Dopo un anno di ritardi, caos nell’ATC3 ternano-orvietano

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un comunicato del Circolo Arci Caccia di Monteleone d’Orvieto-Fabro-Montegabbione

Il Circolo Arci Caccia di Monteleone d’Orvieto – Fabro – Montegabbione, in data 23 marzo 2024 alle ore 16,30, presso li Circolo Arci di Santa Maria nel Comune di Monteleone d’Orvieto, ha promosso un’assemblea pubblica, aperta a tutti i cacciatori, per discutere sula situazione di caos che si è venuta a creare all’interno dell’ATC3 Ternano-Orvietano, dopo un anno di ritardi. L’assemblea si è svolta alla presenza del Presidente Regionale e del Comprensorio Orvietano dell’Arci Caccia, assieme ai presidenti di Circolo dell’Arci Caccia del Comune di Ficulle e di Parrano, oltre ai numerosi cacciatori locali intervenuti.

Viene così portata a conoscenza dei presenti la cronistoria delle vicende accadute nell’ultimo anno all’interno dell’ATC3 Ternano-Orvietano, relativamente alle nomine dei vari rappresentanti e dei relativi incarichi necessari, per poter avviare il funzionamento della macchina amministrativa e rendere cosi operativo l’Ente. Senza entrare in inutili e sterili discorsi relative alle lungaggini e conseguenti colpe perpetrate da più parti sia per incapacità e mancanza di lungimiranza sia per biechi interessi di bottega e per la troppa ingerenza della politica, si è perso di vista li ruolo fondamentale dell’Ente, ovvero la corretta gestione del territorio a caccia programmata, a scapito della società civile e in particolare del mondo venatorio, che è il primo finanziatore dell’ATC.

Spiace dover prendere atto di come anche alcune associazioni venatorie manifestino una smaccata dicotomia tra quello che i propri dirigenti mettono in campo all’interno delle sedi istituzionali e quello che propagandano tra i propri iscritti. L’Arci Caccia, con il proprio rappresentante interno al Consiglio dell’ATC3 Ternano-Orvietano, valuterà i singoli progetti proposti nel solco dei principi e degli indirizzi dettati dall’Associazione, senza atteggiamenti pretestuosi e/o prevaricatori, con il preminente obiettivo di poter dare avvio all’operatività dell’Ente nell’interesse prevalente dei cacciatori, senza abdicare al proprio ruolo di rappresentanza del mondo venatorio, che necessita sempre più di un rinnovato e profondo contatto con la base.

E’ ora che la politica ed in particolare la politica venatoria ritorni al centro dell’attenzione nel preminente interesse dei Cacciatori Tutti! Rimane la vergogna per come è stata gestita tutta la situazione con disprezzo e distacco da quello che veramente servirebbe per li bene di tutto mondo venatorio.