Emergenza bomba, operazioni concluse alle 11,47 e macchina operativa senza intoppi. Il sindaco Tardani, “ringrazio tutti per la collaborazione”

L’emergenza del 20 novembre che ha visto l’evacuazione di oltre 2350 persone tra Orvieto Scalo e Ciconia, la mobilitazione di volontari, forze dell’ordine e militari del genio ferrovieri per il disinnesco dell’ordigno della seconda guerra mondiale è terminata alle 11,47 quando la bomba è stata fatta brillare in una cava nell’area di Bardano. Il tenente colonnello Franco Falasca ha guidato i militari del genio che hanno eseguito l’intera operazione in tempi rapidi e in piena sicurezza.

Le delicate fasi dell’ennesima emergenza legata al ritrovamento di ordigni bellici sul territorio Orvietano, sono state coordinate dal Prefetto di Terni, Giovanni Bruno e dal Viceprefetto Vicario,  Luca Iervolino, presso la Sala Operativa della Protezione Civile a Fontanelle di Bardano, alla presenza del Questore di  Terni, Bruno Failla, del sindaco, Roberta Tardani, del Coordinatore del Servizio di Protezione Civile di Orvieto, Luca Gnagnarini,del responsabile tecnico della Funzione Associata di Protezione Civile, Gian Paolo Pollini, del Dirigente della Polizia Locale, Alessandra Pirro  e di  Massimo Marchino direttore del Distretto Sanitario di Orvieto / Usl Umbria 2 e di Cesare Magistrato, delegato del Servizio 118.

Le operazioni della squadra degli artificieri del Reggimento dell’Esercito di Castel Maggiore che vanta una esperienza specialistica documentata dagli oltre 400 interventi svolti nel corso dell’ultimo anno, nella propria area di competenza (Regione Marche, Umbria e nelle province di Bologna, Forlì Cesena, Rimini e Firenze), si sono infatti concluse, e già dalle 9,15 al termine della delicata fase del despolettamento era stata riaperta la circolazione sull’Autostrada del Sole tra i caselli di Orvieto e Orte e riattivato il traffico ferroviario sulla linea “lenta” della Roma-Firenze e sulla Direttissima, bloccate precedentemente per consentire le operazioni di disinnesco e brillamento della bomba.

L’intera macchina operativa si era messa in moto fin da sabato con il trasferimento dei cittadini più fragili e poi dalle 6 del mattino di domenica 20 così come stabilito dal cronoprogramma messo a punto dal coordinamento dei rappresentanti delle varie Forze dell’Ordine, il Reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore, Vigili del Fuoco, Enti Locali, Regione, strutture sanitarie, Ferrovie dello Stato, Società Autostrade, Anas, Italgas.

Alle operazioni hanno partecipato 150 volontari provenienti dalla Prociv del Comune di Orvieto, dai gruppi comunali della Funzione Associata “Sud-Ovest Orvietano”, dai gruppi provenienti dal resto dell’Umbria e dall’Associazione Nazionale Carabinieri. Con loro anche gli equipaggi e i mezzi della Croce Rossa Italiana, della Misericordia, Anpas e Cisom per un totale di 20 volontari.

“Desidero esprimere un sincero ringraziamento per il brillante successo delle operazioni e per la perizia e competenza di tutti i soggetti ed Istituzioni coinvolti – commenta il Sindaco, Roberta Tardani – in primis ai genieri del Reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore e al loro Comandante T.C. Franco Falasca che da giorni hanno pianificato la delicata operazione monitorando la situazione dell’ordigno specie nelle ultime ore di forti piogge con interventi finalizzati a non comprometterne la posizione. Grazie al Prefetto di Terni e ai funzionari della Prefettura che hanno seguito la pianificazione dell’operazione già dall’inizia e sino alle fasi odierne. Grazie al Questore di Terni, Dott. Bruno Failla, a tutte le Forze dell’Ordine e alla Polizia Locale che hanno agevolato l’evacuazione dei concittadini di Orvieto Scalo e Ciconia residenti nel raggio dove era stato rinvenuto l’ordigno; e ancora, grazie ai tecnici del Servizio Comunale e della Funzione Associata di Protezione Civile dell’Orvietano e a tutti i volontari che hanno partecipato alle operazioni con competenza e dedizione; grazie a tutto il personale socio-sanitario e alla Croce Rossa allertati per ogni evenienza e grazie di cuore, infine, ai circa 2400 cittadini che da giorni si sono preparati ad  un ‘avvenimento’ che scombinava il loro vivere quotidiano. A partire dall’Amministrazione Comunale, ogni Istituzione, Ente ed azienda di servizi è stato fatto ogni sforzo per alleviare i loro comprensibili disagi, ma la loro collaborazione è stata determinante, matura e preziosa per affrontare insieme anche questa esperienza”.

Già poco dopo le 13 tutte le persone hanno potuto far rientro nelle loro abitazioni, compresi i più fragili e i diversamente abili, seguiti dai volontari e dal personale sanitario.