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Dal 1° all’11 settembre Orvieto protagonista dalla VI edizione del Festival della Piana del Cavaliere

E’ stata presentata ufficialmente la VI edizione del Festival della Piana del Cavaliere/Orvieto Festival. tanti gli appuntamenti, 20 eventi tra concerti, spettacoli teatrali, produzioni inedite, lirica e arte, oltre ai concerti delle masterclass ad Orvieto dal 1° all’11 settembre 2022, nelle più prestigiose location del centro storico Teatro Mancinelli, piazza del Duomo ed altri spazi non convenzionali per la musica. La rassegna estiva è promossa e sostenuta dalla società AISICO S.r.l. – realtà imprenditoriale che promuove la cultura e la musica, il loro valore formativo e di sviluppo e per la valorizzazione dei talenti del Paese – con il sostegno della Città di Orvieto e la collaborazione di: Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto”Cittaslow OrvietoUniversità delle Tre EtàOpera del Duomo,  Centro Studi “Gianni Rodari”Orvieto Underground e Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole” sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e del Patrocinio della Regione Umbria.  

Nella Sala DigiPASS della Biblioteca Comunale “Luigi Fumi” di Orvieto, è stato presentato il programma del festival che si caratterizza come una proposta culturale che nasce e si sviluppa in un’ottica di valorizzazione e incremento della cultura ed offre un’occasione inedita e autentica per immergersi nella musica, nella storia, nella tradizione e nella cultura del territorio, proponendosi di sollecitare la partecipazione di un pubblico sempre più ampio, con un occhio attento alla pluralità dell’offerta concorrendo quindi alla promozione della musica classica e contemporanea con spettacoli dal vivo. L’obiettivo è infatti quello di lavorare in sinergia sul territorio di Orvieto incrementandone la proposta artistica e culturale. Tanto che a testimonianza del profondo legame col territorio che ospita l’evento musicale di inizio settembre è stata presentata la nuova denominazione del Festival della Piana del Cavaliere|Orvieto Festival

Proprio questa sinergia è stata evidenziata in apertura dal sindaco e assessore alla cultura di Orvieto, Roberta Tardani, che ha affermato: “Per noi è importante rafforzare il legame con eventi di livello capaci di attrarre un turismo di qualità e promuovere in Italia e all’Estero il nome e la bellezza di Orvieto. Anche quest’anno il festival si presenta con un programma ricco e interessante che spazia oltre la musica e siamo convinti saprà intercettare il gradimento del pubblico. Malgrado le difficoltà della pandemia, la città non ha mai smesso di alimentare un crescente fermento culturale, al quale hanno contribuito manifestazioni come questa, che crediamo possa rappresentare la vera spinta propulsiva alla candidatura di Orvieto a Capitale italiana della Cultura 2025. Il titolo di questa edizione del festival ‘Quando è il presente’ è anche il nostro motto che ci ricorda come ogni giorno dobbiamo rinnovarci e dare una spinta in più perché c’è bisogno di uno spirito nuovo. La formula del festival amplia la platea del pubblico a cui si rivolge e quindi anche i potenziali visitatori della nostra città. L’Amministrazione Comunale sta lavorando per strutturare una stagione culturale di alta qualità da tenersi nei luoghi simbolo di Orvieto che sono molti e ideali come il Festival della Piana del Cavaliere sta dimostrando di valorizzare. Con l’edizione di quest’anno si consacra un festival che vogliamo abbia un futuro e in questo senso ci impegniamo come Amministrazione Comunale”.  

“Questo secondo anno ad Orvieto conferma e rafforza la volontà di incoraggiare una cultura di qualità e di concorrere allo sviluppo dello spettacolo da vivo – ha affermato il Presidente del Festival, Stefano Calamani – I progetti ambizioni che sono nati per questa nuova edizione del Festival sono il frutto della collaborazione con le eccellenze artistiche del nostro Paese e con una città, come quella di Orvieto, sensibile nell’accogliere una nuova realtà musicale come la nostra e disponibile, come noi, a cementare un rapporto duraturo fra la città e il festival”. 

L’intera programmazione della rassegna è stata illustrata dalla direttrice artistica Anna Leonardi, a partire dal tema di quest’anno Quando è il presente: intrappolato tra il passato e il futuro, nell’istante prende forma il nostro stare al mondo, nella trasformazione artistica che in continuo movimento ci rende presenti a quello che viviamo.

Il primo appuntamento sarà giovedì 1° settembre al Museo delle Terme di Diocleziano di Roma che ospiterà il Coro Giovanile italiano, compagine orchestrale giovanile che è il simbolo della vocalità in Italia, in un concerto che rappresenterà l’Anteprima del Festival con un programma musicale tutto dedicato al repertorio del ‘900 e che sarà in parte ripreso nel Concerto di Apertura, venerdì 2 settembre alle ore 21 nel Duomo di Orvieto, grazie alla collaborazione dell’Opera del Duomo.

Sabato 3 settembre presso la Sala CittàSlow di Palazzo dei Sette, i docenti Milly Curcio e Luigi Tassoni, entrambi critici letterari, terranno la conferenza “Quando la memoria è il presente: per Beppe Fenoglio e Pier Paolo Pasolini”, per ricordare due grandi scrittori italiani in occasione del centenario della loro nascita.

