Le variazioni nella circolazione stradale per la Orvieto Wine Marathon a Ciconia il 2 e 3 marzo

Sarà un’edizione speciale la numero 15 per la Orvieto Wine Marathon, la gara ciclistica di interesse nazionale FCI organizzata dal Team Eurobici e dall’Asd Morranno in festa, che si svolgerà a Ciconia domenica 3 marzo.

La gara di Orvieto di mountain bike – che per il secondo anno si apre anche alle e-bike – sarà infatti la prima tappa della challenge “Prestigio” organizzata dalla rivista di settore più seguita in Italia, Mtb Magazine, ed è stata inserita anche nel circuito “Sentieri e Sapori” oltre a quelli “Umbria Tuscany” e “Umbria Marathon” di cui fa tradizionalmente parte.

Saranno oltre 500 i ciclisti provenienti da tutta Italia e anche dall’Estero che si presenteranno ai nastri di partenza per affrontare i due diversi tracciati – il “Marathon”, lungo 48 chilometri per 1600 metri di dislivello, e il “Classic”, 26.4 chilometri di lunghezza per 862 metri di dislivello – che per l’occasione sono stati tirati a lucido e arricchiti di nuove impegnative e divertenti varianti. In particolare un single track di 4 chilometri con un tratto in salita molto tecnico tra il Campo Grande e il Gpm con  e i nuovi salti del Caciotosto Bike Park.

Il ritrovo dei partecipanti è previsto nell’area allestita in via delle Acacie a Ciconia da dove il gruppo si trasferirà, attraversando via dei Tigli e via delle Robinie, alla partenza fissata in Strada del Poggente.

Per consentire il regolare svolgimento in sicurezza della manifestazione il Settore Polizia locale e Mobilità del Comune di Orvieto ha emesso un’ordinanza per regolare la sosta e la circolazione nell’area interessata dalla competizione. Nello specifico:

  • Dalle 14.00 di sabato 2 fino alle 14 di domenica 3 marzo 2024 è fatto divieto assoluto di sosta con rimozione dei veicoli in tutta via delle Acacie, dall’intersezione con la Strada comunale di Corbara fino all’intersezione con la Strada Statale 71.
  • A partire dalle 9.30 di domenica 3 marzo 2024, durante il trasferimento dei concorrenti da via delle Acacie attraverso via dei Tigli e via delle Robinie fino al punto di partenza individuato su Strada del Poggente, la circolazione veicolare sarà interrotta per il tempo strettamente necessario al passaggio dei concorrenti e comunque per un tempo non superiore a 15 minuti.

È fatto obbligo agli organizzatori della gara predisporre personale qualificato, in ausilio al personale messo a disposizione dalla Protezione Civile di Orvieto, da dislocare lungo tutto il percorso di gara e sugli incroci:

  • inizio Via delle Acacie da Strada Comunale di Corbara
  • rotatoria via delle Querce intersezione con Via dei Tigli
  • via dei Tigli intersezione Via dei Cornioli
  • via dei Tigli intersezione via dei Ciliegi
  • via dei Tigli intersezione via dei Meli
  • via delle Robinie intersezione via delle Ortensie
  • strada del Poggente intersezione con innesto strada sterrata partenza gara



Italia Viva rompe gli indugi, “ci soddisfa la proposta del candidato Stefano Biagioli”

“Dopo una serie di interlocuzioni ad ampio campo, la progettualità politica di Italia Viva, sinergicamente con altri mondi del cattolicesimo democratico, ha ritenuto soddisfacente la proposta del candidato sindaco Stefano Biagioli e l’attenzione del Pd e delle altre forze verso partiti centristi liberal-democratici e riformisti.
Pertanto si è resa disponibile ad una concertazione programmatica e di alleanze basata su visioni concernenti l’attualità delle dinamiche cittadine, compresa la visione di un programma culturale e innovativo che guardi (anche) oltre la prossima legislatura. Come tutte le cose in politica procediamo verso una verifica attenta, aperta tendente al bene della nostra comunità”.

Italia Viva




Il calendario degli autovelox mobili in Provincia di Terni per il mese di marzo

E’ stato resto pubblico il calendario dei controlli con autovelox mobili sulle strade dell’intera Provincia di Terni. Saranno coinvolti Polizia, Carabinieri e gli agenti di Polizia Locale di molti comuni. Il provvedimento è stato firmato dal prefetto Giovanni Bruno.

Nello specifico i comuni coinvolti nei controlli sono: Baschi, Arrone, San Gemini, Orvieto, Narni, Acquasparta, Attigliano, Giove, Guardea, Penna in Teverina ed Acquasparta.




