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Caccia, sì all’attività venatoria nella Regione per il week-end 9 e 10 gennaio solo ai residenti in Umbria

La presidente delle Regione Umbria, Donatella Tesei, ha firmato l’ordinanza che consente ai cacciatori umbri lo spostamento al di fuori del proprio comune nelle giornate di sabato 9 e domenica 10 gennaio, per esercitare le attività di controllo della fauna selvatica e la caccia, nel rispetto delle normative venatorie e delle misure di distanziamento sociale e prevenzione antiCovid. È quanto rende noto l’assessore regionale alla Caccia, Roberto Morroni.

L’ordinanza regionale prevede che “nelle giornate del 9 e 10 gennaio 2021 è consentito lo spostamento al di fuori del comune di residenza, domicilio o abitazione:

  • per le attività di controllo della fauna selvatica autorizzate dall’amministrazione regionale;
  • per l’esercizio dell’attività venatoria nell’ambito territoriale di caccia di residenza venatorio ovvero di iscrizione, compresa la caccia da appostamento fisso, e tutte le attività complementari alla caccia e al controllo, come, ad esempio, l’addestramento e allenamento cani, il recupero degli ungulati feriti e il trasporto e trattamento delle carcasse presso gli appositi centri di raccolta, nel rispetto della normativa di settore;
  • per l’esercizio venatorio all’interno delle aziende faunistico-venatorie e delle aziende agri-turistico venatorie, in quanto autorizzati dal concessionario dell’azienda, nel rispetto della normativa di settore”.

Il provvedimento è limitato “ai soli residenti anagraficamente in Umbria ed esclusivamente all’interno dei confini amministrativi regionali e, pertanto, non è consentita l’attività venatoria né l’attività di controllo ai cacciatori e ai soggetti abilitati e autorizzati con residenza anagrafica fuori dai confini amministrativi della Regione Umbria, anche nel caso di domicilio o abitazione all’interno del territorio regionale”.

Gli spostamenti e l’esercizio di tutte le attività venatorie e di controllo “dovranno avvenire nel rispetto delle misure di distanziamento sociale e con l’utilizzo dei previsti dispositivi di protezione individuale”.