Il programma del Festival prevede poi un concerto multidisciplinare in cui cinema e musica si incontrano e completano a vicenda. Infatti, per la ricorrenza dei 100 anni dalla presentazione del film “Il Monello” di C. Chaplin, il Teatro Mancinelli ospiterà la sonorizzazione dal vivo della pellicola restaurata.  La pianista e unica erede delle musiche di Chaplin, Maud Nelissen, eseguirà dal vivo le musiche di questo film durante la proiezione, restituendo uno spettacolo di grande coinvolgimento.

Domenica 4 settembre il Teatro Mancinelli ospiterà, inoltre, il Trio Chagall, giovanissimo ensemble da camera che eseguirà le musiche di Haydn, Beethoven e Shostakovich.

Nelle giornate di sabato 3 e domenica 4 settembre la Georgian Chamber Orchestra, si esibirà a mezzogiorno in due concerti di musica tradizionale georgiana, in un luogo di eccezione come le cavità di Orvieto Underground, rese così suggestive dalla natura geologica del masso su cui sorge Orvieto.  

Mercoledì 7 settembre all’Auditorium del Carmine è in cartellone il concerto che prende il titolo dal Festival, Quando è il presente

Questo nuovo progetto del Festival della Piana del Cavaliere|Orvieto Festival, che prevede la commissione ad un giovane compositore di un brano per due violoncelli e orchestra, verrà eseguito per la prima volta ad Orvieto e poi replicato in autunno a Torino, da due solisti d’eccezione come Anssi Kartunnen e Claudio Pasceri.  L’esecuzione orchestrale sarà affidata alla Filarmonica Vittorio Calamani, orchestra residente del Festival, che accompagnerà questa nuova produzione inedita del Festival. 

Sempre nell’ottica dell’interscambio generazionale un altro appuntamento dal titolo BHB – La discesa di Amleto nel Maelström vedrà protagonisti il musicologo Guido Barbieri, la pianista Silvia Paparelli, la compositrice Roberta Vacca, il live elettronics di Federico Martusciello in un secondo spettacolo in prima assoluta che coinvolgerà anche la fisica del CNR Margherita Cappelletto, in un dialogo tra musica e parole a proposito del tempo e del mito di Amleto. Il pubblico parteciperà completamente al buio, in un’atmosfera totalmente immersiva.

L’ensemble Le Fil Rouge, gruppo nato nel 2021 ma già vincitore del bando “Musica da camera in jeans” proposto da Sistema Musica, si esibirà nella mattinata di sabato 10 settembre all’interno del Pozzo di San Patrizio. Il suono di voce e strumenti riecheggerà in questo capolavoro di ingegneria rinascimentale e una delle più importanti attrazioni della città.

Nel pomeriggio dello stesso giorno si svolgerà al Teatro Mancinelli il Galà Lirico degli allievi dell’Accademia del Teatro Carlo Felice di Genova, in cui sarà possibile ascoltare alcune delle arie della nostra tradizione lirica. Lo spettacolo è curato dal tenore Francesco Meli e dal soprano Serena Gamberoni, artisti che ormai da anni calcano le scene dei più importanti teatri del mondo.

Un altro progetto legato ad un anniversario è quello nato all’interno del cantiere d’arte di Montepulciano, per i 10 anni dalla morte del grandissimo compositore Hans Werner Henze dal titolo “Fuga a tre voci”; uno spettacolo di Marco Tullio Giordana che vedrà in scena sabato 10 settembre al Mancinelli gli attori Giorgio Marchesi e Michela Cescon, contrappuntati dalla chitarra di Giacomo Palazzesi.

E ancora, domenica 11 settembre nel ridotto del Teatro di Orvieto il progetto dedicato ai bambini Children’s Corner le parole di Gianni Rodari allo specchio della musica per l’infanzia di Schumann, Debussy e dei nostri giorni in omaggio a Gianni Rodari

Una sottolineatura, questo progetto, anche del Centro Studi Gianni Rodari di Orvieto nato nel 1987 e considerato uno dei più significativi oggi esistenti a livello nazionale e internazionale, che ha sede presso la Biblioteca Comunale della città. 

“Il Centro Rodari di Orvieto – ha evidenziato al riguardo l’Assessore all’Istruzione, Alda Coppola – custodisce oltre 1500 documenti, libri e riviste di varia tipologia tradotti in diverse lingue nonché lavori di ricerca sinora realizzati sull’opera letteraria di Gianni Rodari. Il Centro Rodari di Orvieto è meta di visite per motivi di studio da parte di numerosi giovani ricercatori quindi il riconoscimento di uno spazio dedicato all’interno del cartellone del festival è un connubio bellissimo tra due unicità. Per questo siamo molto onorati e pronti a lavorare insieme per il futuro”.   

Infine, Giuseppe Gibboni, vincitore del primo premio al concorso internazionale Paganini, uno dei più importanti al mondo, sarà il violino solista nel concerto di chiusura del Festival, in programma l’11 settembre al Teatro Mancinelli insieme all’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani.  Anche il Manifesto della VI edizione del Festival è stato realizzato da una studentessa di Orvieto, Maria Nicoletta Zoccolini con la passione per le belle arti che, durante tutta la durata della manifestazione terrà una personale nell’Atrio di Palazzo dei Sette

Al termine della conferenza stampa, è stato presentato il libro “Diario di lettura e di letteratura” di Luigi Tassoni, edito da Rubbettino, in cui è intervenuto l’autore in dialogo con la Professoressa Milly Curcio.