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Dura replica dell’associazione Andromeda al Comune sullo spostamento dell’asilo nido a Ciconia

L’Associazione Andromeda, letto il comunicato del Comune di Orvieto del 27.11.2021, prende atto che è stata trovata una soluzione temporanea per l’alloggiamento dei bambini dell’asilo nido comunale “Il Girotondo”.
Si compiace che il Comune abbia adottato la soluzione suggerita proprio da Andromeda in occasione degli incontri già tenutisi con gli uffici responsabili del Comune di Orvieto per affrontare la problematica, nonostante il comunicato non ne faccia menzione.
Rimane, tuttavia, la preoccupazione dell’Associazione, legata alla più volte ribadita temporaneità del provvedimento adottato, che lascia intendere la perseverante volontà del Comune di procedere, in ogni caso e nonostante l’appello di Andromeda, al futuro collocamento dei bambini presso i locali da essa attualmente occupati, con conseguente necessità di un suo trasloco, a discapito dell’intera comunità di soggetti disabili.
Pur consci dei disagi che in questo momento stanno subendo le famiglie dei bambini dell’asilo, alle quali va tutta la nostra solidarietà, riteniamo che nemmeno i diritti degli utenti di Andromeda debbano essere ingiustamente compromessi e, vadano, invece, egualmente salvaguardati e tutelati, considerata soprattutto la loro difficoltà, non solo di natura fisica, ad adattarsi a nuovi ambienti.
Non si comprende la necessità di spostare nuovamente i bambini tra qualche mese, e comunque quando i lavori nella “Sala Corsica” saranno ultimati, visto che, nel frattempo, i piccoli si saranno ambientati nei nuovi locali e potrebbero ritornare tranquillamente presso “Il Girotondo” quando sarà definitivamente ripristinato.
Auspichiamo che l’Amministrazione comunale, consapevole dei suoi doveri di welfare nei confronti delle categorie più svantaggiate, e che il semplice adeguamento strutturale, ammesso che sia possibile, nel caso specifico non basterebbe comunque a garantire l’adattamento dei ragazzi di Andromeda, si determini ad individuare soluzioni logistiche alternative rispetto al paventato trasferimento dell’associazione nella “Sala Corsica”, evitando ingiusti disagi e difficoltà ai suoi utenti.