Doppia certificazione Erasmus+ per l’Istituto omnicomprensivo Laporta di Fabro

Fermento all’Istituto Omnicomprensivo “R. Laporta” per il raggiungimento del doppio accreditamento Erasmus+, sia nel settore Istruzione scolastica (Azione KA120-SCH) che nel settore della formazione professionale VET (Azione KA121-VET).  Traguardo raggiunto grazie al duro lavoro svolto dal team internazionalizzazione dell’Istituto Laporta e dal lungo e rigoroso processo di valutazione da parte delle Agenzie Nazionali INDIRE e INAPP. Le due agenzie hanno riconosciuto la qualità delle nostre proposte progettuali e la nostra capacità di fornire esperienze di apprendimento significative e stimolanti, dichiarano dall’Istituto.

Entrambi i programmi sono stati redatti in base agli standard di qualità Erasmus: 
1) Inclusione e diversità; 
2) Sostenibilità ambientale e responsabilità; 
3) Educazione digitale, inclusa cooperazione virtuale e mobilità in modalità blended; 
4) Partecipazione attiva nella rete delle organizzazioni Erasmus+.
Questo grande risultato, sottolinea la dirigente Cinzia Meatta, ci consentirà di ampliare le opportunità di formazione e di crescita di studenti e staff, aumentando le possibilità di studiare e formarsi all’estero di entrare in contatto con diverse culture e lingue, di sviluppare competenze interculturali fondamentali per il futuro professionale e personale.
Si tratta di un successo straordinario a coronamento dell’attività progettuale europea in cui, afferma la Dirigente Cinzia Meatta, abbiamo creduto fortemente e costantemente. Un ringraziamento alla commissione internazionalizzazione dell’Istituto, coordinata dalla professoressa Canestri, che in tutte le fasi del percorso ha lavorato in modo costante e meticoloso riuscendo non solo a fotografare le necessità del territorio ma anche a evidenziare le opportunità per tutta la componente studentesca, docente e staff.




Il 6 marzo esce “L’archivio segreto di Via Nazionale”, storie di dossieraggi e servizi segreti, il libro di Roberto Conticelli, quasi un instant book

Quando si dice ‘essere sulla notizia’. Un libro sul più noto caso di dossieraggio ai danni di uomini politici e giornalisti, quello relativo all’archivio segreto gestito dal Sismi in via Nazionale a Roma, che viene pubblicato proprio in queste ore, clamorosamente segnate da un nuovo, misterioso episodio di spionaggio a quanto pare condotto da apparati dello Stato nei riguardi di personaggi ben conosciuti della politica, delle istituzioni e dello spettacolo. ‘Ci sono voluti cinque mesi di lavoro per preparare il volume, ma in realtà sembra un instant-book, poiché l’inchiesta sul dossieraggio attualmente in piedi a Perugia ricalca in molte parti la vicenda della quale mi sono occupato, risalente al 2006. Una coincidenza impressionante. Anche allora ci furono personaggi a lungo spiati e pezzi dello Stato, in particolare il Sismi, lo spionaggio militare, che vennero accusati di controlli illegali e di veri e propri dossieraggi. Poi tutto finì, va detto, con assoluzioni e prescrizioni, ma in molti casi fu il Segreto di Stato a impedire ulteriori accertamenti’. A parlare è il giornalista Roberto Conticelli, autore de ‘L’Archivio Segreto di via Nazionale’, volume edito da Rcs e inserito nella collana ‘Storia dei Grandi Segreti d’Italia’, in edicola in abbinamento con La Gazzetta dello Sport il 6 marzo e acquistabile online nel circuito di Gazzetta Store.it.


