Nuovo contratto di servizio tra Regione Umbria e Trenitalia

La gestione unitaria della totalità dei servizi ferroviari, inclusa la linea regionale FCU, affidata con contratto decennale a Trenitalia che già gestisce le linee nazionali, con ingenti investimenti per il rinnovo di gran parte del materiale rotabile, e con l’incremento dei servizi e della loro qualità per il potenziamento e il rilancio complessivo dei collegamenti su ferro dell’Umbria, fattore determinante per favorire l’ulteriore crescita della sua attrattività e della sua economia. Si impernia su questi cardini il nuovo contratto di servizio per la gestione coordinata dei servizi di trasporto pubblico regionale per il periodo 2023-2032 tra Regione Umbria e Trenitalia.

Contenuti e obiettivi sono stati presentati oggi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Donini alla quale sono intervenuti la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Enrico Melasecche, l’amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia, Luigi Corradi, l’amministratore unico di Umbria Mobilità Marina Balsamo. Presenti inoltre, tra gli altri, il direttore Business regionale e Sviluppo intermodale di Trenitalia Maria Annunziata Giaconia, e Amelia Italiano, direttore regionale Umbria di Trenitalia.   “Il rinnovo del contratto con Trenitalia, che segna una nuova stagione nel trasporto ferroviario e nella integrazione dei servizi tra ferro e gomma, è un ulteriore passo che la nostra regione fa nella direzione del superamento dell’atavico isolamento a cui era relegata – ha sottolineato la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei -. Un lavoro complesso che abbiamo iniziato sin dal nostro insediamento, con visione politica dei trasporti per costruire il futuro della nostra regione, instaurando una continua interlocuzione e collaborazione fattiva con tutti i soggetti coinvolti”.

“Voglio pertanto ringraziare l’amministratore delegato Corradi, la struttura di Trenitalia, così come l’assessore Melasecche e la struttura dell’Assessorato ai Trasporti e l’amministratore unico dell’Agenzia regionale per la mobilità – ha aggiunto – poiché siamo riusciti in tempi brevi a concretizzare il rinnovo di un contratto che è di grande rilevanza per l’Umbria. Il potenziamento della rete infrastrutturale e dei servizi di trasporto ferroviario è strettamente connesso e imprescindibile per lo sviluppo dell’economia”.

Di “tappa storica” ha parlato l’assessore regionale Enrico Melasecche. “Per la prima volta – ha sottolineato – in Umbria viene affidato il trasporto su ferro a chi lo gestisce per mission, e altrettanto avviene per quello su gomma. È un contratto che guarda avanti e ridisegna il trasporto ferroviario della nostra regione per i prossimi dieci anni, con l’inserimento della FCU che occupa una posizione centrale nella nostra visione strategica. Sulla linea regionale – ha ricordato – sono già partiti i lavori per la sua completa riapertura. Sarà modernizzata e velocizzata, con la sostituzione dei vecchi treni diesel con i treni Minuetto elettrici completamente rinnovati anche nella livrea su cui saranno impresse le bellezze dell’Umbria. In questi quattro anni – ha rilevato ancora – abbiamo ottenuto risultati di assoluta importanza, con un impegno continuo e grazie alla volontà di collaborazione che abbiamo incontrato. Siamo stati in grado di intercettare rilevanti finanziamenti, attingendo anche a fondi del PNRR, e questo si tradurrà anche nell’entrata in circolazione sulle linee regionali di nuovi treni POP da 200 chilometri orari, per la migliore qualità e comfort del viaggio. Parte integrante del nuovo contratto con Trenitalia – ha proseguito – è la progressiva introduzione di un servizio ferroviario metropolitano Ellera – Assisi, con servizio sulla nuova stazione di Collestrada, di cui è imminente la presentazione del progetto e che farà da collegamento anche con l’aeroporto San Francesco d’Assisi. Il nuovo accordo, così come per la tratta fra Terni e Cesi, prevede l’introduzione progressiva di servizi ferroviari metropolitani anche nella relazione Perugia Sant’Anna – Ponte Pattoli, con interscambio a Ponte San Giovanni con i servizi nazionali est-ovest lungo la Foligno Terontola, in un’ottica di piena integrazione”.

A sottoscrivere il contratto di servizio per conto della Regione l’Agenzia regionale Umbria Mobilità, il cui amministratore unico Marina Balsamo ha rilevato a sua volta “l’intenso lavoro fra Trenitalia, Umbria Mobilità e l’ART, Autorità di Regolazione dei Trasporti” che ha portato alla gestione unitaria dei servizi di trasporto pubblico ferroviario regionale in capo all’unico gestore Trenitalia in coerenza con la strategia complessiva di rilancio promossa dalla Regione.

