Andrea Taddei di nuovo presidente dell’Opera del Duomo ma il consiglio rimane diviso

Seduta dai toni tesi il 23 novembre per il nuovo consiglio dell’Opera del Duomo. I nuovi designati si sono presentati già divisi in due schieramenti contrapposti, da una parte Taddei e dall’altra Fella e Pepe. Alla fine sono servite due votazioni per avere il nuovo presidente, o meglio per confermare Andrea Taddei che però ha dovuto sudare le proverbiali sette camice. Secondo le indiscrezioni circolate nei giorni precedenti, infatti i consiglieri erano divisi praticamente a metà tra Taddei e Fella. A fare da ago della bilancia un consigliere. tutto stabilito, almeno in apparenza perché poi, nella realtà, al fianco di Fella è apparso anche un voto per Nicola Pepe, anch’egli consigliere rieletto ma considerato “laico”. Già, una preferenza che è mancata a Fella per riuscire a contrastare quela di Taddei.

Nel tardissimo pomeriggio del 23 novembre, alla fine ecco che arriva la conferma di Taddei ma la vittoria non ha addolcito il clima all’interno del consiglio che permane di scontro aperto tra il presidente rinnovato e i cosiddetti “laici”, sembrerebbe guidati da Pepe, anch’egli riconfermato in consiglio.

ENGLISH VERSION

ANDREA TADDEI REINSTATED AS PRESIDENT OF THE OPERA DEL DUOMO, BUT THE COUNCIL REMAINS DIVIDED

The November 23rd session of the new Opera del Duomo council was marked by heightened tensions. The newly appointed members presented themselves already divided into two opposing factions, with Taddei on one side and Fella and Pepe on the other. It took two rounds of voting to confirm Andrea Taddei as the new president, and the process was not without its challenges.

According to pre-meeting rumors, council members were nearly evenly split between Taddei and Fella. The decisive factor turned out to be a single council member. While everything seemed settled on the surface, in reality, a vote for Nicola Pepe, also a re-elected council member but considered a “layman,” appeared alongside Fella. This preference was crucial for Fella to counter Taddei’s support.

In the late afternoon of November 23rd, Taddei’s confirmation finally arrived. However, the victory did little to ease the internal strife within the council, which remains openly divided between the reconfirmed president and the so-called “lay” members, seemingly led by Pepe, who was also re-elected to the council.