Foto di Massimo Achilli

‘Siamo sulla notizia, non c’è che dire. Ma il merito di ciò – afferma ancora Conticelli – è della professoressa Barbara Biscotti, apprezzata docente dell’Università di Milano-Bicocca, che mi ha affidato la stesura di questa opera nell’ambito della collana da lei curata per conto della Rcs. Lo ha fatto mesi fa, ma i corsi e ricorsi storici, come ci ha insegnato Giambattista Vico, hanno un’eterna attualità. Tanto più in Italia, una nazione che a ben vedere è una grande realtà provinciale all’interno della quale i segreti, anche quelli riferiti a situazioni intime o personali, vengono spesso carpiti illegalmente e utilizzati a scopi politici per la gestione del potere. Per questo da noi l’apparato nazionale dei Servizi Segreti è sempre guardato con un certo sospetto, pure se non se ne può fare a meno. Proprio a tale sistema, infatti, affidiamo la nostra sicurezza interna e internazionale. Controllare le eventuali deviazioni dell’apparato è quantomai necessario, ma guai a demonizzare una struttura fondamentale per il mantenimento delle buone relazioni tra Stati. Oggi la pace mondiale si deve anche e soprattutto al buon funzionamento dei Servizi Segreti’. Il libro di Conticelli, giornalista di lungo corso e già presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, oltre al racconto della scoperta dell’Archivio Segreto e dei numerosi procedimenti giudiziari che ne scaturirono, contiene un’accurata analisi della situazione attuale e delle prospettive del sistema dei Servizi Segreti italiani. ‘E’ alle porte una riforma di tale apparato – sostiene Conticelli – che necessariamente dovrà tenere conto di uno sviluppo tecnologico senza precedenti anche nel sistema della sicurezza. Fino a pochi anni fa erano le intercettazioni telefoniche a farla da padrone, oggi droni e satelliti-spia consentono operatività un tempo impossibili. Ma è poi la stessa finalità dello spionaggio ad essere cambiata, ad aver preso altri canali, assumendo nuove caratteristiche e quindi specificità ancora da verificare. Perché, dunque, leggere un libro come quello che ho scritto e che ha comportato un lungo lavoro di verifica e acquisizione delle fonti? Magari anche soltanto per conoscere cosa avviene nel mondo quando ci sentiamo tranquilli in casa e riteniamo di non avere pericoli che incombono sulle nostre teste.

Il 7 ottobre, con il crack dell’apparato di sicurezza israeliano, uno dei migliori del mondo, che ha consentito ad Hamas di mettere a segno la carneficina del rave nel deserto, noi occidentali abbiamo scoperto che la sicurezza è un problema costantemente presente, una spia perennemente accesa. I rischi ormai ci camminano accanto ogni giorno’.




Stefano Biagioli, “cambiamento possibile con trasparenza e condivisione”

“La campagna elettorale comincia. Mi fa piacere dirvi che ho accettato l’invito ad associarmi al club amici della stampa di Orvieto. Ho accettato questa candidatura con l’obiettivo di porre al centro del mio impegno la necessità di far tornare il Comune quella casa di tutti in cui trasparenza, condivisione, partecipazione possano essere gli elementi fondamentali per dare forza alla nostra comunità. E proprio quegli obiettivi necessitano di una stampa attenta, vigile, libera che non abbia mai paura nello svolgere il loro ruolo di cane da guardia della democrazia e non cane da riporto della politica. La mia iscrizione agli amici del club vuole sottolineare proprio il loro fondamentale ruolo a difesa dell’Articolo 21 della Costituzione. Insomma, fateci le pulci, aiutateci a presentarci agli elettori, organizzate anche voi ogni spazio possibile affinché il voto che esprimerà la nuova amministrazione possa essere il piú consapevole possibile.
La mia campagna elettorale e quella di ogni lista che la sosterrà non sarà una campagna strillata. È chiaro che nella nostra città c’è una straordinaria voglia di alternativa. Una esigenza di alternativa a chi ha guidato l’amministrazione in questo mandato ormai in scadenza.  Prova ne sono le tante candidature che si sono poste questo obiettivo, analizzando le cose che non vanno, proponendo meccanismi di partecipazione dal basso, avanzando idee, programmi, obiettivi per il futuro di Orvieto. A queste proposte di alternativa, sale buono della democrazia, si uniscono anche altri momenti che sono veri e propri tesori per chi come me, come noi, vuole essere protagonista di una nuova stagione per il buon amministrare la nostra città.
Il lavoro fatto da Prometeo sulla pesante situazione della nostra sanità è encomiabile perché guarda a questa crisi partendo da chi ha la necessità di una sanità che funziona. Ho accettato con piacere al loro invito pronto ad ascoltarli e contribuire anche alla discussione portando quella che è la mia esperienza di medico.
Si discuterà di università e di Caserma Piave. Binomio imprescindibile se si vuole finalmente trasformare quella struttura da “peso improduttivo” a “volano di sviluppo” per tutto il nostro territorio. Ed anche in questo caso so che altre associazioni del territorio hanno prodotto idee e progetti importanti, con sostegno di investimenti importanti che la politica e la buona amministrazione hanno il dovere di conoscere e valutare.
Sono due degli appuntamenti importanti che si terranno nella settimana che viene. Comincia cosi il mio diario di viaggio di questa campagna elettorale. In bocca al lupo a tutti noi e a tutti coloro che hanno scelto di spendersi per il bene comune della nostra comunità. Restiamo in contatto”.