Nuova chiusura notturna della A1 tra Orte e Magliano il 3 marzo da mezzanotte alle 4

Ancora modifiche alla viabilità sull’A1. Per lavori il tratto autostradale tra Orte e Magliano Sabina in carreggiata Sud (in direzione Firenze-Roma) da mezzanotte alle 4 di domenica 3 marzo resterà chiuso. Nella circostanza sarà istituita l’uscita obbligatoria ad Orte per chi proviene da Firenze. Questi i percorsi alternativi:
– breve percorrenza (venendo dal Nord e viaggiando verso Roma): dopo l’uscita obbligatoria di Orte seguire le indicazioni per Roma dirigendo verso la SP 315 ossia verso Orte Scalo – Gallese – Borghetto e successivamente prendere la SP 150 per Magliano Sabina da dove si potrà rientrare in A1;
– lunga percorrenza: dopo l’uscita obbligatoria di Orte, dirigersi verso Orte e prendere la Superstrada Orte – Viterbo quindi la SS2 Cassia verso Roma fino al G.R.A. seguendo poi le indicazioni per il rientro in A1 in direzione Napoli.




La polizia stradale ferma un 23enne e “trovano” quasi 100 chili di droga in una villetta di Ardea

In prossimità del casello autostradale di Orvieto è stato fermato il viaggio di un 23enne, accusato di svolgere attività di spaccio nella zona di Marina di Cerveteri. L’operazione è stata condotta dagli agenti della Polizia Stradale, in accordo con i colleghi del commissariato di via Farini a Roma.

Il giovane è stato sorpreso in possesso di un telecomando che avrebbe permesso l’accesso a una villetta nei pressi di Ardea, provincia di Roma. Ancora più sorprendente è stato il fatto che grata di sicurezza e porta di ingresso si sono aperte grazie alle chiavi che il ragazzo aveva con sé. Una volta entrati, gli agenti hanno identificato due persone, un 31enne e una 29enne di origine ecuadoriana, gravemente indiziati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I due hanno dichiarato di essere i legittimi proprietari dell’abitazione. L’intervento dell’Unità Cinofila ha segnalato una stanza chiusa a chiave, risultando essere la chiave per una scoperta di proporzioni notevoli. Nel corso della perquisizione, sono stati rinvenuti 87 chili di hashish, 740 grammi di cocaina rosa e circa 8 grammi di cocaina bianca. Oltre alle sostanze stupefacenti, è stato trovato anche materiale per il confezionamento delle dosi. Nell’abitazione del giovane a Cerenova, invece, sono stati rinvenuti quasi 6 chili di hashish, oltre 14 chili di marijuana e 124 grammi di wax.

L’indagine, coordinata dalla Procura di Velletri, ha portato all’arresto dei tre giovani. In sede di udienza di convalida, il giudice ha confermato l’operato degli agenti, sottolineando l’importanza dell’azione della Polizia Stradale nel contrastare il traffico di droga nella zona.




Alla scoperta di “locande, alberghi e negozi a Orvieto tra ‘700 e ‘800” con la guida di Luca Montecchi

Droghieri, maccheronai, sellai, canepari, osti, albergatori, piccoli industriali… È una storia particolare quella che si può fare di una città attraverso i negozianti che vi hanno operato nel corso del tempo. Con un particolare focus sul periodo compreso tra il Settecento ed i primi del Novecento ricorderemo i principali negozianti orvietani, i tipi di merci che vendevano, il successo di alcuni di loro, la nascita e la diffusione del turismo.

Così Luca Montecchi, ricercatore di storia locale, presenta “Locande, Alberghi e Negozi a Orvieto tra Otto e Novecento”, conferenza pubblica che curerà, all’interno della programmazione culturale dell’Unitre – Università delle Tre Età di Orvieto, giovedì 7 marzo, ore 17 al Museo Emilio Greco(in piazza Duomo), gentilmente messo a disposizione dall’Opera del Duomo di Orvieto.

“Un evento imperdibile, spiega il presidente Unitre, Riccardo Cambri, “che fa seguito all’eccezionale interesse che suscitò il corso dello scorso Anno Accademico – incentrato sulla storia delle famiglie orvietane – del Prof. Montecchi, che ringrazio di cuore per l’impegno a favore dell’Unitre e della riscoperta delle antiche e gloriose vicende di vita vissuta che hanno modellato l’anima e la personalità più autentica di Orvieto. Sarà l’occasione per rivivere fasti, speranze e nostalgie di un periodo storico irripetibile”.

Ingresso libero e consigliato a tutta la cittadinanza.




