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Andrea Oreto (FI), “il PD è in confusione la scuola a Bardano perché i bambini vengono prima delle scelte economiche”

Il Partito Democratico di Orvieto si erge a paladino delle famiglie di Sferracavallo ma avrebbe sparpagliato i bambini della scuola materna dappertutto sradicandoli dal loro quartiere pur di risparmiare qualche migliaio di euro.  La brillante idea è stata proposta dal consigliere Giovannini nell’ultimo Consiglio Comunale dove ha sostenuto che la soluzione migliore per ovviare alla chiusura della scuola dell’Infanzia “Collodi” sarebbe stata quella di mandare i bambini di 3-4-5 anni nei locali dell’Istituto per Geometri nel polo scolastico di Ciconia. E questo perché sarebbe costato troppo all’amministrazione comunale l’affitto dell’immobile di Bardano individuato e ristrutturato a tempo di record per poter garantire alle bambine e ai bambini di Sferracavallo di iniziare regolarmente l’anno scolastico.

Condividiamo e rivendichiamo con forza, invece, la scelta della Giunta Tardani di aver voluto mantenere la scuola dell’Infanzia a Sferracavallo per limitare al minimo i disagi alle famiglie e lasciare che i bambini rimanessero in un quartiere in cui vivono e sono radicati. Di fronte a questa esigenza primaria non era assolutamente pensabile un mero ragionamento di carattere economico.  Ci sono ancora alcune cose da sistemare nel nuovo immobile di Bardano, ma l’amministrazione comunale è riuscita a trovare in tempi rapidissimi una soluzione assolutamente idonea e adeguata per la scuola dell’Infanzia “Collodi” in attesa che, insieme al nido, possa essere riconsegnata presto alla comunità di Sferracavallo una struttura finalmente sicura nella vecchia sede. Non è solo un auspicio ma un obiettivo concreto e raggiungibile al quale la Giunta Tardani sta lavorando serratamente.

Oggi i consiglieri del Pd con i loro atti fanno insinuazioni irricevibili sulla sicurezza della scuola ma quando erano al governo della città non hanno mosso un dito per andare a fondo del problema e affrontarlo. Quello che ha fatto invece questa amministrazione. E non solo su questo ma sulle numerose questioni lasciate aperte, appese, irrisolte.  Ma del resto la confusione del Pd e dei suoi esponenti è evidente. Dopo aver demonizzato il progetto del Cepol di Orvieto scalo è stato patetico il tentativo di intestarsi ciò che l’amministrazione aveva concordato con le associazioni e i cittadini del quartiere come è patetico il tentativo di strumentalizzare politicamente anche la raccolta di firme per la Casa della Cultura.

Senza idee, senza proposte e senza visione al Pd non resta che arrancare e inseguire, strillando di tanto in tanto sulla sanità umbra che però dimenticano di aver distrutto per i loro sistemi di potere.

Andrea Oreto – Coordinatore comunale e capogruppo consiliare di Forza Italia Orvieto