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Alessio Tempesta, “rivolgiamo il nostro pensiero ai martiri di Camorena. Non c’è futuro senza rispetto”

Il 29.03.1944, sette orvietani, partigiani, uomini liberi nella testa e nel cuore, rifiutarono di percorrere la strada della prevaricazione, dell’antisemitismo, e di una violenza barbara che ha segnato drammaticamente la storia della nostra Nazione.
Per questo furono uccisi con la leggerezza tipica di quel disprezzo della Vita altrui, che solamente l’odio puro ed una feroce e gratuita disumanità possono spiegare, non certo la guerra.
Io ripugno ogni forma di violenza e di disprezzo, ed ho sempre preso le distanze da qualsiasi forma di lettura della storia che giustifichi il contesto.
Alla guerra si arriva partendo dalla pace.
Questa è la colpa quindi di chi la guerra anela e favorisce.
Questa è la colpa di chi vede nell’altro, nel diverso, un nemico e non un proprio simile, un essere umano.
San Francesco diceva che quando parli della Pace, devi fare in modo di averla anche nel tuo cuore.
Il 29 marzo rivolgiamo il nostro pensiero, anche solo un minuto, ai martiri di Camorena. Ricordiamoci attraverso la di loro memoria, e rafforziamoci nella convinzione e con orgoglio, che siamo orvietani, siamo uomini liberi, siamo esseri umani, aperti all’accoglienza, all’aiuto, alla carità.
Non c’è futuro senza rispetto.