“Umbria cuore verde d’Italia”, a Orvieto il 29 febbraio il roadshow della Camera di Commercio

Fa tappa a Orvieto il roadshow della Camera di Commercio dell’Umbria per la presentazione del nuovo Brand System regionale Umbria Cuore Verde d’Italia. Giovedì 29 febbraio alle 14:30, nella Sala Digipass della Nuova Biblioteca Pubblica “L. Fumi”, si terrà un incontro con le aziende del settore turistico del territorio orvietano per illustrare tutte le opportunità offerte dal marchio e i servizi erogati dall’ente camerale.

L’incontro – spiegano dalla Camera di Commercio – costituirà anche un momento formativo grazie alla presenza di un’esperta di marketing territoriale e di commercializzazione che fornirà utili spunti di riflessione per migliorare il business aziendale, anche tramite l’illustrazione di best practices internazionali, e la competitività della stessa all’interno del territorio regionale e nazionale”.

Per partecipare all’ evento è necessario effettuare la registrazione al seguente link: https://forms.gle/6AT49A9Gvzadjr6H7

Il programma:

  • Presentazione del Marchio ombrello e le modalità previste per il rilascio
    A cura della Camera di Commercio dell’Umbria
  • Aziende e presenza online: strategie per migliorare la comunicazione con la clientela
    A cura della dr.ssa Monica Basile esperta di Marketing territoriale
  • Scelte aziendali consapevoli
    A cura di Isnart
  • Aperitivo di networking



A Todi i lavori per portare la fibra finanziati con i fondi del PNRR

Sono iniziati in questi giorni, a partire da zona industriale di Pian di Porto e dalla località di Ponterio, i lavori per portare la connessione a fibra ottica in oltre 3.200 civici di Todi, con una copertura a livello di connettività di circa 10 mila abitazioni. L’intervento rientra nel progetto “Italia 1 Giga” finanziato dal Piano di ripresa e resilienza. Nell’ambito del lotto 3, affidato dalla mandataria Infratel a TIM/Fibercop, ci sarà un investimento sul territorio tuderte di circa 4 milioni di euro. Nei giorni scorsi il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano ha incontrato i responsabili FOL e Development Umbria e Marche, Massimo Tarsi e Matteo Meneghesso, il progettista e il coordinatore degli interventi, Livio Antonelli e Gianluca Gaggiotti, e il referente tecnico dell’impresa esecutrice, Paolo Pucci, per pianificare al meglio le fasi autorizzative ed operative e coordinare i lavori, tenendo anche opportunamente conto degli altri cantieri in essere o programmati a livello comunale.

“Si è trattato di un incontro molto proficuo – sottolinea il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – che garantirà di mettere a terra fino all’ultimo euro finanziato e che si dispiegherà per metà nel 2024 e per l’altra nel 2025, andando ad interessare il centro storico ma anche le tante realtà frazionali, così da annullare il divario digitale esistente finora“.  Il piano fibra, hanno evidenziato da TIM, è una grande operazione di valorizzazione del territorio, grazie alle enormi potenzialità della fibra ottica. Si partirà con l’affiancamento agli attuali armadi in rame con armadi in fibra, posizionandone poi di ulteriori nelle zone non servite. Al termine dell’intervento finanziato dal PNRR a copertura di “civici grigi” non tutte le abitazioni risulteranno raggiunte puntualmente, ma risulterà a quel punto agevole per gli operatori procedere alla implementazione su richiesta delle utenze ancora in “negativo rete”.

“Quello della connettività – spiega il Sindaco Ruggiano – è ormai un servizio fondamentale per i residenti ed anche per i turisti, tanto più in una realtà come quella tuderte caratterizzata da un’alta presenza di stranieri che, dopo la pandemia, hanno scelto di vivere e lavorare qui per la maggior parte dell’anno”.
L’incontro tra Amministrazione comunale e TIM ha previsto l’istituzione di un tavolo di coordinamento informale che assicuri la massima velocità ed efficienza degli interventi, informando tempestivamente i cittadini anche con possibili iniziative pubbliche congiunte.




