Ancora una giornata di follia nel carcere di Orvieto botte fra detenuti e una cella data alle fiamme
E’ stata ancora una giornata di violenza nella casa circondariale di Orvieto. Questa volta una cella è stata data alle fiamme e alcuni detenuti si sono presi a botte, il tutto nell’impotenza degli agenti di polizia penitenziaria che sono a corto di personale, con le ferie sospese dallo scorso 2 maggio e, ormai in ginocchio. A raccontare l’accaduto sempre Fabrizio Bonino segretario nazionale Sappe per l’Umbria, “due detenuti completamente ubriachi per avere probabilmente ingerito grappa prodotta illegalmente in cella facendo macerare la frutta, hanno iniziato a picchiarsi e solamente grazie all’intervento tempestivo degli agenti di polizia penitenziaria si è riusciti a impedire più gravi conseguenze”. A poche ore di distanza, quando sembrava avesse vinto la calma, “uno dei due detenuti – ha raccontato sempre Bonino – ha dato fuoco alla cella, con il conseguente intervento dei vigili del fuoco. La situazione a Orvieto è ormai insostenibile. La polizia penitenziaria è in ginocchio!”. Sono parole forti ma che sembrano ben definire lo stato d’animo con cui operano i poliziotti penitenziari da molto tempo. Donato Capece, segretario generale del Sappe sottolinea che “il ministero della Giustizia e il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria non possono non provvedere con urgenza all’assegnazione di nuovi agenti a Orvieto e a disporre un regime penitenziario più sicuro che garantisca ordine e sicurezza in carcere. Non è possibile e accettabile – conclude Capece – che i detenuti facciano in carcere quello che vogliono”.
ORVIETO ANCORA FOLLIA in carcere: cella incendiata, botte tra detenuti, Polizia Penitenziaria in ginocchio, Sangue e violenza: è quel che caratterizza sempre più frequentemente il carcere di Orvieto, costantemente al centro delle cronache per il continuo verificarsi di eventi critici. Racconta quel che è accaduto nelle ultime ore Fabrizio Bonino, segretario nazionale SAPPE per l’Umbria: “Due detenuti, completamente ubriachi per avere probabilmente ingerito grappa prodotta illegalmente in cella facendo macerare la frutta, hanno iniziato a picchiarsi di santa ragione e solamente grazie al tempestivo intervento del Polizia Penitenziaria preposto alla sorveglianza si è riusciti a separarli ed a impedire più gravi conseguenze”. “Qualche ora dopo”, prosegue sempre Bonino, “uno dei due ha dato fuoco alla cella, determinando l’intervento dei Vigili del Fuoco. Con grande coraggio e professionalità, anche in questo caso i poliziotti sono riusciti a contenere il detenuto, ma la situazione a Orvieto è insostenibile. La Polizia Penitenziaria è in ginocchio!”. Donato Capece, segretario generale del SAPPE e leader del primo Sindacato dei Baschi Azzurri, sottolinea che “il Ministero della Giustizia ed il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria non posso non provvedere con urgenza a porre in essere interventi risolutivi sotto il profilo dell’assegnazione di nuovi agenti di Polizia Penitenziaria ad Orvieto nonché a disporre un regime penitenziario più sicuro che garantisca ordine e sicurezza in carcere. Non è possibile ed accettabile che i detenuti facciano in carcere quel che vogliono: non assumere provvedimenti a tutela del personale di Orvieto vuol dire essere responsabili di questa inaccettabile situazione!”