pomeriggio del 26 maggio sarà dunque un viaggio interattivo e di condivisione attraverso le maglie narrative femminili custodite nei due testi presentati.

fonte: Il Comitato “Essenza Donna”