27 febbraio, quel viaggio sull’IC 598 delle 18,15 da Roma

Ultimo martedì di febbraio. Roma Termini. Pochi minuti prima delle sei. Pioggia scrosciante…Avverto l’umidità nelle ossa, tra i capelli, sul viso.  Una classica serata romana di fine inverno. Con la non desiderata compagnia di una copiosa e fredda pioggia.  All’interno della stazione i viaggiatori sembrano tanti piccoli pulcini che cercano riparo dall’acqua.  Io affretto il passo.  Mi attende il treno Intercity delle sei e un quarto.
E’ pronto sul binario.  Meno male, penso tra me.  Stasera proprio non era la serata adatta per arrivare tardi a casa.  Sarà la stanchezza dopo una dura giornata di lavoro.
Sarà la fame che inizia a fare capolino dopo il frugale pasto pomeridiano.  Sarà anche questa pioggia battente che sembra voler inumidire anche la mente e i pensieri.  O forse sarà questo scorrere del tempo di vita da pendolare che mi ha reso più fragile e più debole nel riuscire a fronteggiare ritardi e disagi.  O sarà tutto questo messo insieme.
Non lo so. Stasera neanche voglio pensarci.  Per due ragioni.  Entrambe positive.
Prima, Il treno è dato in partenza in orario; seconda, mi ritornano alla mente le rassicuranti parole di addetti Trenitalia e politici regionali e locali.  I treni in Umbria funzionano non bene ma benissimo.  I ritardi sono irrisori sia come quantità accumulata che come treni coinvolti.  E soprattutto il grado di soddisfazione dei pendolari, di noi che viaggiamo, in questi ultimi anni è notevolmente aumentato.  A volte penso che tutti i disagi che quotidianamente vivo sui treni siano frutto della mia fantasia, della mia mente invecchiata e malata.  Comunque mi siedo sul treno, scacciando questi fastidiosi pensieri.
Il treno alle sei e diciotto chiude le porte e si incammina direzione Orvieto.
Me ne sto tranquillamente poggiato con la testa al vetro, a osservare la campagna preda del buio che sembra scappare via nella notte. Guardo lo schermo del cellulare.  Manca poco più di un quarto d’ora alle sette.  Mentalmente calcolo che tra poco più di dieci minuti sarò a Orte.  E tra tre quarti d’ora sarò accarezzato dal calduccio della mia casa e dei miei cari.  In procinto di una ristoratrice e indispensabile buona cena.  Poi improvviso un acuto fischio.  Il treno si ferma.  Intuisco dai contorni del paesaggio esterno, nonostante il buio, che siamo nei pressi di Passo Capena.
Passa qualche minuto.  E qui si manifesta la solita gestione “folle” di Trenitalia verso noi passeggeri.  Arriva una mail che annuncia che per problemi sulla linea il nostro treno maturerà trenta minuti di ritardo.  Più ottimista il gracchiante altoparlante della carrozza, che annuncia che arriveremo a Orvieto con un ritardo di circa venti minuti.  Più pessimista Viaggiatreno, che invece riporta che arriveremo a Orvieto con quaranta minuti di ritardo.
Mi verrebbe da sbattere la testa al vetro, ma mi trattengo.  E me ne resto immobile, con l’umidità e la stanchezza che ancora di più sembrano averla vinta.  Per ingannare il tempo, che sembra non voler passare mai, faccio un po’ di calcoli.  Se il gracchiante altoparlante del treno ha detto il vero sarò a Orvieto alle sette e quaranta.  Se invece a dire il vero è la mail inviata da Trenitalia ci sarò alle sette e cinquanta.  Se si realizzerà quanto riportato da Viaggiatreno, sarò alla mia stazione alle otto in punto.
Come sempre un terno al lotto.  Quella pallina della roulette che, a secondo di come gira, condiziona la nostra quotidianità, la nostra vita.
Ripenso alle tante chiacchiere sbandierate sulla stampa locale da esponenti di Trenitalia e politici regionali e locali sul funzionamento treni e sull’alto grado di soddisfazione della clientela umbra per il servizio offerto.
Vorrei che loro, i nostri amati politici orvietani e regionali e tutti quei papabili di Trenitalia fossero ora qui al posto mio, dopo una giornata di duro lavoro e con questa pioggia e umidità “appiccicata” addosso.  E non credo che racconterebbero le stesse storie.
Per la cronaca né la mail ufficiale inviata dalle FS che parlava di 30 minuti, né l’annuncio a bordo treno che invece parlava di venti minuti, né Viaggiatreno che parlava di quaranta minuti ha “centrato “il ritardo.
Il mio treno, il favoloso intercity 598 partito in questo piovoso ultimo martedì di febbraio alle sei e un quarto da Termini, è arrivato alla stazione di Orvieto alle otto e trentadue minuti, con un’ora e dieci minuti tondi di ritardo.




