CTS presenta il primo Osservatorio sul Turismo in Umbria e a Orvieto, “non puntiamo tutte le fiches su un settore con troppe variabili”

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Mercoledì 6 dicembre è stato presentato il primo Osservatorio sul Turismo in Umbria, un’analisi approfondita curata da Matteo Tonelli e Roberto Baglioni, edito da Cittadinanza Territorio Sviluppo – Impresa Sociale. Il documento, illustrato da Francesco Paolo Li Donni, Matteo Tonelli e Antonio Rossetti, offre uno sguardo obiettivo e analitico sul ruolo del turismo nell’ambito economico umbro, con uno specifico focus sul comune di Orvieto “senza coinvolgimenti elettorali – ha voluto sottolineare fortemente Li Donni – perché non ci interessa mentre vogliamo aprire un dibattito serio e scientifico sul declino economico evidente sempre dai numeri e soprattutto vorremmo che ci sia trasparenza rendendo facile l’accesso ai dati”..

Il rapporto, frutto di una collaborazione attenta e competente, mette in luce dati significativi che suggeriscono una riflessione critica sulla dipendenza economica dal turismo. Sebbene il settore contribuisca alla crescita economica, emerge chiaramente che non può essere l’unico motore trainante per l’Umbria e, più in particolare, per Orvieto.

Secondo i numeri presentati, l’11% delle imprese orvietane è attivo nei servizi per l’alloggio e la ristorazione, il 24% nel commercio, totalizzando circa il 34% del tessuto imprenditoriale locale. Gli addetti a questi settori rappresentano il 33%. Tuttavia, a livello nazionale, prima della pandemia, le attività legate al turismo rappresentavano solo l’1,6% del totale delle imprese e il 2,2% degli addetti. Considerando anche le attività dell’indotto, il quadro si amplia notevolmente, abbracciando oltre 670 mila imprese, pari al 15% del totale dell’economia e al 12,8%.

Il presidente del Comitato Scientifico di CTS, Antonio Rossetti, ha sottolineato la necessità di una visione più ampia e sostenibile. “Non possiamo puntare tutte le fiches sul turismo,” ha affermato Rossetti, evidenziando come il settore, sebbene in crescita, non incida fortemente sull’economia complessiva. La fragilità del turismo come motore economico è ulteriormente accentuata dalla questione della sostenibilità. Il rischio concreto è che l’incremento di visitatori porti ad un aumento dei costi per la collettività in termini di servizi.

Il rapporto include anche un dettaglio focus sul comune di Orvieto, annunciando l’inizio di una raccolta dati più approfondita per valutare gli effetti delle politiche turistiche nel tempo. Un passo significativo verso una gestione più oculata e sostenibile delle risorse locali, con l’obiettivo di bilanciare la crescita turistica con il benessere della comunità.

L’Ossservatorio è scaricabile sul sito www.osservatoriocts.it.