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CRI, il commissario Luigi Maria Manieri, “a Orvieto 141 soci, 2500 servizi e 1700 interventi per il 118”. Il presidente regionale Paolo Scura, “siamo solo noi a essere presenti per UJW e non altri”

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Il 16 dicembre il comitato orvietano della Croce Rossa Italiana ha presentato il resoconto delle attività relative al 2022 in occasione della tradizionale cena degli auguri di Natale che si è tenuta dopo i due anni di stop forzato a causa della pandemia. Alla conferenza stampa e alla cena era presente anche il presidente regionale di CRI, Paolo Scura mentre a fare gli onori di casa è stato il commissario di CRI Orvieto, Luigi Maria Manieri, affiancato dal vice, Alessandro Li Donni. Il presidente regionale ha ringraziato per il suo ventennale impegno come presidente del comitato orvietano Anna Petrangeli e poi si è tolto qualche sassolino dalla scarpa. “Noi siamo gli unici a garantire la nostra presenza a Umbria Jazz Winter per il soccorso sanitario, a differenza di quanto sostiene qualche usignolo orvietano. Noi ci siamo. Lancio un’altra sfida, poi, per quanto riguarda i bilanci sociali che dovrebbero presentare tutte le associazioni di volontariato. CRI è sempre in prima linea non so gli altri”.

Anche Scura ha ricordato i numeri per la CRI, con circa 4mila volontari nel 2022 e “con l’obiettivo di arrivare a oltre il doppio nei prossimi anni per garantire sempre di più servizi in maniera puntuale e precisa”. Il commissario orvietano Luigi Maria Manieri, nominato lo scorso settembre, ha snocciolato numeri e cifre, “i servizi cosiddetti secondari che comprendono dialisi, trasporti per visite e trasferimenti intraospedalieri, sono stati oltre 2500 mentre quelli in emergenza 118 circa 1700. Abbiamo poi assicurato assistenza sanitaria per più di 400 eventi civili, militari e sportivi. Lusinghieri i numeri per quanto riguarda i soci, 141, che confermano il forte radicamento di CRI nel territorio. Ma abbiamo sempre bisogno del supporto di tutti e soprattutto di nuovi volontari tanto che abbiamo appena concluso un corso base e un secondo lo attiveremo a marzo del prossimo anno”. Il presidente regionale Scura ha concluso ricordando che la Croce Rossa spazia a 360 gradi nell’assistenza e nell’emergenza sanitaria ma soprattutto interviene in tutti i Paesi in cui si presentano problemi di rispetto del diritto internazionale o nei cosiddetti teatri di guerra, come in Ucraina ma non solo”.

Un’ultimo accenno sul presidente nazionale Francesco Rocca che, nella giornata del 19 ha comunicato la decisione di dimettersi dal suo incarico e accettare la candidatura per il centro-destra alla Regione Lazio.