CiCasco e Castellana entrano con le auto in carcere nel segno dell’inclusività

“Un’esperienza che c’ha arricchiti, per aver permesso di scoprire valori che vanno oltre l’orizzonte quotidiano”. Esordisce, così, Luciano Carboni, al termine della due giorni imperniata sui progetti di “inclusione”, ottimamente organizzata dall’Associazione CI CASCO cui ha collaborato l’Associazione della Castellana di cui Carboni è Presidente. Dopo un giovedì dedicato ai giovani delle scuole, primarie e medie e la partecipazione dell’IPSIA, che ha visto i ragazzi, normodotati e diversamente abili salire a bordo di macchine da competizione per un giro illustrativo all’ex Caserma Piave, oltre che essere parte attiva in laboratori formativi appositamente creati, ieri c’è stato il trasferimento all’interno della Casa di Reclusione di Orvieto. Presenti, la prima cittadina, Roberta Tardani, l’assessora Alda Coppola, tutti i componenti dell’Associazione, il cui riferimento è Leandro Tortolini, l’Associazione della Castellana con accanto al Presidente, il Vice Luca Gnagnarini e altri componenti del Consiglio. Graditissima la presenza di alcune macchine da competizione portate dai Team orvietani (Pascucci Racing, Mocetti Corse, Race Project) con i piloti, Stefano Spagnoli, Massimiliano Loia, Michele Mocetti, Gabriele Bissichini, per alcune evoluzioni a motore su di giri.
Di fronte, le facce sorridenti dei reclusi che avevano preso parte al corso di fotografia allestito da CI CASCO e svoltosi all’interno della struttura carceraria. I partecipanti hanno, così, avuto modo di dare libero sfogo alle loro abilità con lo scatto, immortalando in lungo e in largo gli ospiti, i piloti e le macchine, ferme o in movimento prima di ricevere i riconoscimenti di partecipazione consegnati da CI CASCO.
Luciano Carboni non ha mancato di mandare un segnale in proiezione della prossima Castellana:
“Come dire, lo sport non si limita al bene fisico. In questa due giorni era sembrato azzeccarci poco, ma solo all’inizio. E’ bastato guardare negli occhi i ragazzi come gli ospiti di questa struttura per carpirne un momento di felicità che ripaga, anche, il nostro impegno. Il che, a mio modo di vedere, raddoppia le energie per fare della nostra Castellana un’edizione speciale. Non fosse esistita avremmo mancato a momenti toccanti quale questo”.