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CNA, il Superbonus è una grande occasione che non si può perdere per la lentezza della burocrazia, servono linee guida comuni

La CNA ha avanzato una precisa proposta durante l’incontro che si è tenuto tra Anci, rappresentanti degli ordini tecnici e associazioni di categoria delle imprese e Regione sulla questione superbonus.  In sintesi CNA chiede che “per non sprecare la straordinaria occasione rappresentata dal Superbonus per il rilancio dell’economia e la riqualificazione del patrimonio immobiliare, un atto di indirizzo della Regione che consenta di semplificare le procedure in tutti i Comuni dell’Umbria e velocizzare i tempi per l’espletamento delle pratiche.”

Laura Dimiziani – responsabile CNA area del ternano

Laura Dimiziani, responsabile Cna per l’area di Terni ha spiegato, “valutiamo positivamente che Anci Umbria e Regione abbiano convocato l’incontro che avevamo richiesto.  Il superbonus sta riscuotendo un notevole interesse sia tra i proprietari degli immobili che tra le imprese esecutrici dei lavori e, viste le indiscrezioni che parlano di una probabile proroga al 2023 del superbonus, la convocazione del tavolo è un primo passo importante.  Ora è il momento – continua Dimiziani – di abbandonare i condizionali e passare all’operatività, superando le misure adottate finora che, oltre ad essere insufficienti, anziché risolvere i problemi li moltiplicano”.   Sono ancora troppe, infatti, le pastoie burocratiche che rischiano, in alcuni casi di far saltare l’opportunità di avvalersi dell’incentivo, soprattutto, ha spiegato Dimiziani, per i tempi di risposta dei Comuni della provincia di Terni che “sono un passaggio imprescindibile per poter avviare un intervento su un immobile usufruendo del Superbonus”.  Molti archivi risultano ancora scarsamente digitalizzati, mentre altri sono piuttosto veloci nelle risposte, come Amelia ad esempio, una situazione molto a macchia di leopardo che rischia di penalizzare alcuni abitanti solo perché residenti in Comuni meno smart.

“La situazione è migliore nell’Orvietano – aggiunge Claudio Pagliaccia, responsabile Cna per l’area – perlomeno nei tempi di risposta, che vanno dai 2/3 giorni di Castel Viscardo, ai 7 di Baschi, alle 2 settimane di Allerona e Porano, a 1-2 settimane di Orvieto. Ma se si guarda ai tempi per il rilascio della documentazione in copia conforme le cose cambiano e si arriva anche ai due mesi di attesa”.  Spesso manca del tutto anche la tecnologia idonea per la riproduzione di tavole di grandi dimensioni. Sia nel Ternano che nell’Orvietano, inoltre, la presenza o la mancanza di personale preparato e dedicato fa ovunque la differenza e spesso un tecnico comunale preparato, con esperienza e conoscenza del territorio, riesce a supplire, almeno in parte, alle carenze tecnologiche.

Se i tempi sono un problema, la difformità di procedure tra i vari Comuni costituisce un’ulteriore aggravante. “Un grosso problema è anche quello della difformità di procedure da Comune a Comune, che non semplifica il lavoro dei tecnici e rallenta la risposta ai privati che vogliano intraprendere i lavori, danneggiando tutti, anche le imprese. È indispensabile, quindi, un intervento normativo o un atto di indirizzo da parte della Regione nei confronti dei Comuni, senza margini di discrezionalità. Quello che ci auguriamo – conclude Claudio Pagliaccia – è che il Superbonus diventi anche l’occasione per l’avvio di un processo di semplificazione che investa tutta la pubblica amministrazione”.