Il valore complessivo del contratto, che punta a incrementare la qualità dei servizi nell’ottica di una sempre maggiore integrazione fra ferro e gomma, è di circa 900 milioni di euro. Gli investimenti totali ammontano a 285,7 milioni di euro, di cui circa 51 a carico della Regione.




Il campo largo si presenta anche a Orvieto con “Un patto avanti: ampio, plurale, tuo”

Un progetto programmatico condiviso, ad Orvieto come in Umbria, dove le forze del Campo Largo si sono unite in “Un patto avanti: ampio, plurale, tuo”. Ad Orvieto un percorso profondamente calibrato sulle specificità del territorio nel quale Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra e Psi fanno fronte comune in vista del prossimo appuntamento elettorale delle Amministrative di giugno. Una proposta politica congiunta ed unitaria che dimostra che esiste un’alternativa e che già oggi è in grado di presentarsi con un’identità comune di valori e idee che accomunano l’alleanza progressista. 

Una coalizione ampia ed inclusiva, aperta a tutte le forze civiche e politiche che vogliono contrastare la peggiore Amministrazione della storia repubblicana di Orvieto. Coloro che non vogliono avere nulla a che fare con i giochi di potere delle destre che hanno isolato e sacrificato la nostra città dando priorità all’interesse dei loro partiti invece che a quello dei cittadini. Una coalizione che avvierà un percorso partecipato ed aperto alla città, dal centro storico alle frazioni, mettendo al centro i bisogni dei cittadini aprendo una fase nuova di discontinuità con il passato.

I contenuti del “Patto Avanti” dovranno essere declinati nella realtà specifica del territorio orvietano, proponendo soluzioni per affrontare le emergenze locali nel quadro di riferimento di una visione a lungo termine per uno sviluppo sostenibile ed inclusivo della città di Orvieto capace anche di valorizzare le esperienze e le progettualità locali e civiche. Un percorso di chiare priorità: l’esigibilità del diritto alla salute ed il potenziamento del nosocomio cittadino, il tema ambientale ed energetico con la proposizione  di un modello virtuoso di gestione dei rifiuti volto a bloccare ogni possibilità di ampliamento della discarica verso un progressivo superamento.

Vogliamo porre al centro il nostro territorio, il nostro patrimonio culturale e artistico unico, la rivitalizzazione del centro storico della città di orvieto con interventi finalizzati alla valorizzazione degli spazi liberi, affrontare i temi della viabilità e della mobilità e dare risposta alla questione dei giovani, delle povertà e delle fragilità sociali.

Partito Democratico Orvieto
Movimento Cinque Stelle Orvieto 
Alleanza Verdi e Sinistra Orvieto
Partito Socialista Italiano Orvieto




Pd, ci siamo anzi “ni” sul candidato e…del doman non v’è certezza

Le candidature per le prossime elezioni comunali sembrano delinearsi nonostante ci sia ancora tempo, ma giocare d’anticipo serve per prepararsi a una campagna elettorale lunga e dai toni che si annunciano molto alti. Rientrato il civico Spagnoli nella casa del centro-destra, di certo abbiamo Tardani e Palazzetti. E il PD? Siamo alla ricreazione, quando tutti parlano con tutti, i gruppetti si riuniscono in attesa che suoni la campanella per tornare in classe.

Al suono della campanella il PD dovrà scegliere e dire chi andrà a sfidare gli altri candidati. In realtà un candidato in pectore c’è da tempo e risponde al nome di Stefano Biagioli, medico, conosciutissimo nel mondo del basket e già vice-sindaco a Porano. E allora perché non ufficializzare? Probabilmente quel nodo definito “solo etico”, come se l’etica fosse un impiccio di poco conto, è qualcosa di più. Basta, infatti, una denuncia di fatto e l’incompatibilità diverrebbe concreta, lasciando il PD senza candidato. Basterebbe sollevare la questione a ridosso della scadenza per la presentazione delle liste per tagliare un candidato potenzialmente molto scomodo. Sono ore convulse nel PD con gruppi, gruppetti che s’incontrano, riunioni e telefonate tra Orvieto, Terni e Perugia. Il piano B potrebbe essere Floriano Custolino, ex-assessore della giunta Germani, socialista che però tentenna. E Morcellini? Era già uscito, il professore, qualche tempo fa, per poi eclissarsi e ora tornare di moda anche come possibile sirena per quell’area di centro che sembrava un po’ in disparte tanto che l’effervescente Gnagnarini di Italia Viva ha più volte fatto sentire la sua voce per staccare il biglietto della diligenza del centro-sinistra con un posto d’onore. Ma per paura di far un buco nell’acqua si potrebbe anche scegliere un usato sicuro, un rappresentante di partito pronto a partire in caso di vittoria senza lunghi rodaggi.

Nel centro-sinistra l’unica certezza è che sarà campo largo, salvo sorprese locali, per la sfida contro gli altri candidati ma del doman non v’è certezza…