1

Colpo di acceleratore della Regione sul piano vaccinale, via con la classe 60-69 anni

Da mercoledì prossimo verranno effettuati i primi vaccini per la classe di età 60-69 anni, mentre dal giorno successivo, giovedì, saranno aperte le pre adesioni per la fascia di età 50-59 anni per la quale agli inizi di giugno è previsto l’avvio delle vaccinazioni.  A seguire, saranno aperte le pre adesioni anche per la fascia di età 40-49 anni, fino ad arrivare entro la fine di giugno alla pre adesione per tutte le fasce d’età vaccinabili, inclusa quella dei 16-29 anni.

E’ il crono programma vaccinale reso noto dal direttore regionale alla salute della Regione Umbria, Massimo Braganti e dal commissario straordinario emergenza coronavirus, Massimo D’Angelo, durante i lavori del Centro operativo regionale, coordinato dal direttore regionale alle infrastrutture e protezione civile, Stefano Nodessi Proietti.  Si tratta di ulteriore accelerazione delle vaccinazioni in Umbria – si comunica in una nota della Regione Umbria – che consentirà entro la fine di maggio la pre adesione dei cittadini di tutte le fasce di età vaccinabili e l’effettuazione almeno della prima dose di vaccino entro la fine del mese di luglio ad ogni cittadino umbro.  La nuova rimodulazione del Piano vaccinale regionale è resa possibile dall’aumento a 42 giorni dell’intervallo di tempo tra l’inoculazione della prima e della seconda dose di Pfizer e, comunque, a condizione che vengano garantite adeguate dosi di vaccino da parte della struttura del Commissario straordinario nazionale. Alla velocizzazione dei tempi di vaccinazione concorre anche la definizione dei protocolli con i medici di medicina generale, le farmacie e gli ordini professionali.

L’Umbria, inoltre, è predisposta per avviare l’operatività dei punti vaccinali presso i luoghi di lavoro, in attesa delle specifiche direttive da parte dei Ministeri competenti e, al fine di intensificare l’attività vaccinale la Regione metterà a disposizione altri due team itineranti che di volta in volta potranno affiancare i diversi punti vaccinali del territorio regionale.  Relativamente alla ripresa dell’attività ordinaria dei presidi ospedalieri il direttore regionale alla salute, Braganti ha ribadito che la Regione sta perseguendo questo tale obiettivo, affinché gradualmente gli ospedali Covid – o i reparti Covid presso gli ospedali – possano riprendere le attività ordinarie: chirurgiche, specialistiche e di diagnosi. “Tenendo però sempre in considerazione – ha però precisato Braganti – che il COVID ancora c’è e quindi occorre essere prudenti e procedere per step, osservando e valutando in questo percorso sia l’andamento dell’epidemia, sia gli effetti delle vaccinazioni”.