Todi, “riscoperte” le mura urbiche da salvare

A Todi sono iniziati nei giorni scorsi i lavori di bonifica delle aree interessate dagli interventi di recupero degli ultimi tratti di mura urbiche della città di Todi finanziati con 4,7 milioni di euro, importo ricompreso nell’ordinanza attuativa nr. 129 del 13 dicembre firmata dal Commissario straordinario alla Ricostruzione. Sarà così possibile dare compiutezza al recupero dell’intera cinta muraria medievale, la terza, dopo quella cosiddetta etrusca (III secolo a.C.) e romana, la più esterna e dal perimetro più esteso, la cui costruzione risale al XIII secolo.

La prima zona interessata ai lavori di ripulitura, preliminari alla progettazione definitiva, è in questa fase quella tra Viale della Fabbrica e la soprastante Via Cesia, in continuità con il tratto già restituito a nuova vita negli anni scorsi, dal Bastione all’altezza del campetto del Crispolti, e fino all’altezza dell’ex convento dei Cappuccini del Sacro Cuore, attuale sede dell’Istituto professionale. Gli interventi di recupero delle mura medievali saranno rivolti anche al tratto tra Porta Amerina e Pozzo Beccaro, in direzione del tempio della Consolazione, e a quello da Porta Perugina verso Porta Orvietana, parallelo alla strada dove sono attualmente già in corso i lavori per la realizzazione del percorso ciclo-pedonale parte del “Giro di Todi” e che dovrebbero terminare entro i primi di aprile. In questi due casi saranno sufficienti interventi di cuci-scuci, di risarcimento delle lesioni presenti e di stuccatura, ma in alcuni tratti si renderanno necessarie palificazioni in cemento armato nelle fondazioni delle mura con  funzioni di sostegno; in altri ancora sarà necessario la ricostruzione della muratura al piede.
La situazione più complessa è proprio quella lungo Via della Fabbrica, dove si sono registrati fenomeni di scorrimento verso valle, con traslazione e quadri fessurativi importanti. Di particolare interesse in tale contesto è il recupero delle mura sotto Palazzo Pongelli, finora completamente nascoste dalla vegetazione e caratterizzate anche da una scala che permetteva di raggiungere dal basso Via della Piana.

La bonifica è iniziata proprio in questa area, conosciuta come di San Carlo o “di Simoncino”, che è quella nella quale l’Amministrazione comunale sta lavorando da tempo per la realizzazione di un nuovo parcheggio di superficie che sarà collegato, grazie al piano di rigenerazione urbana da 5,6 milioni di euro, al Mercato Vecchio e quindi al cuore del centro storico.




L’Aucc al Santa Cristina di Porano presenta “Reset – La vita è cambiata ma non è finita”

La psicoterapia di gruppo a mediazione artistica, sotto l’egida dell’Associazione Umbra per la Lotta contro il Cancro (AUCC) e con la partecipazione dell’Istituto Gaetano Benedetti-Scuola di psicoterapia è lieta di annunciare il debutto del nuovo spettacolo teatrale “Reset – La vita è cambiata ma non è finita”. Questo nuovo progetto, in linea con le precedenti produzioni teatrali, rappresenta un importante strumento terapeutico e riabilitativo per i pazienti oncologici. Attraverso la psicoterapia di gruppo a mediazione artistica, i partecipanti esprimono i propri percorsi emotivi e trasformazioni personali.

La prima rappresentazione di “Reset” si terrà domenica 10 marzo 2024, alle ore 17, presso il Teatro Santa Cristina di Porano. Prima dello spettacolo, sarà presentata un’introduzione ai servizi convenzionati di Psiconcologia forniti dall’Associazione Umbra per la Lotta contro il Cancro e dall’Azienda Ospedaliera di Perugia, al fine di comprendere il significato terapeutico intrinseco alla performance. Il Laboratorio, avviato nel 2006 e guidato dalla dott.ssa Giuliana Nataloni e dalla dott.ssa Elisabetta Sacchi, offre incontri settimanali che combinano approcci terapeutici e riabilitativi. Rivolta a tutte le persone affette da patologie oncologiche, la psicoterapia di gruppo a mediazione artistica rappresenta un punto di riferimento importante per la comunità.

Per ulteriori informazioni, è possibile contattare la segreteria dell’Associazione Umbra per la Lotta contro il Cancro al numero 075-5272647.




La Sangiovannese espugna il campo dell’Orvietana

Lo scontro diretto va alla Sangiovannese, in una giornata dove pareggia il Sansepolcro in casa col fanalino di coda Cenaia, perde il Real Forte e impatta il Montevarchi, è la squadra di Rigucci a trovare i tre punti che la fanno salire in zona salvezza diretta.

Nell’Orvietana sono assenti il capitano Ricci, quindi Caravaggi e Vignati oltre al lungodegente Cuccioletta. Torna Santi in attacco, c’è Siciliano al centro della difesa, gli under sono i due terzini, Lorenzini e Gomes, Mafoulou in mediana e Fabri davanti. Tra gli ospiti sono fuori Canessa, Pertica e Chelli. Rigucci ripropone lo stesso 11 che aveva pareggiato una settimana fa contro il Grosseto.

