Amici della Terra scrive ai sindaci, “esprimete il vostro dissenso alla politica delle discariche”

Gentilissimi Sindaci,

Il PRGIR preadottato con DGR 600 del 15/6/2022 prevede una fase transitoria sino al 2028 e la fase a regime, a partire da questa data, con l’entrata in funzione di un inceneritore da realizzare nella provincia di Perugia. La fase transitoria, a causa dalla chiusura delle discariche di Colognola(Gubbio), Pietramelina (Perugia) e S. Orsola (Spoleto) e del possibile esaurimento delle volumetrie delle discariche considerate strategiche di Belladanza (Città di Castello), Borgogiglione (Magione) e Le Crete (Orvieto) entro il 2024, dovrà ricorrere ad un ampliamento di queste ultime per un volume complessivo di 1.200.000 mc, così come stabilito nella DGR n. 2 del 5/1/2022, ove si forniscono anche le indicazioni sulla possibile ripartizione dei nuovi volumi e cioè: Belladanza mc 300.000; Borgogiglione mc 700.000; Le Crete mc 500.000. Quanto sopra per consentire lo smaltimento in discarica di circa 200.000 t/anno di rifiuti urbani (75% circa) e speciali (25% circa) che, con l’entrata in funzione dell’inceneritore, si ridurranno a 40.000 t/anno, fermo restando che, superata la fase transitoria, sarà necessario ricorrere ad un ulteriore ampliamento delle discariche strategiche di Belladanza e de Le Crete, mentre nel frattempo sarà chiusa quella di Borgogiglione. Tale scenario appartiene ad una visione antiquata e che va nella direzione opposta alle norme italiane ed europee che prevedono una riduzione consistente dei conferimenti in discarica con l’obiettivo di non superare il 10% al 2035. Lo scenario è anche in pesante contraddizione con gli stessi obiettivi fissati dalla Regione Umbria, come abbiamo avuto modo di rappresentare nel comunicato stampa che alleghiamo.

Abbiamo criticato tempestivamente tali scelte, illustrando le possibili proposte alternative in una conferenza stampa svolta nello scorso mese di gennaio, ove abbiamo proposto il ricorso agli impianti esistenti (inceneritore di Terni e cementerie di Gubbio), che avrebbe consentito un allungamento pluridecennale della vita delle discariche senza dover ricorrere ai loro ampliamenti. Se la situazione di piena emergenza sulla gestione dei rifiuti è ben presente alla nuova amministrazione regionale sin dal suo insediamento, non comprendiamo la decisione assunta con DGR 895 del 29/9/2021, relativa al procedimento di VIA per il termovalorizzatore ACEA di Terni, ove si legge “di ritenere opportuno, in questa fase, in considerazione dell’imminente approvazione dell’aggiornamento del Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti, disporre il non superamento del dissenso, ai sensi dell’art. 12, comma 5 della L.R. 12/2010, espresso dai Comuni di Terni e Narni …”. La Regione Umbria cioè, pur avendo l’autorità per consentire al termovalorizzatore di Terni di utilizzare anche i rifiuti urbani, ha deciso di assecondare le volontà, squisitamente politiche, inerenti il dissenso espresso in merito dai Comuni interessati; ciò è poco comprensibile da un punto di vista ambientale, se è vero che la sostituzione del pulper di cartiera oggi destinato a tale impianto con il rifiuto urbano, avrebbe potuto ridurre l’impatto ambientale nella Conca ternana, ove il superamento dei valori di PM 10 ha provocato l’inclusione dell’Umbria in una pesante procedura di infrazione da parte della Commissione europea.

Ci rivolgiamo pertanto a Voi in quanto interessati dalle discariche strategiche sopra indicate, affinché manifestiate il vostro dissenso e vi opponiate alle scelte del nuovo piano regionale per la gestione dei rifiuti. Chiediamo in particolare che Vi adoperiate per superare il modello basato sul massiccio ricorso alle discariche che, ricordiamo, sono fortemente impattanti, inquinanti e prima fonte di emissioni climalteranti rispetto ad altri sistemi di gestione e per questo collocate all’ultima posizione nella gerarchia europea dei rifiuti. Le discariche vanno accettate per rispondere alle esigenze residuali del territorio e non per risolvere le continue emergenze rifiuti di tutta la regione.

Monica Tommasi – presidente Amici della Terra Onlus

Taira Bocchino – presidente Amici della Terra Orvieto