Botta e risposta via social tra le candidate Tardani e Palazzetti su Palazzo dei Sette e Corteo storico

Una nuova e bollente polemica è nata intorno alla decisione di trasferire i costumi e le attrezzature del Corteo Storico dalla Caserma Piave al Palazzo dei Sette, occupandolo tutto.  In prima battuta sarà magazzino e nuovo luogo di partenza per poi divenire anche punto museale. Dopo l’articolo pubblicato dal consigliere Franco Raimondo Barbabella ora è la volta delle due candidate che si sono beccate tramite social.   

Iniziamo con la sindaca Roberta Tardani che ha spigato gli ultimi atti in consiglio comunale, “è stato necessario un passaggio burocratico per dare forma a una precisa scelta politica di questa amministrazione e questa maggioranza che rivendichiamo con forza e orgoglio: dare una sede dignitosa e prestigiosa a uno dei tesori della città”.    I tempi si sono allungati rispetto al programma per le verifiche strutturali approfondite e per adeguare tutti gli impianti alla nuova destinazione del Palazzo dei Sette.  “Nei giorni scorsi, insieme all’associazione Lea Pacini, abbiamo fatto – ha scritto Tardani – due sopralluoghi e convenuto che visti i tempi stretti per riorganizzare l’uscita del 2 giugno il trasloco ci sarà subito dopo”.  Poi un’aspra polemica con i consiglieri di minoranza, in particolare, “nell’ultima riunione del consiglio comunale è stato evidente chi dice solo a parole di amare il Corteo, ma come al solito non ha nessuna soluzione concreta, e chi ha ostacolato il percorso senza proporre soluzioni alternative praticabili. Coloro che se ne avessero la possibilità azzererebbero tutto ciò che è stato costruito con impegno e fatica.  Quello che si vuole etichettare come ‘magazzino’, attaccandosi ai formalismi burocratici, sarà un luogo dove si potrà mettere in mostra una delle nostre meraviglie, la storia, la tradizione, la cultura, l’estro e la creatività dei nostri artigiani che hanno confezionato abiti e accessori”.

Quasi immediata la replica social della candidata Roberta Palazzetti, “le elezioni fanno miracoli: il Corteo Storico ha un magazzino.   Cinque anni fa, nel suo programma elettorale, Roberta Tardani prometteva una mostra permanente per il Corteo Storico. Una volta eletta, tira fuori l’idea che il luogo sarà il Palazzo dei Sette”.   Ma ecco la stoccata, “ma sarà un magazzino, non una mostra permanente, obiettano quanti i documenti li studiano con attenzione. Ovviamente la Sindaca nega, come ormai sta facendo su tutto ciò che critica il suo operato, e addita come disfattisti quanti al contrario sono solo realisticamente preoccupati di trovarsi di fronte all’ennesima promessa elettorale”.  Palazzetti non ci sta e respinge al mittente le accuse di disfattismo e rilancia ponendo alcune domande alla sindaca e alla sua maggioranza, “se a Palazzo dei Sette ci sarà effettivamente l’esposizione dei costumi, noi vogliamo vedere il progetto e la ripartizione degli spazi. Vogliamo vedere come lo spazio verrà ripartito per custodire i costumi, per consentire l’attività di sartoria e per esporli.  Vogliamo anche sapere qual è il piano di gestione della futura esposizione; un museo non è uno scherzo, deve rispettare una serie di normative, ha dei costi di gestione e chi li sosterrà? E chi lo gestirà?  Ci sono tutte le condizioni per preservare la sicurezza dei costumi? C’è un adeguato sistema di prevenzione incendi, considerando che il materiale è infiammabile?”. Anche la candidata Palazzetti chiude il suo post con un affondo, “colpo di scena finale della sindaca: il museo si farà, ma il trasloco avverrà dopo le elezioni, e chi critica non vuole bene al Corteo Storico.  Ma questo, cara sindaca, offende l’intelligenza degli orvietani, peggio di quando diceva che ci ha trovato nella preistoria e ci ha portato nel digitale.  Non si mette zizzania in una comunità su un elemento identitario come il Corteo Storico”.