L’inizio è scoppiettante e i due portieri compiono subito due mezzi miracoli, prima Timperanza su Santi, ben servito da Greco, poco dopo Marricchi su Benucci. Nemmeno cinque giri di orologio ed emozioni presto servite. Col passare del tempo però la Sangiovannese riesce a insistere sul proprio lato destro. I toscani sprecano con Rotondo, che dopo aver rubato palla, manda alto solo davanti a Marricchi. Una punizione di Santi e un corner di Greco non bastano a spaventare i toscani che trovano il vantaggio nel recupero (non assegnato) del primo tempo.

Malgrado il tempo sia scaduto l’arbitro Bruschi di Ferrara, peraltro tra i migliori visti al Muzi quest’anno, decide di far terminare l’azione e la decisione sarà fatale per l’Orvietana: Massai riesce nella solita sgroppata sulla destra, corsia ormai preferenziale per gli attacchi biancoazzurri, serve palla a Benucci che si ritrova la conclusione parata, ma non trattenuta, da Marricchi: ci pensa allora Gianassi per il tap-in vincente che risulterà decisivo. Gol e fine del primo tempo.

La ripresa inizia con un doppio cambio nell’Orvietana: fuori Gomes, che troppo aveva sofferto, dentro Manoni, come una settimana prima a Trestina. Per far tornare i conti dei giovani esce Stampete per Marsilii. Ma l’Orvietana non si scuote, gli unici a provare ad accendere la luce sono Proia e Fabri. Proprio quest’ultimo riesce a entrare in area dal lato corto e a mettere palla in mezzo, il colpo di testa di Santi finisce di poco alto. La Sangio pensa a chiudersi, solo Benucci richiama alla parata in tuffo Marricchi. Rizzolo tenta anche le carte Orchi e Di Natale, ma gli ospiti chiudono tutti gli spazi. Al 93’ una punizione di Greco porta alla deviazione quasi vincente di Proia che colpisce il palo, ma si era alzata la bandierina dell’assistente.

Domenica prossima per l’Orvietana è prevista la trasferta in terra pisana a Ponsacco, contro la penultima in classifica che, sovvertendo tutti i pronostici, in questa giornata è andata clamorosamente a vincere in casa della capolista Pianese.

NOMI E NUMERI

ORVIETANA (4-3-3): Marricchi; Lorenzini, Congiu, Siciliano (32’st Orchi), Gomes (1’st Marsilii); Mafoulou (32’st Ciavaglia), Greco, Proia; Stampete (1’st Manoni), Santi, Fabri (36’st Di Natale). A disp.: Rossi, Martini, Marchegiani, Labonia. All.: Rizzolo.

SANGIOVANNESE (3-5-2): Timperanza; Farini, Antezza, Masetti; Rotondo (28’st Cicarevic), Massai (20’st Nannini), Baldesi, Romanelli (40’st Disegni), Gianassi; Benucci, Bartolozzi (17’ Di Rienzo). A disp.: Barberini, Orselli, Bargellini, Caprio, Senesi. All.: Rigucci.

ARBITRO: Bruschi di Ferrara (Orlando di Modena – Sciotti di Bologna).

RETI: 46’pt Gianassi.

NOTE: ammoniti: Baldesi (S), Manoni (O). Angoli: 5-5. Recupero: 0’+4’.




Cattolici “in presenza”

Si intravedono segnali e movimentismo nel mondo del cattolicesimo democratico. La precedente frammentazione della presenza dei cattolici in politica si rianima e si impegna per concorrere a riformare la società. Dopo la decadenza del partito cattolico, la diaspora a sinistra e le tensioni del mondo politico stiamo assistendo ad un impulso affinchè la tela della politica si laceri.

Anche in città abbiamo alcuni segnali che hanno destato interesse nella sinistra e nel mondo liberal-democratico verso il fenomeno. Credo, come è accaduto più volte, ad Orvieto si stia improntando una possibile alleanza per cominciare un nuovo capitolo. Lo scopo è quello di aggregare diverse culture, come esperimento riformista, per diluire l’influenza ideologica e di alleanze del partito democratico con i 5s. Contemporaneamente il richiamo al Centro di altri soggetti politici, sinergicamente, pone le condizioni per la creazione di un nuovo modo di fare politica in città.

Sostanzialmente abbattere il dibattito e la scelta per gli elettori di schierarsi o a destra o a sinistra.Italia viva sta facendo la sua parte dentro questo campo, e l’appello agli elettori e l’offerta di un contenitore ha un fondamento.