Cronaca di un giorno di proteste degli agricoltori orvietani

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La protesta, che ha radici lontane, è alimentata dalla passione e dall’amore per la natura degli agricoltori, i veri custodi del territorio. Nonostante ciò il bilancio economico si presenta in profondo rosso, mettendo a rischio la sostenibilità dell’attività agricola. La preoccupazione principale riguarda il futuro dei giovani agricoltori, i veri eredi di questa tradizione. La mancanza di gratificazione economica ha spinto molti di loro a abbandonare l’agricoltura in cerca di lavori più remunerativi. La situazione è resa ancor più difficile dalle pensioni irrisorie, fissate a soli 500 euro al mese, e dalla necessità di versare contributi a vita, anche per coloro che hanno già dato il loro contributo al paese.

La manifestazione, che ha coinvolto numerose regioni d’Italia, è alimentata da un malcontento diffuso nel settore agricolo. La concorrenza sfrenata, l’apertura dei mercati, le grandi catene di supermercati e le politiche commerciali dell’Italia e dell’Unione Europea stanno determinando il crollo dei prezzi agricoli, ben al di sotto dei costi di produzione.

Gli agricoltori denunciano l’effetto vessatorio delle decisioni prese a Bruxelles e chiedono un’inversione di tendenza. L’aumento delle tasse e la diminuzione dei contributi, imposti dalla politica, minacciano la sostenibilità economica del settore, accentuando il disagio della categoria.

In questo contesto, gli agricoltori di Orvieto invitano la comunità locale e nazionale a prestare attenzione alla loro protesta, svolta proprio nella porta d’ingresso dell’Umbria lungo l’asse dell’autostrada Roma-Firenze. La richiesta è chiara: un cambio di rotta nelle politiche agricole per garantire un futuro sostenibile a chi dedica la propria vita alla terra.

Proposte per il Miglioramento del Settore Agricolo Italiano: Nodi e Richieste da Presentare alle Istituzioni

  1. Libertà nella Scelta delle Sementi: Rivendichiamo la libertà di scelta per gli agricoltori, chiedendo di eliminare l’obbligo delle sementi certificate per la semina. Questo consentirà una maggiore flessibilità e autonomia nelle decisioni agricole.
  2. Semplificazione delle Procedure per Contributi a Fondo Perduto: Sosteniamo la semplificazione delle regole e delle procedure per accedere ad aiuti o contributi a fondo perduto. L’obiettivo è consentire a tutti gli agricoltori di presentare domanda senza la necessità di consulenza tecnica, riducendo così i costi associati.
  3. Aggiornamento Definitivo dei Valori dei Seminativi e Colture Arboree: Chiediamo un aggiornamento definitivo dei valori e delle misure dei seminativi o colture arboree, utilizzando il catasto come fonte probante e evitando la necessità di interpretazioni annuali attraverso la fotointerpretazione.
  4. Riduzione dei Costi dei Controlli e Durata Pluriennale: Sollecitiamo una riduzione delle spese per i controlli, i programmi e le foto aeree, garantendo una durata pluriennale di almeno 5 anni, allineata alla durata dei Piani di Sviluppo Rurale (Psr). Le dichiarazioni di coltivazione dovrebbero avere effetto probante salvo prova contraria.
  5. Ente Unico di Controllo e Pagamento per Tutta Italia: Chiediamo la creazione di un unico ente di controllo e pagatore per tutto il territorio italiano, indipendente e non commissariato. I fondi devono essere gestiti da una banca che garantisca i pagamenti insieme allo Stato.
  6. Risposte Certi e Procedure di Ricorso Semplificate: In caso di controlli discordanti dalle dichiarazioni di coltivazione, proponiamo l’intervento di un ente terzo che garantisca un confronto equo e tempestivo. Deve essere facilitato il ricorso in caso di disaccordo, con l’applicazione del principio del silenzio assenso in mancanza di una risposta entro i tempi stabiliti.
  7. Stabilire un Prezzo Minimo Garantito dallo Stato: Sosteniamo l’istituzione di un prezzo minimo garantito dallo Stato per i prodotti agricoli, assicurando agli agricoltori una remunerazione equa per il loro lavoro.
  8. Vietare l’Importazione di Prodotti che Destabilizzano il Mercato: Chiediamo il divieto dell’importazione di prodotti agricoli confezionati o non, che possono destabilizzare il mercato interno.
  9. Aumento dei Controlli sui Prodotti Alimentari Made in Italy: Propugniamo un aumento dei controlli sulla produzione e vendita di prodotti alimentari Made in Italy, mantenendo un registro nazionale per garantire la qualità e autenticità.
  10. Bandi per Contributi Significativi e Utili: Richiediamo la realizzazione di bandi per l’accesso ai contributi che siano mirati, significativi e utili per lo sviluppo sostenibile del settore agricolo, evitando finanziamenti per tecnologie non ancora disponibili sul mercato.
  11. Pensioni Dignitose per gli Agricoltori: Chiediamo il riconoscimento e l’implementazione di pensioni dignitose per gli agricoltori, considerando il contributo fondamentale che offrono al nostro paese.