Il 9 marzo il convegno, “L’economia della conoscenza per il futuro di Orvieto. Quali strategie per il polo universitario e l’alta formazione”, dedicato a Eugenio Fumi

“Perché alcuni paesi vincono mentre altri perdono?”  Questa domanda costituisce l’incipit di uno studio che l’economista Stefan Dercon ha messo alla base del suo ragionamento. “Perché alcuni paesi hanno prosperato mentre altri hanno fallito?”.   Stefan Dercon sostiene che la risposta non sta in uno specifico insieme di politiche, ma piuttosto in un “patto di sviluppo” fondamentale, in base al quale le élite di un paese passano dalla protezione delle proprie posizioni alla scommessa su un futuro basato sulla crescita”. Egli arriva alla conclusione che la ricchezza di un Paese non è data dalle risorse naturali che esso possiede ma dalla qualità delle proprie élite. Trova ispirazione in questo concetto il convegno organizzato per il 9 marzo alle 17 e 30 nell’auditorium “Gioacchino Messina” di piazza Febei ad Orvieto sul tema dell’alta formazione e del rilancio del progetto universitario dal titolo: “L’economia della conoscenza per il futuro di Orvieto. Quali strategie per il polo universitario e l’alta formazione” per iniziativa della casa editrice Intermedia Edizioni e di Cogesta Servizi Orvieto in collaborazione con il Club Amici della Stampa e del neo costituito comitato “Universitas studiorium”.

I TEMI IN DISCUSSIONE

Gli argomenti che saranno oggetto del dibattito, che sarà aperto dal sindaco di Orvieto Roberta Tardani, sono quelli collegati all’economia della conoscenza, per contribuire a delineare un nuovo modello di sviluppo della città. Si parlerà dunque delle possibile strategie per rilanciare il progetto del polo universitario, partendo da ciò che esiste attualmente ovvero dal Centro studi e le convenzioni attualmente in essere con le università americane, ma affrontando una serie di temi come quello del decentramento dall’ateneo regionale, dei possibili rapporti con altre università straniere e private, il ruolo che può essere giocato dagli atenei telematici che sono attualmente undici riconosciuti dal Miur con ben 370 sedi con 224 mila iscritti, pari al 11,5 % degli studenti universitari italiani. Altro argomento che verrà trattato è quello degli Its, gli Istituti tecnici superiori, finanziati dal Governo Draghi in funzione dello stretto collegamento tra mondo delle imprese e formazione superiore. L’obiettivo è quello di fornire un quadro aggiornato delle possibilità esistenti nel contesto attuale per rilanciare il progetto dell’alta formazione, lavorando anche sulle opportune sinergie con il mondo imprenditoriale.

I RELATORI

Parteciperanno al convegno vari relatori espressione del mondo economico, accademico e politico. Si tratta di Lorenzo Lucarelli, sindaco di Narni che affronterà il tema: “Il decentramento statale è ancora una prospettiva? Il caso Narni“, Stefano Armenia dell’Università telematica Iul su “Le università telematiche, una risorsa per i territori“, Riccardo Corradini, titolare dell’ istituto Ludus su “Costituire una rete territoriale solida per risolvere un problema formativo complesso“, Anna Maria Fausto, ordinaria di Zoologia, già pro rettore dell’università della Tuscia su “L’università della Tuscia, una collaborazione possibile?”, Mauro Franceschini, presidente regionale Confartiginato su “Gli atenei nelle economie cittadine, Terni e Orvieto“.  Ancora Fulvia Lazzarotto di Welcare Industries su “Formazione scolastica ed esigenze delle imprese orvietane“.  Danilo Capponi direttore di Elettrolonk e Ivano Mocetti, presidente di Costa d’Oro parleranno dell’Itelco e di Eugenio Fumi.  Della formazione superiore e degli Its parleranno Lorella Monichini e Cinzia Meatta, rispettivamente dirigente scolastico dell’istituto scientifico Majorana e dell’istituto omnicomprensivo Laporta. Ci sarà il sindaco di Bagnoregio Luca Profili che illustrerà l’importante collaborazione che Bagnoregio vanta da anni con l’università di Yale e la scuola di architettura.

PERCHE’ EUGENIO FUMI

Eugenio Fumi, fondatore di Itelco, è stato uno dei più importanti imprenditori nel settore delle telecomunicazioni. Partito dal nulla, fece di Itelco il quarto produttore al mondo di trasmettitori. L’azienda aveva originariamente sede a palazzo Coelli che ospita il convegno e che apparteneva in origine alla famiglia di Fumi. Eugenio Fumi è stato un grande innovatore nel mondo dell’imprenditoria, ma nella sua veste di insegnante all’istituto professionale di Orvieto ha costituito anche quel modello di docente-imprenditore capace di creare un connubio funzionale e di grande successo tra scuola ed impresa.

Si ringrazia la fondazione Cassa di risparmio di Orvieto per la gentile concessione dell’auditorium “Gioacchino Messina”.