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Allarme siccità, Paolo Maiolini, Confagricoltura Umbria, “ci sono già problemi e servono opere di conservazione dell’acqua”

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E’ solo febbraio e già si parla di siccità. Fiumi e invasi effettivamente sono già ai livelli di inizio estate e la terra è secca, a tratti arida. Le associazioni degli agricoltori hanno da tempo lanciato l0’allarme perché due anni siccitosi, l’inflazione, i costi aumentati a dismisura di carburanti, energia, concimi stanno rendendo la vita piuttosto complicata a chi vive di agricoltura.

Paolo Maiolini, vicedirettore di Confagricoltura Umbria, ribadisce che è necessario mettere in campo opere di conservazione dell’acqua piovana mentre stigmatizza il divieto di scavare nuovi pozzi ad uso agricolo in alcune aree mentre lo si può fare per uso civile. “E’ un controsenso – spiega Maiolini – perché che lavora in agricoltura non consuma acqua ma la utilizza per produrre beni di prima necessità”.